Archivi del mese: giugno 2013

IL RECUPERO SI TINGE DI ROSE

lampadineCome dicevamo, è arrivata l’estate, il gran caldo ci ha fatto sistemare i  tavoli in terrazza e abbiamo iniziato a goderci gli spazi  aperti e le fresche e fantasiose  cene suggeriteci da Madama Ricetta. Ma poiché la creatività è un flusso inarrestabile, qualsiasi momento è buono per  proporre un allestimento colorato ed estivo del vostro living, meglio ancora se strizza l’occhio al  recupero. Per prima cosa, non buttate più le vecchie lampadine (quelle non più a norma),  smontate il meccanismo che contiene i filamenti luminosi (vedi le istruzioni) e attraverso un giro di fil di ferro al colletto della lampadina, appendetele ovunque nel vostro terrazzo, tra i rami di una pianta, su una ringhiera, tra la pergola  o nella vostra cucina. Poi, riempitele d’acqua e utilizzatele come vasetti che conterranno piante aromatiche (basilico, prezzemolo, menta etc.)  o a scopo puramente ornamentale con i fiori recisi. Otterrete così  una scenografica natura in sospensione. Se per caso dentro le fantasiose ampolle avete messo delle rose, (quelle del vostro giardino non spruzzate di insetticida), appena iniziano a sfiorire, potrete utilizzarle per preparare una strepitosa gelatina di rose, da spalmare su del pane nero imburrato o accostarla a sapidi formaggi, guarnire coppe di gelato, panna cotta o semifreddi,  o ancora sulla vostra cheesecake preferita.

Ecco la ricetta:

Gelatina di Rose
gele di roseIngredienti
250 gr di Petali di Rose, 600 gr di Zucchero,10 gr di Gelatina o 20 gr di Pectina
Per la preparazione utilizzate  rose, meglio se selvatiche, e  che non siano state trattate con pesticidi, prima di utilizzarle, lavatele molto accuratamente e controllate che non ci siano insetti. Mettete i petali in un pentolino con mezzo litro d’acqua, lasciate cuocere a fuoco basso per una decina di muniti. Versate il tutto su un setaccio e lasciate così finché scenda quasi tutta l’acqua. Mettete il recipiente sul fuoco, unite lo zucchero, e fatelo sciogliere sempre mescolando, aggiungete la colla di pesce, o la pectina e proseguite la cottura. Per capire quando sarà pronta fate scivolare una goccia di gelatina su un piatto tenuto inclinato, se resta ferma  allora vuol dire che è pronta. Versate la gelatina molto calda in barattoli di vetro, puliti e asciutti,  lasciateli  raffreddare a testa in giù e coperti con un indumento di lana fino a quando saranno  completamente freddi, a questo punto conservateli  in un luogo fresco.
Cecilia Puleo

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Ditelo con le foglie

Come previsto è arrivata Adè che ci ha traghettato dritti dritti nel cuore dell’estate e in queste giornate dall’aria sempre più rovente i nostri cibi devono diventare freschi.  E cosa c’è di più leggero di una foglia? Ecco quindi un po’ di idee per le insalate, non solo il classico piatto di contorno o di antipasto di verdure, ma anche un piatto unico fresco e leggero.

PIADINA RUCOLA E BRESAOLA

piadina con philadelphia
200 g di Philadelphia, 4 piadine, 150 g di bresaola, 50 g di rucola, 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva

Scaldate le piadine un minuto circa per lato su una piastra o una padella antiaderente ben calda. Posatevi sopra la bresaola e conditela con un filo di olio. Aggiungete poi la rucola precedentemente condita con olio e sale e completate con due cucchiai di Philadelphia Classico. Arrotolate le piadine sul ripieno, avvolgetele aiutandovi con un foglio di carta forno e infine scaldatele sulla piastra per 2, 3 minuti, eliminate la carta e servitele tagliandole a metà in sbieco.

FARRO AL MELONE

farro e feta
insalata di farro, rucola, melone e feta: 350g di farro, un mazzetto di rucola, ½ melone e una confezione di feta da 200g, olio sale e pepe.

