Archivi del mese: luglio 2012

Spaghetti vongole e bottarga

da il “cucchiaio d’argento” http://www.cucchiaio.it/ricette/ricetta-spaghetti-cartoccio-vongole-bottarga

ingredienti per 4 persone
320 g di spaghetti
1 kg di vongole veraci
1 bicchiere di vino bianco secco
30 g di bottarga grattugiata
aglio
prezzemolo
olio
sale
pepe
Lavate molto bene le vongole in acqua corrente. Mettetele in una larga padella con due spicchi d’aglio interi e un ciuffo di prezzemolo. Bagnate con il vino, coprite e cuocete a fuoco vivo finché le vongole si apriranno. Tenetene da parte alcune intere, togliete il mollusco alle altre. Filtrate il fondo di cottura delle vongole, versatelo in una padella, unite mezzo bicchiere d’olio, salate e pepate con moderazione. Ponete sul fuoco e fate restringere. Lessate gli spaghetti, scolateli e fateli saltare nella padella del fondo di cottura. Spegnete, incorporate la bottarga, un cucchiaino di prezzemolo tritato e le vongole. Sistemate gli spaghetti conditi su un grande quadrato di carta da forno, contornate con le vongole intere, chiudete il cartoccio e passate in forno già caldo a 220° per cinque minuti. Adagiate il cartoccio sul piatto da portata, schiudete leggermente la sommità e servite a tavola

Print

Patatas bravas

da “lomejordelagastronomia, il meglio della cucina spagnola”
http://www.lomejordelagastronomia.com/it/piatti/patatas-bravas qui trovate la ricetta originale


eccole un po’ riviste
ingredienti per 4 persone
400 gr di patate novelle
1 l di olio d’oliva
500 gr di pomodori in ramo maturi
1 spicchi d’aglio
2 cipolle rosse
1 peperone rosso
5 gr di peperoncino di cayenna
sale e pepe nero
Tagliare le patate quindi friggerle in olio, al termine, sgocciolare su un foglio di carta assorbente per eliminare l’olio. Per la salsa di pomodoro, soffriggere lo spicchio d’aglio e la cipolla, incorporare il pomodoro tagliato in modo irregolare e lasciarlo cuocere a fuoco lento. Aggiungere il peperoncino di cayenna e passarlo con un passaverdura. Condire la salsa con sale e pepe e versarla sulle patate, ancora calde.

Print

Crostoni con spuma di nasello

da “la cucina italiana” http://www.lacucinaitaliana.it/
ingredienti per 4 persone
250 g filetto di nasello senza spine e pelle
100 g cipolla
100 g patata
2 spicchi aglio
pane casereccio
vino bianco secco
latte
3 cucchiai olio d’oliva extra-vergine
sale
1 macinata pepe in grani
per guarnire:
alcune foglie cerfoglio (o prezzemolo)
Tagliate il nasello a cubetti e fatelo soffriggere in 3 cucchiaiate d’olio con la cipolla tritata, uno spicchio d’aglio intero, la patata ridotta a dadini. Quando il tutto sarà leggermente rosolato, bagnatelo con un dito di vino e lasciatelo evaporare. Aggiungete tanto latte fino a coprire gli ingredienti, sale e una macinata di pepe. Incoperchiate e lasciate cuocere, a fuoco moderato, finchè il latte sarà assorbito quasi del tutto, quindi trasferite la preparazione nel frullatore e avviate l’apparecchio alla massima velocità, in modo da ottenere una spuma. Tagliate 12 fettine di pane, fatele tostare nel forno, strofinatele con uno spicchio d’aglio, infine guarnitele con la spuma di nasello e foglioline aromatiche a piacere (cerfoglio o prezzemolo). Servite subito, con le fette di pane ben croccanti.

