articoli precedenti da Gennaio ad Agosto 2013
Agosto
Fish Finger Food
BIGNÈ AL SALMONE VELLUTATA CON AVOCADO E SALMONE CROISSANT AL PESCE SPADA UOVA GRANDI E PICCOLE POLPO E PATATE CARPACCIO DI PESCESPADA AFFUMICATO CON INSALATA DI MELE E RUCOLA INSALATA DI UVA E SALMONE GELO AL LIMONE
Finger food? La cena ideale, tutto pronto prima di accogliere gli amici, con portate che si mangiano con le mani (tradotto letteralmente finger food significa “cibo per le mani”) e non necessitano di coltello. Piccoli piatti che consentono accostamenti azzardati, a volte persino rivoluzionari. Si possono gustare in piedi o sul divano conversando con un bicchiere in mano. Tutto di pesce, perchè il pesce è buono, leggero, sa di mare e di estate. Provate, il risultato sarà incredibile. leggi il menù
Panettone da spiaggia
Sembra che quest’anno il classico gavettone di ferragostosto sarà sostituito dallo scambio di fette di panettone. Lo abbiamo sempre sostenuto la fantasia in cucina non ha limiti: è’ arrivato il panettone da spiaggia. Il 25 luglio è partita da Milano, e si protrarrà fino ad agosto in molte località italiane, la kermesse che vede protagonista una versione estiva del dolce simbolo del Natale. Una ventina di pasticcieri si è cimentata in abbinamenti fantasiosi creando il panettone alle olive o all’ananas, al sesamo o al basilico che sarà in vendita in molte pasticcerie della costa.
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Il cestino da pic nic
L’associazione di Coldiretti ha condotto una ricerca, in collaborazione con la Ipr Marketing, sui consumi alimentari degli italiani nella stagione estiva 2013. Complice la crisi, tornano di moda le vacanze in tenda, roulotte o camper e l’italianissimo picnik nei boschi o in riva al mare: il classico pranzo al sacco che rispetta a pieno i canoni di sobrietà, libertà e risparmio. Coldiretti ci ricorda che possiamo contare su 871 tra parchi e aree protette e migliaia di chilometri di spiagge, ben il 10 per cento del territorio nazionale. …leggi tutto
Buone Vacanze!
la settimana dal 22 al 28 luglio
DALI’ A QUI, GENIO E PRELIBATEZZE CHE PARLANO CATALANO
Fiero delle sue origini catalane, che rivendicava come un privilegio, Salvator Dalì nasce a Figueras nel 1904, e a tutt’oggi è considerato uno dei maggiori esponenti dell’arte moderna e genio indiscusso del novecento. Fu la sua insaziabile curiosità a portarlo ad occuparsi di svariate forme di arte infatti egli fu pittore, scultore, scrittore, cineasta, designer e sceneggiatore. Teatrale e innovativo Dalì rappresentò un’icona del movimento surrealista, egli realizzò una sua personale fusione di prospettive eccentriche e influssi controversi e, dando libero sfogo alla sua immaginazione selvaggia, immortalò nelle sue opere indimenticabili e suggestivi paesaggi onirici. Ispirato da Freud, Dalì attinse al proprio subconscio per dare vita a un’espressione artistica di maggiore intensità. Creativamente prolifico, realizzò 1500 dipinti insieme a sculture, disegni, film, abiti e gioielli. Le ossessioni più significative che caratterizzeranno la sua opera scaturivano dalle sue origini catalane. Si dice che il catalano consideri reale solo quello che può mangiare, capire, toccare, sentire e vedere. E Dalì non fece mistero di questo materialismo culinario: non so cosa faccio, so quello che mangio. …leggi tutto
Miraggio vacanze
