Dessert di Cachi
2 uova di crema, 250g di panna montata, 9 sfoglliatine piccole (o ventaglietti), 3 cachi, zucchero a velo
per la crema: due uova, 250g di latte, 2 cucchiai di farina, 2 cucchiai di zucchero, una bustina di vaniglia
Gabriella
RISOTTO SPEZIATO ALLA FRUTTA
320 g di riso Arborio
1 piccola mela renetta
1 piccola banana
1 cipolla bionda
1 l di brodo vegetale
1 cucchiaino di curry
1/2 bicchiere di vino bianco secco
40 g di burro
2 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale
Private la cipolla della pelle e tritatela finemente; sbucciate la mela e la banana e tagliatele a fette sottili. In una capace casseruola fate rosolare la cipolla nell’olio, senza lasciarla appassire troppo; unite il riso e, dopo averlo tostato per qualche minuto, versate il vino e incorporate le fettine di frutta, mescolando fino a quando il vino non è evaporato. Portate a cottura il risotto, versando un po’ alla volta il brodo bollente e aggiungendo altro brodo solo quando il precedente è stato completamente assorbito. Sciogliete in poco brodo il curry e unitelo al riso quando questo è ancora al dente. Regolate di sale. Terminate la cottura, avendo cura che il risotto non risulti troppo asciutto, e spegnete il fuoco. Mantecate la preparazione con il burro, coprite e lasciate riposare per 2 minuti. Distribuite in scodelle individuali e servite caldo.
MadamaRicetta
INSALATA CON RUCOLA, PATATE E FORMAGGIO
100 g di lattughino, 100 g di rucola, 100 g di formaggio cremoso, 600 g di patate, 6 cucchiai di olio di oliva extra vergine, 1 cucchiaio di senape, 1 ciuffo di prezzemolo, sale, se volete 2 uova sode e 10 olive di gaeta per la decorazione
Pulite le patate tagliatele a pezzi lavatele bene e cuocetele a vapore, o sbollentatele lasciandole al dente. Lavate e asciugate l’insalata e la rucola e tagliatela molto sottilmente. Mettetela in un’insalatiera capiente. Aggiungete le patate e il prezzemolo tritato. Preparate una salsina con l’olio, la senape, un pizzico di sale, due cucchiai di yougurt e il formaggio cremoso, condite e mescolate. Decorate, se volete, con le uova sode tagliate a spicchi e qualche oliva di gaeta.
MadamaRicetta
ROTOLO DI FRITTATA
4 uova, due cucchiai di grana, due cucchiai rasi di pangrattato, 4 cucchiai di latte, una puntina di paprica, 4 fette di prosciutto cotto, 3 sottilette cremose olio sale e pepe, qualche semino di sesamo e papavero
Preparate l’impasto per una frittata con le uova, il grana, una puntina di paprica, il pangrattato e il latte. Rovesciate l’impasto in una teglia coperta con un foglio di carta forno e cuocete in forno a 200° per 15 minuti. Lasciate intiepidire, tirate fuori dalla teglia con tutta la cartaforno. Metteteci sopra prima il prosciutto cotto e poi le sottilette e una spolveratina di semi di papavero, arrotolate aiutandovi con la carta forno e cospargete di semini di sesamo facendoli aderire al rotolo. Prima di servire passare sotto il grill per 3/4 minuti. Servire tagliata a fettine.