Print

Food Art, ovvero anche l’occhio vuole la sua parte


Che la cucina sia una forma d’arte è verità acquisita da tempo, almeno per madamaricetta, ma che l’arte possa alimentarsi di cibo è una scoperta piuttosto recente. A tutti forse è capitato di commentare un piatto ben presentato o una confezione di dolci particolarmente bella (pensiamo ai classici coniglietti di cioccolata) con l’esclamazione: “che meraviglia, è un peccato mangiarlo!”. Salvo poi divorarli in cinque minuti. Nei ricordi di infanzia di ognuno inoltre sicuramente è archiviata l’immagine di una mamma, di una nonna o di una zia che perdono ore a decorare la torta di compleanno dei propri piccini. Si sono spinti tuttavia oltre i “cake designer” protagonisti, qualche mese fa, di un’inedita gara nell’ambito della Fiera di Genova. I dieci pasticceri selezionati hanno sorpreso gli ammiratori – ben prima degli assaggiatori – con torte artistiche ispirate ai temi più vari: natura e cartoni animati, fiabe e matrimoni. Complici la glassa, il cioccolato, lo zucchero e i canditi. Gli scettici si sono chiesti se dietro tanta splendida apparenza ci fosse anche la sostanza. Forse in alcuni casi no, ma in altri, sicuramente l’estetica non va a discapito del gusto. A titolo d’esempio citiamo l’artista-pasticcera romana Roberta Gesualdo i cui dolci capolavori sono tanto belli quanto buoni (http://www.finallycakes.com/): provare per credere. Pionieri del settore, ovviamente, gli americani che, dopo le ben note torte d’effetto (notissima la fortunata serie televisiva “il boss delle torte”) e i mitici cupcakes d’ogni forma e colore, hanno elevato al rango d’opera d’arte anche l’amato sandwich.  Due famose fotografe –  Tae Kitakata e Brittany Powel – si sono cimentate, infatti, in un singolare progetto, il Sandwich Artist, che riproduce “su fetta” i più famosi capolavori del Novecento: dagli schizzi maionese e ketchup ispirati a Pollock al Bacio di Klimt, nella variante insalata, senape e sottiletta, sino a Mondrian, Hirst, Duchamp e Christo. A ben vedere, si tratta della moderna interpretazione di un connubio antico e felice, quello tra cibo e arte. Un connubio che ha dato vita ad alcune delle tele più belle della storia dell’arte italiana e internazionale e che, da oggi, madamaricetta celebra con un’apposita rubrica: piatti e pennelli…perché anche l’occhio vuole la sua parte.
Silvia Gusmano

http://www.designaside.com/11208/portfolio/sandwich-artist

Print

Marc Chagall: Biancomangiare

L’arte, secondo Chagall, era uno stato d’animo che si manifestava  attraverso simboli soggettivi e non convenzionali è così che per chi ama cucinare, la cucina può diventare una terra di mezzo dedicata alla  libertà d’espressione. Imparando  ad accostare colori e sapori, immagini e profumi, si può intraprendere un simpatico  percorso sensoriale, un ipotetico giro per musei, concedendosi il lusso di… rimanere a cena!  Dopo Botticelli e Guttuso stavolta prenderemo un dolce con  Chagall e per il prossimo incontro d’eccezione ci diamo appuntamento a Settembre. 
Buona estate!
Leggero ed innamorato, timido e sognatore così è uscito dal pennello di Marc Chagall il giovane violinista che sembra eseguire le note di una serenata alla sua bella e invece il riferimento è alla sua  terra e alla condizione degli Ebrei nel mondo: una vita instabile come quella del musicista che deve suonare stando in equilibrio su un tetto. Marc Chagall pittore russo naturalizzato francese d’origine ebraica. I suoi dipinti sono ricchi di riferimenti alla sua infanzia e sono legati a un mondo fantastico, dove vige la logica delle favole e dove sono i colori, vivaci e brillanti, ad essere  utilizzati come mezzo per  comunicare felicità e ottimismo. Il mondo di Chagall era un caleidoscopio di colori, un universo di poesia,  intriso di una fantasia che richiama all’ingenuità infantile e alla fiaba. Ed è proprio rifacendomi ad una fiaba, che vi voglio raccontare di una ricetta, fatta di zucchero e latte, di mandorle e cioccolato, una nuvola di dolcezza dove ogni  bambino vorrebbe tuffarsi. 