Sembra che quest’anno ben 18milioni di italiani resteranno a casa. Assediati dalle tasse, dalla disoccupazione, dalla crisi che sta erodendo man mano tutti i risparmi, i bilanci familiari cancellano la voce “vacanze”. il Codacons dichiara che: il 55% degli italiani non andrà in villeggiatura, coloro che partiranno sceglieranno mete economiche e molte delle famiglie che partiranno adotteranno un stile più sobrio. Per metà degli italiani la vacanza assume soprattutto tre significati: riposo (24%), passeggiate (15%), attività culturali (13%); seguono: farsi sedurre dai piaceri della tavola e del buon vino ( 11%) il divertimento ( 11%). …leggi tutto
da Teramo, il gatto che rampica propone :
Riso vialone nano alla pescatrice
la settimana dal 15 al 21 luglio
Chiudiamo il gas
PROSCIUTTO CRUDO E SORBETTO DI MELONE, TARTINE CON LE ROSE, TARTARE CON I CAPPERI, CRUDO DI COUS COUS, FICHI AL GORGONZOLA, TIRAMI SUSU
E vero le bollette sono salatissime, ma il motivo che ci spinge ad un menù, tutto senza l’ausilio del piano cottura, è dato dalla calura estiva. Nessuno ha voglia di passare ore in cucina tra forni e pentole surriscaldate, ma non per questo dobbiamo rinunciare ad una cena a 5 stelle. In estate i piatti freddi sono squisiti e i prodotti di stagione si prestano a rallegrare la nostra tavola, basta un pizzico di fantasia. Ecco 6 preposte per una cena veramente chic! …leggi tutto il menù
NO O.G.M.
E’ stata approvata all’unanimità al Senato e alla Camera, la mozione contro l’utilizzo degli ogm in Italia. Quella geneticamente modificata è un tipo di agricoltura che non risponde alle esigenze e alle caratteristiche del nostro Paese. Infatti oltre ai numerosi prodotti dell’attività manifatturiera e artigiana che caratterizzano il nostro made in Italy, è riconosciuto un primato speciale anche alle tante produzioni agricole tipiche, eccellenze agroalimentari basate sulla biodiversità: ricchezza dell’enogastronomia italiana, vanto per le nostre esportazioni e fonte di competitività per l’Italia nei mercati globali. …leggi tutto
Semaforo rosso alla dieta mediterranea
Lezioni di sana alimentazione dagli inglesi ci mancavano! Il popolo famoso per il consumo di cibi precongelati e dolci, vuole introdurre il bollino rosso sugli alimenti nocivi alla salute. Un sistema semaforico, specifico che indichi la presenza di grassi e grassi saturi, zuccheri e sale: verde per i cibi con i contenuti più sani, color ambra quelli intermedi, rosso per i più nocivi alla salute. Nel Regno Unito, non c’è mai stata una buona tradizione culinaria e due adulti su tre soffrono di malattie legate all’obesità, hamburger e patatine fritte (chips), e, sandwich fish & chips (pesce e patatine) hanno lasciato il segno. …leggi tutto
la settimana dall’8 al 14 luglio
Ben due fiocchi azzurri in una settimana! Sono arrivati Pietro e Riccardo.
E’ nato giovedì 4 luglio Pietro della nostra Mamma MadamaWeb, Aelssandra, e martedì 9 luglio Riccardo della nostra Mamma MadamaParola, Silvia. Alle nostre neo mamme affettuosissimi auguri da MadamaRicetta e da tutti i suoi lettori.
Per la mamma, di G.Rodari
Filastrocca delle parole:
si faccia avanti chi ne vuole.
Di parole ho la testa piena,
con dentro “la luna” e “la balena”.
Ma le più belle che ho nel cuore,
le sento battere: “mamma”, “amore”.
e dai nostri corrispondenti ricette dedicate alla mamma
da Lugano, Valentina: Minicake al caffè, Il dolce preferito della mamma
da Teramo, il gatto che rampica: Coniglio di mammà
e la La focaccia della mamma
la settimana dal1 al 7 luglio
La calura
CAPRESE DI SALMONE E AVOCADO,
URA MAKI CON TONNO E SALMONE,
CIAMBELLA DI CUSCUS CON ORTAGGI ED ERBE AROMATICHE,
COPPETTE DI YOGURT E FRUTTI DI BOSCO
L’estate entra a pieno titolo anche sulle nostre tavole, ecco un menù freddo che ci aiuta a mitigare la calura. Spazzoleranno tutto, ma se resta qualcosa non vi preoccupate, il giorno dopo sarà ancora più buono!