Lessate il farro in acqua salata (quanto indicato sulla confezione) e appena cotto passato sotto l’acqua fredda. Scolatelo bene e mettetelo in un recipiente, aggiungete olio e una macinata di pepe e lasciate raffreddare. Tritate la rucola (dopo averla lavata e asciugata) molto finemente, e tagliate a dadini piccoli la feta, aggiungeteli al farro e amalgamate bene. Da ultimo aggiungete il melone tagliato a cubetti piccolissimi, conservate in frigo 15 minuti e poi servite.

INSALATA DI AVOCADO E UOVA

insalata avocado uova e rucola100 g di lattughino, 100 g di rucola, 100 g di crescione, 800 g di asparagi, 0,50 avocado, 2 uova, 6 cucchiai di olio di oliva extra vergine, 1 cucchiaio di senape, 2 cucchiai di aceto balsamico, 1 ciuffo di prezzemolo, sale

Pulite gli asparagi con l’apposito mandolino spela verdure, per eliminare le parti più dure dei gambi. Lavateli bene e cuoceteli a vapore, con le punte rivolte verso l’alto perchè restino al dente. Scolateli e tagliateli a pezzi, lasciando intatti gli ultimi 7, 8 centimetri di punte. Lavate e asciugate l’insalata. Mettetela in un’insalatiera capiente. Unite l’avocado a dadini e il prezzemolo tritato. Preparate una salsina con l’olio, la senape, l’aceto e un pizzico di sale. Poco prima di servire aggiungete all’insalata gli asparagi, escluse alcune punte, condite e mescolate. Decorate con le punte d’asparagi messe da parte e le uova a spicchi.

 IL COTTO E IL CRUDO

insalata cotta e cruda
6 cespi di indivia, 100 g di valeriana, 2 arance, 20 g di nocciole tostate, pepe,, coriandolo, olio di oliva extra vergine, sale

Un cucchiaino raso di scorza dalle arance, poi in una ciotolina mescolatelo a lungo con 2 cucchiai d’olio e con una macinata abbondante di coriandolo. Mondate i cespi di indivia belga, divideteli a metà per il lungo e asciugateli. Grigliateli, quindi, su una piastra molto calda per alcuni minuti da entrambi i lati. Trasferite l’indivia belga in una pirofila, conditela con un pizzico di sale e l’olio aromatico, copritela e lasciatela insaporire mantenendola al caldo o nel forno a un temperatura di 100 °C. Pelate al vivo le arance, tagliatele a cubetti abbastanza piccoli e conditele con un pizzico di sale e di pepe. Stendete la valerianella, già mondata e lavata con cura, sul fondo di 4 piatti piani, adagiate nel mezzo l’indivia belga e contornatela con i cubetti di arancia. Tritate finemente le nocciole, cospargetele sull’indivia e portate in tavola l’insalata ancora tiepida.

VALERIANELLA AL CESTINO
cestini con valerianellauna confezione di pasta filo, 200g di valerianella, zenzero fresco, 6 filetti di acciughe salate sott’olio, 1 cucchiaio di capperi in salamoia, aceto bianco, olio extravergine d’oliva e sale.

Prendete degli stampini piccoli di alluminio metteteli rovesciati su una teglia coperta di carta forno adagiate sopra ogni ciotolina un foglio di pasta filo lo spennellate con dell’olio e soprane mettete un altro. Fate cuocere in forno a 180° fino a che non saranno appena dorati. Togliete dal forno girateli, e togliete il contenitore d’alluminio. In questo modo avete ricavato dei piccoli cestini. Mettete in un contenitore l’olio, le acciughe tagliate sottilmente, l’aceto, i capperi, lo zenzero e una presa di sale, sbattete con una forchetta fino a renderla cremosa. Condite l’insalata sciacquata ed asciugata con la salsina e mettetela dentro i cestini di pasta filo.