MadamaRicetta
San Martino e il suo infelice patrocinio
Tradizioni popolari e testi storici offrono tante e diverse versioni della Festa di San Martino e del suo infelice patrocinio. Storie fantasiose complici di ubriacature dovute ad abbuffate di castagne che tirano vino, novello per la precisione, solitamente leggero, fresco e vivace, e di facile sorso, dove i festeggiati si raccontano da protagonisti e non, storie di corna, facendosi beffe gli uni degli altri. San Martino, vescovo di Tours -in Francia- nella seconda metà del 300, doveva essere un personaggio molto singolare, poiché le leggende che gli sono state attribuite sono numerose, diverse e divertenti. In Abruzzo, ad esempio, la leggenda vuole che il Santo dopo la perdita dei genitori si vide costretto a badare ad una sorella, che sotto la sua sorveglianza lo ingannò restando incinta senza essere sposata. Per questo nel dialetto abruzzese è comune il detto: “Chiù sore ti, chiù corna purt” (più sorelle hai, più corna porti). Un’altra ipotesi lega la festa alle numerose fiere di bestiame, con cervi, mucche (animali per lo più muniti di corna…) che si tenevano proprio nel periodo attorno all’11 novembre, festa ancora ricordata a Roccacorga, in provincia di Latina, e a Ruviano (Caserta) dove c’è una vera e propria sfilata di uomini che indossano copricapo con corna di cervo. Nella cattolica capitale, invece, San Martino è ricordato come la festa dei mariti traditi anche detti “absit injuria verbis!” … appunto cornuti. Sempre per rimanere in ambito cattolico e romano intorno all’11 Novembre iniziavano le 5 settimane di Avvento durante il quale si praticava il digiuno e l’astinenza da ogni carne, compresa quella coniugale. Un periodo troppo lungo che induceva i mariti e mogli a pensar di prendersi qualche libertà in più fuori dal matrimonio e si affidavano a San Martino affinché vegliasse sull’onorabilità del focolare domestico. Andando a ritroso nel tempo ne troviamo radici arcaiche anche nella mitologia latina infatti sembra che il deus Marte (di cui Martino è il diminutivo) Dio della guerra, ebbe una relazione con Venere, Dea dell’amore. Vulcano, Dio del fuoco e marito di Venere, li colse in fragrante e li rinchiuse in una rete di ferro esponendoli al pubblico scherno degli altri Dei. Ma gli Dei dell’Olimpo lo derisero rendendo la delusione di Vulcano più atroce per questo si suole dire: “cornuto e mazziato”. Insomma tradizioni orali che vanno scomparendo. Allora che ben vengano i festeggiamenti di San Martino, che celebra la nostra cultura popolare ricordata attraverso proverbi e detti, leggende, santi e dei, e perché no, attraverso grandi abbuffate, castagne e vino.
Ivana Santomo
Orzotto Castagnotto
500 g di orzo, 400 g di castagne, burro, 1 cipolla dorata piccola, rosmarino, latte, due salsicce, 50g parmigiano, brodo vegetale, bicchierino di vino bianco , olio e sale
Cuocete castagne sbucciate nel latte e rosmarino (meglio se le sbucciate la sera prima e le lasciate a bagno nel latte). Passatene metà riducendole in puera -lasciandola morbida, aggiungendo qualche cucchiaio del liquido di cottura- e spezzettate le altre. In una teglia fate soffriggere la cipolla insieme con l’olio, aggiungiate la salsiccia e l’orzo, fate tostare e sfumate con un bicchierino di vino bianco. Aggiungete il brodo e portate a cottura. Salate e pepate. Quando l’orzo sarà quasi cotto aggiungete la purea di castagne, il rosmarino tagliato finissimamente, amalgamate qualche secondo e mantecate con il burro e il parmigiano. Servite caldissimo con sopra le castagne precedentemente conservate e sbriciolate grossolanamente e un ciuffetto di rosmarino.
MadamaRicetta
Dolce, Croccante, Morbidella
Togliete alle castagne (circa mezzo chilo) la buccia esterna e sbollentatele in acqua bollente per alcuni minuti, in modo da eliminare più facilmente la pellicina che le riveste. Mettetele in una ciotola coperte con del latte tiepido aromatizzato con dell’ alloro e della vaniglia e portate a ebollizione, lasciate cuocere fino a quando diventeranno tenere, ma non sfatte e scolatele. In una padella capiente e antiaderente, mettete a sciogliere due noci di burro e 100g di zucchero, quando è ben sciolto, aggiungete le castagne; cuocete per 2-3 minuti a fuoco vivace e sfumate con un bicchierino di rum, lasciando caramellare il tutto a fiamma alta. Se volete una nota croccante prima di spegnere potete aggiungere al caramello due cucchiai di mandorle tostate e sbriciolate.
Valentina
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