Quando il tappo sa di vino…
Presto sui ripiani dei supermercati arriverà il vino in lattina. Accanto a Coca-Cola, succhi di frutta e birre, si potrà quindi scegliere anche un bianco o un rosso. Ci hanno già provato i tedeschi, ma a lanciarlo in grande stile sono ora i produttori francesi sicuri di aver in mano un potenziale bestseller tanto da presentarlo come prodotto di punta alla più grande vetrina di vini e liquori del mondo: la Vinexpo tenutasi a Bordeaux a fine giugno. I francesi che propongono vini di spiccata qualità, DOC, si aspettano di conquistare una fetta di mercato consistente. A chi pensano? Sicuramente ai single, che possono concedersi un sorso senza spendere i soldi per un’intera bottiglia; a chi viaggia in treno, sull’aereo o in barca; o magari potrebbe diventare un consumo di moda per i più giovani, negli ultimi anni sempre più vicini all’alcool, ahime! …continua
Per i nostri amici Romani segnaliamo
un Invito goloso per domenica 7 luglio alle 18
per informazioni potete rivolgervi a info@spazioetico.it
L’associazione di promozione sociale Spazio etico è lieta di invitarvi alla presentazione del blog STREATIT, la guida essenziale allo street food di Roma DOMENICA 7 LUGLIO 2013 alle ore 18 nell’ambito del FRINGE FESTIVAL Roma, Villa Mercede, via Tiburtina 113 – Quartiere San Lorenzo Stefano e Céline ci parleranno del loro blog streatit, una guida ai migliori locali di street food della capitale,…
la settimana dal 24 al 30 giugno
Bionda o bruna: basta che sia birra!
E’ vero i festival della birra solitamente sono ad ottobre – nulla contro i tedeschi – ma secondo me è la stagione sbagliata…La festa della birra dovrebbe essere in estate. Bionda, dorata o scura è la regina delle serate torride, in terrazza o in casa, in compagnia degli amici…cosa c’è di più estivo della birra? La birra trasmette diverse e opposte sensazioni gustative: acido, dolce, amaro, salato, e si abbina perfettamente a tantissimi cibi. Ha una buona sensazione al palato e un basso grado alcolico che soddisfano la voglia di leggerezza imposta dalla tavola estiva. Nonostante siamo il paese con il tasso di consumo di birra più basso in Europa, oggi i produttori italiani ci offrono una vasta scelta di birre artigianali, crude e cotte: ce ne è per tutti i gusti. La mia preferita comunque rimane la Guinness. …continua
tre ricette con la birra: spuma di risotto filante, stecco di maiale e riso biondo ‘a pastella
Parigi: l’Istituto italiano di cultura sdogana i fornelli con corsi di cucina a cinque stelle
e dal nostro corrispondente da Teramo, il gatto che rampica: Farfalloni al pesto di pistacchio e la ricetta per fare il pesto di pistacchi in casa
la settimana dal 17 al 23 giugno
Ditelo con le foglie
Come previsto è arrivata Adè che ci ha traghettato dritti dritti nel cuore dell’estate e in queste giornate dall’aria sempre più rovente i nostri cibi devono diventare freschi. E cosa c’è di più leggero di una foglia? Ecco quindi un po’ di idee per le insalate, non solo il classico piatto di contorno o di antipasto di verdure, ma anche un pasto unico fresco e leggero.