BIANCOMANGIARE
ingredienti per 6 persone
150 gr amido
½ litro latte intero 
½ litro latte di mandorle
100 gr zucchero semolato
1 bacca di vaniglia
1 scorza di limone
mandorle  tostate
cioccolato fondente
cacao amaro

per le crespelle
ingredienti per circa 20 crespelle
 200 gr farina
3 uova
½ litro latte
olio d’oliva o burro

attrezzatura necessaria:
un padellino antiaderente di 16 cm
un pennello da cucina 

Iniziare la preparazione con le crespelle: aprire le uova in una terrina e lavorarle un poco con la frusta. Aggiungere poco alla volta, la farina setacciata alternata con  il latte per evitare i grumi. Mescolare fino ad ottenere una pastella perfettamente liscia ed omogenea. Farla riposare in frigo per circa un’ora.
Scaldare il padellino pennellarlo con pochissimo olio o burro, versarvi una piccola quantità di pastella e roteare rapidamente il padellino affinché la pastella si distribuisca uniformemente sul fondo formando un velo sottile. Fare asciugare la crespella a fuoco moderato, quando i bordi iniziano ad arricciarsi, rigirarla e farla asciugare dall’altra parte. Fare scivolare le crespelle sopra un piatto una sopra l’altra. Le crespelle così preparate possono conservarsi in frigo 5/6 giorni, oppure congelate, avendo cura di separarle l’una dall’altra con della carta forno.
In una pentola possibilmente antiaderente, a fuoco spento, sciogliere l’amido nei due tipi di latte, aggiungere la scorza del limone (solo il giallo) e la bacca di vaniglia, porre sul fornello e fare cuocere fino a quando si addensa, aggiungere lo zucchero, fare cuocere qualche altro minuto e togliere dal fuoco.
In una pirofila di ceramica, con il fondo leggermente bagnato, versare una parte di biancomangiare, sopra di esso fare uno strato di crespelle, uno strato di frutta secca tostata e macinata e uno strato di pezzi di cioccolato fondente. Ripetere l’operazione per tre o quattro strati, chiudere con la crema e uno strato uniforme di polvere di cacao amaro. Mettere in frigo per 5/6 ore  prima di servire.
Cecilia

Print

Torta ananas caramellato e cocco

ingredienti
1 ananas
200gr farina “00”
100gr farina di cocco
1 bustina lievito
125gr burro fuso
125gr panna liquida
5 uova
1 limone grattugiato
250gr zucchero + 250gr zucchero per fare il caramello

Tagliare l’ananas a cubetti. Mettere lo zucchero in un pentolino con ½ bicchiere d’acqua. Non toccarlo con spatole o cucchiai. Farlo andare lentamente fino ad ottenere un bel caramello dorato. Versare l’ananas all’interno mescolare velocemente e versarlo su una placca bucata (se non l’avete versatela su un piatto capiente, lasciate che butti fuori l’acqua. Vi consiglio di farlo il giorno prima). Preparare l’impasto della torta montando per almeno 10 min con una frusta elettrica, a massima velocità, le uova con lo zucchero. Aggiungere il burro fuso, la panna e il limone grattugiato. Infine aggiungere le farine e mescolare con una frusta elettrica per altri 5 min. Aggiungere ½ dell’ananas (vi consiglio di passarlo appena nella farina per non farlo andare sul fondo). Versare l’impasto in uno stampo imburrato e infarinato con un cerchio di carta forno sul fondo. Mettere il restante ananas sopra la torta e infornare per circa 35/40 min a 180°C. Vi consiglio comunque la solita prova stuzzicadente. Una volta fredda potete spennellarla con un po’ di confettura di albicocche leggermente diluita con un cucchiaio d’acqua per darle un po’ di lucentezza e spolverizzare con un po’ di cocco rapè (farina di cocco). Io vi consiglio di servirla con una pallina di gelato vaniglia o cocco.
Valentina Arena

 