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The new frugality

the new frugalityIn quest’ultimo decennio e soprattutto negli ultimi anni, che vedono i paesi più industrializzati affogare nel mare della crisi, si va diffondendo sempre più un nuovo stile di vita, come commenta il Time: “the new frugality”. Non si tratta solo di una nuova tendenza che i superficiali liquidano con un “occorre fare di necessità virtù”, ma di una vera e propria consapevolezza basata sulla redistribuzione delle risorse. Abbiamo finalmente preso coscienza? L’attenzione di economisti e filosofi sull’argomento, induce a pensarlo: dalla nuova corrente del qubismo ossia del “quanto basta” -ultimo ebook di Guido Moltedo- alla fatica fresca di stampa, di Serge Latouche: “l’abbondanza frugale”. Se poi l’Economist arriva all’elogio dell’economia della condivisione e della Banca etica, la necessità di rivedere il nostro modello di sviluppo diventa più che una semplice teoria. Uscire dalla crisi quindi non significa ripristinare il precedente livello dei consumi. Il punto è ridurre i nostri bisogni e di conseguenza consumare meno. Serge Latouche suggerisce un modo di vivere che dia meno importanza al consumo di merci, e più energie alla convivialità, alla cultura, a forme economiche diverse quali l’economia solidale. Un nuovo modello di sviluppo fondato su un’idea di benessere più sobrio e meno effimero, che nell’immediato forse non fa bene all’economia ma che nel lungo periodo riveda e riequilibri le disuguaglianze sociali, figlie di questo mercato globalizzato. La gara alla sobrietà come sempre è partita dal basso: consumare insieme e consumare meno si diffonde velocemente sul web. Intere comunità usano le nuove tecnologie per consociarsi e risparmiare insieme, grazie alle pratiche ormai diffuse di prestito, di scambio, di condivisione, di baratto, di riuso, di donazione, di volontariato. Pensiamo ai gruppi gas (gruppi di acquisto solidale) al car sharing o bike sharing, ai condomini che si dividono le badanti, ai gruppi di acquisto di forniture elettriche. “La crisi può essere una grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi” Einstein.
Ivana

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IL COTTO E IL CRUDO

insalata cotta e cruda6 cespi di indivia,  100 g di valeriana,  2 arance,  20 g di nocciole tostate,  pepe,,  coriandolo,  olio di oliva extra vergine,  sale

Un cucchiaino raso di scorza dalle arance, poi in una ciotolina mescolatelo a lungo con 2 cucchiai d’olio e con una macinata abbondante di coriandolo. Mondate i cespi di indivia belga, divideteli a metà per il lungo e asciugateli. Grigliateli, quindi, su una piastra molto calda per alcuni minuti da entrambi i lati. Trasferite l’indivia belga in una pirofila, conditela con un pizzico di sale e l’olio aromatico, copritela e lasciatela insaporire mantenendola al caldo o nel forno a un temperatura di 100 °C. Pelate al vivo le arance, tagliatele a cubetti abbastanza piccoli e conditele con un pizzico di sale e di pepe. Stendete la valerianella, già mondata e lavata con cura, sul fondo di 4 piatti piani, adagiate nel mezzo l’indivia belga e contornatela con i cubetti di arancia. Tritate finemente le nocciole, cospargetele sull’indivia e portate in tavola l’insalata ancora tiepida.

MadamaRicetta

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INSALATA CON RUCOLA, ASPARAGI E AVOCADO

insalata avocado uova e rucola100 g di lattughino,  100 g di rucola,  100 g di crescione,  800 g di asparagi,  0,50 avocado,  2 uova,  6 cucchiai di olio di oliva extra vergine,  1 cucchiaio di senape,  2 cucchiai di aceto balsamico,  1 ciuffo di prezzemolo,  sale

Pulite gli asparagi con l’apposito mandolino spela verdure, per eliminare le parti più dure dei gambi. Lavateli bene e cuoceteli a vapore, con le punte rivolte verso l’alto perchè restino al dente. Scolateli e tagliateli a pezzi, lasciando intatti gli ultimi 7, 8 centimetri di punte. Lavate e asciugate l’insalata. Mettetela in un’insalatiera capiente. Unite l’avocado a dadini e il prezzemolo tritato. Preparate una salsina con l’olio, la senape, l’aceto e un pizzico di sale. Poco prima di servire aggiungete all’insalata gli asparagi, escluse alcune punte, condite e mescolate. Decorate con le punte d’asparagi messe da parte e le uova a spicchi.

MadamaRicetta

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FARRO AL MELONE

farro e fetainsalata di farro, rucola, melone e feta: 350g di farro, un mazzetto di rucola, ½ melone e una confezione di feta da 200g, olio sale e pepe.