PIADINA RUCOLA E BRESAOLA, FARRO AL MELONE, INSALATA DI AVOCADO E UOVA, IL COTTO E IL CRUDO, VALERIANELLA AL CESTINO
Ricevimento di nozze all’Ikea: se la polpetta si veste a festa
Per carità il mondo è bello perché vario e in tanti amiamo le polpette dell’Ikea, ma la domanda sorge spontanea: come è venuto in mente a due sposi di Milano di festeggiare le loro nozze tra gli scaffali del noto mobilificio svedese? Volevano un ricevimento low cost e questo in tempi di crisi è più che encomiabile, ma tra le ville di lusso sul lago di Como scenario prediletto dei matrimoni vip a cinque stelle, e la tavola calda gialla e blu del punto vendita di San Giuliano, l’elenco di soluzioni fantasiose e chip è pressochè infinito. Di certo, nessun’altra scelta avrebbe sollevato tanto clamore e regalato così ai novelli sposi, oltre alla promessa di felicità eterna, un bello spicchio di notorietà. … leggi tutto
IL RECUPERO SI TINGE DI ROSE
Come dicevamo, è arrivata l’estate: il gran caldo ci ha fatto sistemare i tavoli in terrazza e abbiamo iniziato a goderci gli spazi aperti e le fresche e fantasiose cene suggeriteci da Madama Ricetta. Ma poiché la creatività è un flusso inarrestabile, qualsiasi momento è buono per proporre un allestimento colorato ed estivo del vostro living, meglio ancora se strizza l’occhio al recupero. Per prima cosa, non buttate più le vecchie lampadine (quelle non più a norma), smontate il meccanismo che contiene i filamenti luminosi (vedi le istruzioni) e attraverso un giro di fil di ferro al colletto della lampadina, appendetele ovunque nel vostro terrazzo, tra i rami di una pianta, su una ringhiera, tra la pergola o nella vostra cucina…Poi riempitele d’acqua e utilizzatele come vasetti che conterranno piante aromatiche (basilico, prezzemolo, menta etc.) o a scopo puramente ornamentale con i fiori recisi. Otterrete così una scenografica natura in sospensione. …leggi tutto
The new frugality
In quest’ultimo decennio e soprattutto negli ultimi anni, che vedono i paesi più industrializzati affogare nel mare della crisi, si va diffondendo sempre più un nuovo stile di vita, come commenta il Time: “the new frugality”. Si tratta non solo di una nuova tendenza che i superficiali liquidano con un “occorre fare di necessità virtù”, ma di una vera e propria consapevolezza basata sulla redistribuzione delle risorse. Abbiamo finalmente preso coscienza? L’attenzione di economisti e filosofi sull’argomento, induce a pensarlo: dalla nuova corrente del qubismo ossia del “quanto basta” -ultimo ebook di Guido Moltedo- alla fatica fresca di stampa di Serge Latouche: “l’abbondanza frugale”. Se poi l’Economist arriva all’elogio dell’economia della condivisione e della Banca etica, la necessità di rivedere il nostro modello di sviluppo diventa più che una semplice teoria. Uscire dalla crisi quindi non significa ripristinare il precedente livello dei consumi. Il punto è ridurre i nostri bisogni e di conseguenza consumare meno. …continua
Dalla nostra corrispondente da Lugano Valentina: “antipasto all’italiana“
per due persone
1 burrata,
un ciuffo di basilico,
un ciuffo di rughetta,
4 fette di prosciutto crudo,
un cucchiaino di salsa di capperi,
10 pomodorini piccadilly,
sale, pepe,
olio e.v.o.
Lavate ed asciugate la rucola e il basilico. Componete il piatto con la rucola, al centro adagiate la mozzarella, mettete da una parte il prosciutto e dall’altra i pomodorini tagliati a spicchi. Mettete sui pomodorini la salsa di capperi allungata con un po’ d’olio. Spolverizzate di sale e pepe e irrorate con un filo d’olio, decorate con il basilico.
la settimana dal 10 al 16 giugno
Apriamo il terrazzo
TORTINO DI POMODORO E FORMAGGIO AL BASILICO, BASMATI AGLI AGRUMI CON CUORE DI SGOMBRO, CROCCANTI ACCIUGHE ALLA MAGGIORANA CON LATTUGA, FRAGOLE CON RICOTTA ALLA MENTA, LIMONE E CIOCCOLATO
Sembra che da oggi l’estate metterà le ali, tanto da farci rimpiangere il fresco di questi giorni. Possiamo finalmente puntare su qualche sera calda che ci permetta di cenare fuori, ritrovare gli amici e inaugurare insieme la stagione estiva.