Print

Meringata al melone

ingredienti
500gr melone (peso da tagliato e pulito)
il succo e scorza di 2 arance
100gr tuorli
75gr zucchero
300gr panna montata
100/150gr meringhe o meringhette
2 fogli gelatina
Tagliare il melone a cubetti e lasciare marinare nel succo d’arancia per 30/40min. Frullare bene il tutto, riducendo in purea. Spezzettare grossolanamente le meringhe (io le compro sempre perché farle a casa è un impresa, sia per montarle senza planetaria, che per cuocerle ci vuole molto tempo). Montare bene i tuorli con lo zucchero fino a renderli schiumosi. Aggiungere la polpa di melone (lasciandone da parte 3 cucchiai in un pentolino) e la scorza di arancia. Mettere la gelatina in acqua fredda, strizzarla bene e scioglierla con i 3 cucchiai di polpa di melone in un pentolino e  aggiungerla al composto precedente. Montare bene la panna, aggiungerla al composto. Aggiungere infine le meringhette e mescolare delicatamente. Versare in stampini monodose o in una teglia unica e poi tagliarli a cubi. Per sformare i monodose basterà scaldarli leggermente con le mani e passare il coltello sul bordo, poi rovesciare su un piatto. È molto carino anche da servire in bicchiere magari con sopra qualche altro cubettino di melone marinato con del liquore all’arancia.
Valentina Arena

 

Print

Riccardo: verdura ko


Amante appassionata delle verdure – forse si capisce dai menù pubblicati sin qui -, ho ricevuto le proteste di un caro amico e lettore, Riccardo, che odia i piatti verdi d’ogni sfumatura e ritiene il nostro blog eccessivamente “filovegetale”. A lui dedico quindi l’offerta odierna, in cui le uniche foglie previste sono quelle del prezzemolo. L’affetto, d’altronde, si dimostra anche a tavola e io, quando ricevo, cerco sempre di stabilire il menù tenendo conto delle preferenze e dei gusti degli invitati. È, a mio avviso, una forma di cortesia sincera che, generalmente, dà alla serata un tocco di familiarità in più. Oggi, in tanti casi, questa attenzione degenera nell’ansia di informarsi in anticipo sulle infinite varietà di allergie, intolleranze e insofferenze alimentari dei propri invitati e spinge alcuni cuochi troppo scrupolosi ad assecondare ossessioni e manie d’ogni sorta. Colpa dei tempi che corrono e delle loro onnipresenti nevrosi. Il sano desiderio di far felici i propri ospiti è cosa diversa e il menù Verdure Ko ne è diretta espressione. Spero che tale scelta non scateni le gelosie di altri amici/lettori: sarebbe difficile dedicare un menù a ciascuno di loro, ma se sarà necessario provvederò. Parola di MadamaRicetta. Di certo, dalla prossima settimana torneremo ai piatti di verde conditi, con un menù tutto vegetariano: la pasta, la carne e per certi versi anche il pesce, sono sempre la solita pietanza se non vengono accostati a verdure, ortaggi, erbe aromatiche e spezie. Trovare ispirazione per il “menù anti-vegetariano”, infatti, non è stato facile. Confesso che ho dovuto fare un giro nell’infinito universo dei blog di cucina, di cui sono appassionata autrice, ma svogliata lettrice. È stata un’esperienza interessante. Tutte le ricette che leggete di seguito sono prese dal web e mi hanno convinta in pieno. D’altro canto, ho toccato con mano che, fatte salve poche eccezioni, madamaricetta non teme rivali!

CROSTONI CON SPUMA DI NASELLO, SPAGHETTI VONGOLE E BOTTARGA, MERLUZZO CROCCANTE, PATATAS BRAVAS, CAPRESE AL LIMONE
stampa il menù

da “la cucina italiana” http://www.lacucinaitaliana.it/
CROSTONI CON SPUMA DI NASELLO
ingredienti per 4 persone
250 g filetto di nasello senza spine e pelle
100 g cipolla
100 g patata
2 spicchi aglio
pane casereccio
vino bianco secco
latte
3 cucchiai olio d’oliva extra-vergine
sale
1 macinata pepe in grani
per guarnire:
alcune foglie cerfoglio (o prezzemolo)
Tagliate il nasello a cubetti e fatelo soffriggere in 3 cucchiaiate d’olio con la cipolla tritata, uno spicchio d’aglio intero, la patata ridotta a dadini. Quando il tutto sarà leggermente rosolato, bagnatelo con un dito di vino e lasciatelo evaporare. Aggiungete tanto latte fino a coprire gli ingredienti, sale e una macinata di pepe. Incoperchiate e lasciate cuocere, a fuoco moderato, finchè il latte sarà assorbito quasi del tutto, quindi trasferite la preparazione nel frullatore e avviate l’apparecchio alla massima velocità, in modo da ottenere una spuma. Tagliate 12 fettine di pane, fatele tostare nel forno, strofinatele con uno spicchio d’aglio, infine guarnitele con la spuma di nasello e foglioline aromatiche a piacere (cerfoglio o prezzemolo). Servite subito, con le fette di pane ben croccanti.