Lessate il farro in acqua salata (quanto indicato sulla confezione) e appena cotto passato sotto l’acqua fredda. Scolatelo bene e mettetelo in un recipiente, aggiungete olio e una macinata di pepe e lasciate raffreddare. Tritate la rucola (dopo averla lavata e asciugata) molto finemente, e tagliate a dadini piccoli la feta, aggiungeteli al farro e amalgamate bene. Da ultimo aggiungete il melone tagliato a cubetti piccolissimi, conservate in frigo 15 minuti e poi servite.

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VALERIANELLA AL CESTINO

cestini con valerianellauna confezione di pasta filo, 200g di valerianella, zenzero fresco, 6 filetti di acciughe salate sott’olio, 1 cucchiaio di capperi in salamoia, aceto bianco, olio extravergine d’oliva e sale.

Prendete degli stampini piccoli di alluminio metteteli rovesciati su una teglia coperta di carta forno adagiate sopra ogni ciotolina un foglio di pasta filo lo spennellate con dell’olio e soprane mettete un altro. Fate cuocere in forno a 180° fino a che non saranno appena dorati. Togliete dal forno girateli, e togliete il contenitore d’alluminio. In questo modo avete ricavato dei piccoli cestini. Mettete in un contenitore l’olio, le acciughe tagliate sottilmente, l’aceto, i capperi, lo zenzero e una presa di sale, sbattete con una forchetta fino a renderla cremosa. Condite l’insalata sciacquata ed asciugata con la salsina e mettetela dentro i cestini di pasta filo.

MadamaRicetta

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PIADINA CON PHILADELPHIA, BRESAOLA E RUCOLA

piadina con philadelphia200 g di Philadelphia, 4 piadine, 150 g di bresaola, 50 g di rucola, 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva

Scaldate le piadine un minuto circa per lato su una piastra o una padella antiaderente ben calda. Posatevi sopra la bresaola e conditela con un filo di olio. Aggiungete poi la rucola precedentemente condita con olio e sale e completate con due cucchiai di Philadelphia Classico. Arrotolate le piadine sul ripieno, avvolgetele aiutandovi con un foglio di carta forno e infine scaldatele sulla piastra per 2, 3 minuti, eliminate la carta e servitele tagliandole a metà in sbieco.

dal sito di philadelphia

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Lotta agli sprechi alimentari: non solo nella Giornata dell’Ambiente!

spreco alimentareLa settimana scorsa si è celebrata in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Il tema di quest’anno è la lotta agli sprechi alimentari e lo slogan scelto è Pensa, Mangia, Preserva (Think, Eat, Save). E’ vergognoso! Più di un terzo dei prodotti alimentari vanno al macero; i primi in questa triste classifica sono gli statunitensi, un americano medio butta via, ogni giorno, l’equivalente di 1.334 chilocalorie, ma anche noi europei conquistiamo, nella classifica, un posto di primordine con 720 chilocalorie procapite. Contribuiamo, così, ad affamare gli affamati, infatti il cibo sprecato nel mondo ogni anno, 300 milioni di tonnellate, è maggiore della produzione alimentare totale dell’Africa sub-sahariana. Ciò che produciamo, acquistiamo e non consumiamo ha un impatto devastante anche sull’ambiente: consumo di acqua, di energia e deforestazione, oltre a creare almeno il 30% delle emissioni globali di gas a effetto serra. MadamaRicetta se ne è occupata più volte e vi chiediamo oggi di inviarci consigli in tema (info@madamaricetta.it), che pubblicheremo sul sito a partire dalla prossima settimana, aprendo una rubrica sul riciclo e sulla lotta agli sprechi alimentari.
Ivana Santomo

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Cake design, che passione! Storia di Valentina, studentessa di Economia dalle mani d’oro