Lotta agli sprechi alimentari: non solo nella Giornata dell’Ambiente!
La settimana scorsa si è celebrata in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Il tema di quest’anno è la lotta agli sprechi alimentari e lo slogan scelto è Pensa, Mangia, Preserva (Think, Eat, Save). E’ vergognoso! Più di un terzo dei prodotti alimentari vanno al macero; i primi in questa triste classifica sono gli statunitensi, un americano medio butta via, ogni giorno, l’equivalente di 1.334 chilocalorie, ma anche noi europei conquistiamo, nella classifica, un posto di primordine con 720 chilocalorie procapite. Contribuiamo, così, ad affamare gli affamati, infatti il cibo sprecato nel mondo ogni anno, 300 milioni di tonnellate, è maggiore della produzione alimentare totale dell’Africa sub-sahariana.
leggli gli altri articoli sullo spreco alimentare
Cake design, che passione! Storia di Valentina, studentessa di Economia dalle mani d’oro
Ciao a tutti, mi chiamo Valentina Brini, ho 23 anni, studio Economia alla Sapienza di Roma e sono super appassionata di Cake Design! L’amore per la pasticceria ce l’ho da sempre: da piccola preferivo i fornelli a bambole, Barbie e computer, anche se i risultati agli esordi non erano dei migliori. Il mio primo “manuale” è stato un libricino allegato a una delle riviste di gossip che andavano per la maggiore all’epoca…l’ho usato per anni, specializzandomi soprattutto nei biscotti “occhi di bue”, e in altri dolci basilari sul genere: che entusiasmo a ogni nuovo successo! Ricordo ancora il giorno in cui sono riuscita a realizzare un pan di spagna perfetto nel sapore e nella forma: era soffice, chiaro, piatto, tondo e senza crepe. Amici e familiari mi fecero grandi e sinceri apprezzamenti e così per diverso tempo quello fu il mio cavallo di battaglia ad ogni festa comandata. …leggi tutto
la settimana dal 3 al 9 giugno
Dai libri alla frutta: il passo è breve! In arrivo un grande e-shop per i prodotti freschi
Dopo un viaggio estenuante tra il traffico della città, approdi in ufficio. Il capo, perennemente agitato e impaziente, ti ha riempito la scrivania di post-it, accenna un sorriso con un: “mi raccomando è tutto urgente”. Immagini di crekrs e acqua affollano la tua mente, anche oggi il pranzo sarà solo un miraggio! Non preoccupatevi, è in arrivo Amazon Fresh. Amazon è una compagnia di commercio elettronico statunitense con sede a Seattle, iniziò come libreria online, offrendo una scelta di titoli molto maggiore di qualsiasi grande negozio di libri e divenne in poco tempo la più grande compagnia a vendere merci su Internet. Nel 2007 Amazon lanciò nella città di Seattle la pronta consegna di cibi freschi e si sta preparando, oggi, ad aprire anche a Los Angeles e per il 2014 in altre 20 città in tutto il mondo. Con un clik sarà possibile avere direttamente sulla tua scrivania, frutta fresca e fettuccine allo scoglio. Amazon leader dell’e-commerce punta ad acquisire il mercato della spesa a domicilio. …continua
Nuove ricette dai nostri corrispondenti:
Torna la nostra corrispondente da Lugano Valentina che ci propone una cheescake dai millegusti: la cheese cake a freddo
il nostro corrispondente dall’Abruzzo, il gatto che rampica ci propone due varianti per con la pasta corta:
le mezze maniche del buon appetito
e i paccheri in rosa con salsa di noci
e con l’arrivo della bella stagione ecco una proposta per gli aperitivi
Un happy hour alla menta
Dalla ricetta di Valentina, una lettrice di “LA CUCINA ITALIANA” e pubblicato dalla rivista nel lug 2012, vi proponiamo questo delizioso Happy. L’idea di questo piatto nasce da uno dei corsi che Valentina ha frequentato, dove ha visto applicare gli elementi del Mojito (menta, lime, zucchero di canna e rum) a un primo piatto. Così ha creato questo antipasto/happy hour con lo stesso concetto: per felici aperitivi d’estate.