da il “cucchiaio d’argento” http://www.cucchiaio.it/ricette/ricetta-spaghetti-cartoccio-vongole-bottarga
SPAGHETTI VONGOLE E BOTTARGA
ingredienti per 4 persone
320 g di spaghetti
1 kg di vongole veraci
1 bicchiere di vino bianco secco
30 g di bottarga grattugiata
aglio
prezzemolo
olio
sale
pepe
Lavate molto bene le vongole in acqua corrente. Mettetele in una larga padella con due spicchi d’aglio interi e un ciuffo di prezzemolo. Bagnate con il vino, coprite e cuocete a fuoco vivo finché le vongole si apriranno. Tenetene da parte alcune intere, togliete il mollusco alle altre. Filtrate il fondo di cottura delle vongole, versatelo in una padella, unite mezzo bicchiere d’olio, salate e pepate con moderazione. Ponete sul fuoco e fate restringere. Lessate gli spaghetti, scolateli e fateli saltare nella padella del fondo di cottura. Spegnete, incorporate la bottarga, un cucchiaino di prezzemolo tritato e le vongole. Sistemate gli spaghetti conditi su un grande quadrato di carta da forno, contornate con le vongole intere, chiudete il cartoccio e passate in forno già caldo a 220° per cinque minuti. Adagiate il cartoccio sul piatto da portata, schiudete leggermente la sommità e servite a tavola

da “ewrite.us come fare praticamente tutto”
http://it.ewrite.us/come-fare-il-merluzzo-croccante-al-forno-116550.html
MERLUZZO CROCCANTE
ingredienti per 4 persone
4 filetti di merluzzo
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
pepe nero macinato
60 gr di pangrattato
2 cipollotti
3 ciuffetti di prezzemolo
mezzo limone
30 gr di parmigiano grattugiato
1 spicchio d’aglio schiacciato
sale
Togliete la lisca e la pelle al merluzzo. Ungete la teglia da forno con olio, disponete il pesce e condite con pepe. Io vi consiglio di stendere un foglio di carta forno sul fondo della teglia per evitare che il pesce si attacchi (e poi sporcherete meno!) Mettete in una ciotola il pangrattato e unite i cipollotti e il prezzemolo tritati, la scorza grattugiata del limone, il parmigiano, l’aglio, l’olio e salate appena.
Amalgamate il tutto, versatene un pò su ogni filetto  premendo bene col retro del cucchiaio per fare aderire bene il composto affinchè si crei una panatura bella uniforme. Mettete in forno già preriscaldato a 190° c e fate cuocere per venti minuti nel ripiano intermedio e comunque fino a quando il pesce avrà raggiunto un aspetto croccante e dorato.

da “lomejordelagastronomia, il meglio della cucina spagnola”
http://www.lomejordelagastronomia.com/it/piatti/patatas-bravas
PATATAS BRAVAS un po’ riviste
ingredienti per 4 persone
400 gr di patate novelle
1 l di olio d’oliva
500 gr di pomodori in ramo maturi
1 spicchi d’aglio
2 cipolle rosse
1 peperone rosso
5 gr di peperoncino di cayenna
sale e pepe nero
Tagliare le patate quindi friggerle in olio, al termine, sgocciolare su un foglio di carta assorbente per eliminare l’olio. Per la salsa di pomodoro, soffriggere lo spicchio d’aglio e la cipolla, incorporare il pomodoro tagliato in modo irregolare e lasciarlo cuocere a fuoco lento. Aggiungere il peperoncino di cayenna e passarlo con un passaverdura. Condire la salsa con sale e pepe e versarla sulle patate, ancora calde.