DSC_0188Ciao a tutti, mi chiamo Valentina Brini, ho 23 anni, studio Economia alla Sapienza di Roma e sono super appassionata di Cake Design! L’amore per la pasticceria ce l’ho da sempre: da piccola preferivo i fornelli a bambole, Barbie e computer, anche se i risultati agli esordi non erano dei migliori. Il mio primo “manuale” è stato un libricino allegato a una delle riviste di gossip che andavano per la maggiore all’epoca…l’ho usato per anni, specializzandomi soprattutto nei biscotti “occhi di bue”, e in altri dolci basilari sul genere: che entusiasmo a ogni nuovo successo! Ricordo ancora il giorno in cui sono riuscita a realizzare un pan di spagna perfetto nel sapore e nella forma: era soffice, chiaro, piatto, tondo e senza crepe. Amici e familiari mi fecero grandi e sinceri apprezzamenti e così per diverso tempo quello fu il mio cavallo di battaglia ad ogni festa comandata. La sperimentazione culinaria rallentò molto al liceo, quando dallo studio ai primi amori, altre cose mi giravano per la testa, e riprese subito dopo, attingendo all’inesauribile bacino della Rete. Incominciai a scaricare e archiviare ricette, video, filmati, foto di tutti i dolci possibili e immaginabili. Inizialmente senza passare alla pratica…mi limitavo a “studiare” e osservare. Su youtube, vidi tutorial su ogni genere di dolce, comprese le “creazioni artistiche” a base di pasta di zucchero. Il mio primo esperimento di cake decoration risale a quattro anni fa: una torta non troppo bella per la verità e un po’ troppo dolce che raccolse critiche piuttosto severe. Realizzarla tuttavia mi divertì molto e decisi di ritentare. Sul sapore feci subito subito grandi passi avanti, mentre l’estetica spesso lasciava a desiderare. Il vero salto di qualità l’ho avuto l’anno scorso, grazie alla trasmissione televisivsa il Boss delle Torte di cui sono una grande fan. Ho deciso di specializzarmi in cupcakes e ho cominciato con quelli a forma di animale. Dai cani, alle tigri, mi sono cimentata praticamente con ogni specie esistente e, in poco tempo, anche l’occhio ha avuto la sua parte: erano buoni e belli. Decisi allora di seguire il primo corso base di cake design (quello di Miss Cake), una scelta pienamente condivisa dai miei genitori,  e la creazione di dolci divenne, insieme allo studio, occupazione giornaliera… P1060021Lo scorso dicembre ho partercipato  a una fiera di cake design, realizzando ogni sorta di dolce decorato, dai Barbapapà agli addobbi natalizi e alcune ricorrenze familiari mi hanno offerto l’occasione per spaziare tra innumerevoli forme e modelli: una trusse di trucchi “sfornata” per un’amica appassionata di maquillage, il lupacchiotto giallorosso preparato per il mio ragazzo e i suoi amici tifosi della Roma, il libro di zucchero e caramello che riproduce fedelmnete l’ultima pubblicazione della scrittrice Giulia Galeotti. Per non parlare dei pupazzi commissionati dal mio nipotino! Fare torte tanto belle quanto buone è il mio modo di esprimere emozioni, idee e la mia visione del mondo. Mi dà grande soddisfazione e richiede solo tanta pazienza. Io sono molto severa con me stessa, non mi perdono nenache la più piccola imprecisione e lavorare a casa anziché in un laboratorio di pasticceria in questo senso non aiuta. Al contempo però, cucinare mi rilassa e mi diverte… basta solo mettere un po’ di musica di sottofondo. E i sostegni morali e pratici non mi manncano. In primis, quello di Mirko, il mio ragazzo, un aiuto cuoco perfetto che si accolla tutti i lavori più noiosi per lasciare a me la parte estrosa. Che gioia quando un dolce viene proprio come lo avevo immaginato e che bello rendere gli altri felici…i bambini cui sono dedicate la maggior parte delle torte, ma non solo…Il cake design, come tutte le cose belle e buone, è una passione senza età! Spero che le foto qui pubblicate rendano bene l’idea, ma se volete saperne di più cercatemi su ledolci.tentazionidivale@facebook.com o scrivetemi su ledolci.tentazionidivale@gmail.com.

Valentina Brini

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Madama Ricetta nasce all’ombra del Senato dall'alleanza di tre colleghe ... leggi la storia

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per chi ha perso la puntata del 14 novembre a Cuochi e Fiamme, con la partecipazione della nostra corrispondente da Lugano Valentina Arena, trova qui il link per rivederla.

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