Tempura al Mojito
la settimana dal 29 maggio al 2 giugno
Menù 20 minuti
CROSTINI PROFUMATI,
TAGLIOLINI AL PESTO CON CREMA DI BUFALA,
CARPACCIO, RONDELLE DI RICOTTA E CIOCCOLATO
La fretta, l’ansia, la continua sensazione di non avere abbastanza tempo a disposizione sembrano condanne ineludibili dei tempi moderni…e sia, oggi ci adeguiamo. Dopo il menù dal costo complessivo di 20 euro, vi proponiamo un menù che richiede solo 20 minuti di lavoro…Nel frattempo, però, vi consigliamo di imporvi un po’ di calma e tranquillità, in linea con le attualissime tendenze “slow”. Magari cominciate col riascoltare un bellissimo pezzo di Biagio Antonacci…”Ma che fretta c’è?”
“In italia non si mangia bene”: il goffo autogoal del viceministro
Ci dispiace, dopo tanto silenzio stampa su questo orribile governo informe, deforme, squallido e nocivo, dover muovere oggi le prime critiche all’indirizzo del viceministro ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni. Sicuramente tanti suoi colleghi uomini in queste prime settimane a palazzo hanno fatto cose ben più gravi e non vorremmo che sembrasse il nostro capro espiatorio, ma il suo clamoroso autogoal tocca temi cari a Madama Ricetta. Su un’intervista pubblicata da Panorama, infatti, il sottosegretario ha affermato che “In Italia s’è smesso da tempo di mangiar bene, purtroppo” perché, ha aggiunto, seguiamo troppo le mode straniere. Poche le eccezioni da lei riconosciute, tra cui alcune trattorie umbre, “meno modaiole”. …continua
la settimana dal 13 al 19 maggio
Nuove ricette dai nostri corrispondenti:
due dal nostro corrispondente da Teramo, il gatto che rampica:
Calamarata con il calamaro, Spaghetti con gamberi, zucchine e zafferano
una dalla nostra corrispondente siciliana Cecilia: GIRELLA DI MARE
Mettere a bagno l’uvetta in pochissima acqua tiepida. Soffriggere lo scalogno tagliato a rondelle con tre cucchiai d’olio, aggiungere i semi di finocchio, l’uvetta scolata, e i pomodori tagliati a listarelle. Spegnere il fuoco e aggiungere il pangrattato, il succo e a scorza grattugiata di 1 arancia e infine il formaggio. Pulite e sfilettate il pesce lasciando intere le due metà (meglio se lo facciamo preparare dal pescivendolo a filetti). Mettere su ogni filetto di spatola metà della farcia preparata e arrotolare, formando una girella, fermandola con uno stecchino lungo da spiedino. Prendere una teglia foderarla con carta da forno e mettere la girella in piedi, cospargerla con la farci rimasta e irrorare bene con dell’olio a filo. Infornare a 180g per 15 minuti. …leggi tutto
In menubò:
Basta un clik e casa tua diventa ristorante
Trasformare talento e passione in lavoro, attraverso idee nuove e accattivanti. Non c’è ricetta migliore contro la crisi. A dimostrarlo i protagonisti delle hidden kitchen, cuochi dilettanti che di tanto in tanto trasformano casa propria in ristorante, invitando a cena buongustai (paganti) mai visti prima. Il fenomeno – noto come social eating – è nato in Usa diverso tempo fa e si è rapidamente diffuso in Europa e in Italia negli ultimi anni. Complice, naturalmente, la rete. Alla base, l’idea che chiunque lo desideri, possa condividere le proprie doti culinarie al di là della solita cerchia di amici e parenti, senza i rischi, la fatica e le responsabilità di avviare una vera e propria attività di ristorazione. I tempi e i modi dei “secret restaurants”, sono assolutamente liberi: più volte a settimana, pochi eventi all’anno, o solo una tantum. Generalmente sull’idea del guadagno prevale la filosofia dell’ospitalità e dello scambio culturale, con un’attenzione particolare agli ospiti “stranieri”, che vengono messi a parte di tradizioni e segreti gastronomici da intenditori. E in Italia, ovviamente lo straniero può venire anche dalla regione o dalla contrada confinante. …continua