MadamaRicetta
http://www.madamaricetta.it/caprese-al-limone/

CAPRESE  AL LIMONE

ingredienti per 6-8 persone
2 limoni (succo e scorza grattuggiata)
300 g. di farina di mandorle
150 g. di zucchero
150 g. di cioccolato bianco
150 g. di burro
6 uova intere
½  bicchiere di limoncello
1 bustina di lievito vanigliato
Sciogliere a bagno maria ( o in microonde in una ciotola coperta da pellicola trasparente su funzione defrost) il cioccolato bianco e il burro. In una ciotola unire la farina di mandorle e il lievito e mescolarli insieme. Aggiungere tutti gli altri ingredienti compresi burro e cioccolato bianco ( facendo attenzione che non siano troppo caldi). Mischiare il tutto con lo sbattitore elettrico per 3-4 minuti fino ad ottenere un composto omogeneo. Versare in una teglia imburrata e infarinata e cuocere a 180°C x 1 ora circa ( fare la solita prova stuzzicadente).
Consigli
Potete servire la torta in vari modi. Io ve ne consiglio 3:
– Spolverizzare con abbondane zucchero a velo
– Sciogliere 200g di cioccolato bianco, grattarci dentro la scorza di un limone e stendere sulla superficie del dolce
– Servire con fragole messe a marinare con un pò di zucchero e limone.
Questa torta resta molto morbida se conservata ben impellicolata.

LA  SPESA
stampa la lista

premesso che in casa abbiamo: pane casereccio, vino bianco secco, aglio, latte, olio, sale e pepe, alcune foglie cerfoglio (o prezzemolo), pangrattato , bicchiere di limoncello

compriamo:
320 g di spaghetti
30 gr di parmigiano grattugiato
300 g. di farina di mandorle
150 g. di zucchero
150 g. di cioccolato bianco
150 g. di burro
6 uova
1 bustina di lievito vanigliato
250 g filetto di nasello senza spine e pelle
4 filetti di merluzzo
1 kg di vongole veraci
30 g di bottarga grattugiata
2 cipollotti
1 cipolla dorata
2 cipolle rosse
1patata
400 gr di patate novelle
500 gr di pomodori in ramo maturi
5 gr di peperoncino di cayenna
2 limoni (succo e scorza grattugiata)

TABELLA DI MARCIA 

L’unica cosa che potete prepararvi il giorno prima è la caprese al limone e se volete la salsa per le patatas bravas. Per il resto calcoliamo un ora, sarà più che sufficiente. Laviamo e tritiamo le patate e le mettiamo in acqua. Mettiamo sul fuoco: il nasello per i crostini e le vongole per farle aprire. A questo punto prepariamo la farcia per impanare il merluzzo, la poniamo sul pesce e mettiamo in forno. Mettiamo su l’acqua per la pasta e il sughetto per ripassarla. Friggiamo le patate. Frulliamo il nasello per i crostini, che nel frattempo vanno messi sotto il grill a tostare, e mettiamoci sopra la spuma ottenuta. Buttiamo giù la pasta, la condiamo e mettiamo un attimo in forno, possiamo mettere poi, in forno spento, anche le patatas bravas già condite con la salsa così resteranno calde.
MadamaRicetta

Print

Merluzzo croccante

da “ewrite.us come fare praticamente tutto”
http://it.ewrite.us/come-fare-il-merluzzo-croccante-al-forno-116550.html

ingredienti per 4 persone
4 filetti di merluzzo
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
pepe nero macinato
60 gr di pangrattato
2 cipollotti
3 ciuffetti di prezzemolo
mezzo limone
30 gr di parmigiano grattugiato
1 spicchio d’aglio schiacciato
sale
Togliete la lisca e la pelle al merluzzo. Ungete la teglia da forno con olio, disponete il pesce e condite con pepe. Io vi consiglio di stendere un foglio di carta forno sul fondo della teglia per evitare che il pesce si attacchi (e poi sporcherete meno!) Mettete in una ciotola il pangrattato e unite i cipollotti e il prezzemolo tritati, la scorza grattugiata del limone, il parmigiano, l’aglio, l’olio e salate appena.
Amalgamate il tutto, versatene un pò su ogni filetto  premendo bene col retro del cucchiaio per fare aderire bene il composto affinchè si crei una panatura bella uniforme. Mettete in forno già preriscaldato a 190° c e fate cuocere per venti minuti nel ripiano intermedio e comunque fino a quando il pesce avrà raggiunto un aspetto croccante e dorato.