Chi dorme non piglia chili
A sostenerlo è Kenneth Wright, responsabile dello studio realizzato dalla Università del Colorado e pubblicato sui “Proceedings of the National Academy of Science”, «Quando dormiamo troppo poco siamo portati a mangiare in orari in cui la nostra fisiologia interna è predisposta al riposo, non all’assunzione di cibo». Elementare la tesi: chi dorme poco infatti ha più ore a disposizione per mangiare. E’ vero che stare alzati più a lungo ci fa consumare più energia, ma chi resta sveglio è portato a mangiare di più e a scegliere cibi più sostanziosi, soprattutto di sera – controindicato per la dieta-. L’estate è alle porte, e la prova bikni ci assilla ma come prima cosa non lasciamo che ci faccia passare notti insonni. Il rimedio c’è sempre. Ecco l’ultimo trucco: il 5+2, cinque giorni di pasti normali e due giorni di digiuno. Questa la tesi di Michael Mosley, medico, e Mimi Spencer, giornalista, che con il libro “Fast diet” hanno scalato i vertici delle classifiche dei libri più venduti in Gran Bretagna e da questo mese in edicola anche in Italia. …continua
la settimana dal 13 al 19 Maggio
PICNIC A GIVERNY
CHARLOTTE DI PANE MINI QUICHES DI RISO MINI CAKE DI CAROTE
Il giardino di Monet, gli iris – 1900
Per Claude Monet (Parigi 1840-1926)il giardino era la sua tavolozza e la sua casa che spariva tra le rose di Giverny, l’atelier dove trascorse la seconda metà della sua vita. Dopo avere raggiunto l’indipendenza economica intorno agli anni ottanta, egli poté permettersi di acquistare la casa di Giverny dove diede vita a un lussureggiante giardino percorso da fiumi di fiori, li si trasferì con la sua seconda moglie Alice e i loro otto figli. In questo giardino Monet pianificò una vera e propria architettura botanica dando a ogni fiore il suo posto e creando delle composizioni che sarebbero poi state i soggetti per i suoi futuri quadri. Nel suo giardino insolito ed esotico fece arrivare d’oltreoceano, nasturzi indiani, dalie, glicini, iris, tuberose messicane ed infine le ninfee dai madreperlati riflessi. Il giardino inondato dalla luce del sole fu il suo elisir di lunga vita, il suo regno della tranquillità e luogo di meditazione cosicché durante le giornate di pioggia scompariva depresso tra le pieghe del suo letto. Monet è stato il pittore della luce, delle giornate chiare, il pittore del cielo, della neve, delle nuvole che si riflettono nell’acqua.
in Menubò:
Fa sempre bene mangiare il pesce?
Che mangiare pesce faccia bene, soprattutto ad alcune età e in alcune condizioni (in gravidanza e durante l’allattamento) è una certezza. Diverse autorità nazionali e internazionali ci suggeriscono da tempo di consumarlo due, tre volte a settimana, soprattutto nei primi anni di vita e Madama Ricetta si è già occupata di sfatare alcune leggende in tema. Ad esempio: non necesariamente il pesce è più costoso o complicato da cucinare rispetto alla carne. E, al contempo, oltre a proteine, minerali e vitamine di alta qualità, contiene acidi grassi unici e fondamentali al nostro organismo. Il pesce apporta un contributo decisivo sia allo sviluppo neurologico, sia al sistema cardio-vascolare, diminuendo il rischio di infarti, e può avere un effetto benefico negli stati infiammatori, come l’artrite, o addirittura aiutare la prevenzione di alcune forme tumorali. Eppure…va acquistato con alcune cautele. Risale al 2010, un rapporto della Fao e dell’Oms che analizza rischi e benefici del consumo di pesce, prendendo in considerazione da una parte il suo alto valore nutritivo e dall’altra, l’accertata presenza, soprattutto in alcune specie, di contaminanti (in particolare metilmercurio e diossine). …leggi tutto
Con api si vola!