 

Print

Via libera ai “cibi capitalisti” in Corea del Nord. E da noi, che colore (politico) hanno i piatti?


Cantava Gaber: “Una bella minestrina è di destra, il minestrone è sempre di sinistra”. E ancora: “Io direi che il culatello è di destra, la mortadella è di sinistra, se la cioccolata svizzera è di destra la Nutella è di sinistra”. Etichette lontane che tuttavia fanno sorridere, con il loro innegabile fondo di verità. Nell’Italia del XXI secolo che, nonostante la crisi economica, consente più o meno a tutte le tasche di arrivare al medesimo cibo, la connotazione politica del mangiare è percepita solo da palati, o meglio da menti, intellettualmente sofisticate. Ed è molto diversa dal passato, avendo anch’essa risentito della globalizzazione. A fare la differenza oggi, più che il prezzo dei prodotti, è la loro provenienza. Tra le campagne di boicottaggio contro le multinazionali che sfruttano il Terzomondo, assecondano i regimi oppressivi o violano i diritti dei lavoratori – solitamente promosse da realtà di sinistra – rientrano innumerevoli industrie alimentari: dalla Nestlé alla Chiquita, dalla Coca Cola a MacDonald. Chi bandisce dalla tavola i loro prodotti fa una scelta politica, una scelta di consumo critico.
Paradossalmente, poi, a differenza del passato, “mangiar di sinistra” costa più caro. Alcune sensibilità relative a modi e tempi di produzione del cibo rispettosi dell’ambiente – vedi Slow Food – o a canali di distribuzione e trasporto meno inquinanti – vedi il consumo a chilometro zero – solitamente sono ancora prerogativa del pensiero di sinistra e comportano oneri più elevati per il carrello della spesa. D’altro canto però nessuno si stupirebbe di vedere Bersani che addenta un McCheese, Vendola che si scola una Coca o meno che mai Renzi che organizza una braciolata di carni argentine (si potrebbe obiettare che questi signori sono ben lontani dal rappresentare un autentico spirito di Sinistra, ma questa è un’altra storia).
Le cose vanno diversamente dall’altra parte del mondo. Per rafforzare la sua immagine di monarca liberale, Kim Jong-un ha aperto le porte della Corea del Nord, ultimo “paradiso comunista”, alle prelibatezze del Capitalismo occidentale: pizza, hamburger e patatine. Fino a ieri cedere a queste tentazioni, vietate per legge, poteva significare la galera.  Il giovane leader, succeduto al padre Kim Jong-il, deve averne fatto incetta durante il suo lungo soggiorno in Europa per motivi di studio. E deve aver capito che il progresso passa anche dalla tavola. Diceva Brillat-Savarin che “il destino delle nazioni dipende dal modo in cui si nutrono”. Certo, per un paese che da decenni soffre miseria, fame e isolamento, questa liberalizzazione gastronomica apparirà come una presa in giro, ma chissà che la strada per la rivoluzione non passi proprio da qui. E che non sia proprio il cheeseburger il primo spiraglio nella diga.
Silvia Gusmano

 

Print

Madama Ricetta nasce all’ombra del Senato dall'alleanza di tre colleghe ... leggi la storia

Iscriviti alla Newsletter

Siti Amici

gli articoli più letti

Uova virtuose e cervelli di gallina

Da Artusi a Parodi

Se la formica fa chic

Donne di latte vestite

Cacio e Vino


seguici anche su facebook!

i più visitati in piatti e pennelli

Pasteggiar sotto gli ombrelli di Renoire

Il cubismo dalla tela alla tavola

per chi ha perso la puntata!

per chi ha perso la puntata del 14 novembre a Cuochi e Fiamme, con la partecipazione della nostra corrispondente da Lugano Valentina Arena, trova qui il link per rivederla.

Commenti recenti