Non ci resta che il gelato
È partito da Roma, lo scorso weekend, il Gelato World Tour, ovvero le olimpiadi del gelato. ll vincitore della prima tappa, che ha avuto per scenario la terrazza del Pincio, nel cuore di Villa Borghese, è il maestro gelatiere Francesco Mastroianni con il suo “Cuor di Brontolo”, che ha sfidato 16 tra i migliori “colleghi” italiani. Al secondo posto Giuseppe Lancierini con il suo “Pistacchio” e al terzo Emanuele Montana con “Delizia all’arancia”. La kermesse internazionale continuerà a Chicago negli Usa, a Valencia in Spagna e poi in Germania, in Brasile, in Cina, in Medio Oriente, in Australia e, ad ogni tappa, vedrà sfidarsi i migliori gelatieri del paese. I finalisti, tre in tutto, si affronteranno nell’ultima grande gara a suon di gusti, nel settembre 2014 a Rimini, dove verrà proclamato il miglior gelatiere mondiale. E mentre tifiamo per Mastroianni, facciamo l’elogio del gelato che, oltre che buono, è un ottimo alimento contro malinconia e stress. Il caro vecchio cono, infatti, offre soprattutto benefici psicologici e, secondo recenti ricerche, può trasmettere al cervello lo stesso piacere di quando si ascolta la propria musica preferita, regalare grandi emozioni e darci l’illusione di tornare all’infanzia. …leggi tutto
la settimana 22 Aprile al 5 Maggio
Primo Maggio, comunque.
Anche se il lavoro non c’è, gli stipendi diventano sempre più inadeguati, i sindacati fanno acqua da tutte le parti e il futuro non dà adito a molte speranze di miglioramento, il Primo Maggio va festeggiato. Sono le sue origini a imporlo. Nata a Parigi nel corso della Seconda Internazionale del 1889, questa festa ha affiancato sempre alla dimensione di svago e riposo quella di lotta. Lotta per conquistare diritti e restituire dignità al lavoro. Il primo obiettivo fu quello delle otto ore – ottenute in Italia dagli operai metallurgici solo nel 1919 – e poi man mano, anno dopo anno, ogni Paese ha dedicato questa “festa ribelle” alle emergenze contingenti. Da noi, nel 1898, il Primo Maggio coincise con i moti del pane, mentre nel 1945, a meno di una settimana dalla Liberazione, dopo essere stato soppresso durante il ventennio fascista, rappresentò un grande momento di speranza e entusiasmo. E oggi? Motivi per combattere ne abbiamo anche troppi. Che non ci manchino le energie! Silvia Gusmano
Fave e pecorino, in campagna con pane e vino
Il primo maggio a Roma si festeggia così: fave freschissime e tenere, un pecorino che deve essere rigorosamente con la lacrima, un pagnotta di Lariano, frascati fresco leggermente frizzante, il tutto consumato assieme agli amici sui prati dei castelli romani. Una tradizione che sembra risalire agli antichi romani per celebrare l’arrivo della bella stagione, augurandosi felicità e prosperità. Una tradizione perfetta da realizzare per la festa dei lavoratori in questo infausto inizio del 2013. Cosa c’è di meglio di un rito propiziatorio, come erano soliti fare i nostri avi? Cestino alla mano e tempo permettendo, riscopriamo il piacere di una giornata di svago all’aria aperta, un pasto ultra-economico, leggero e facile da preparare e conservare: perfetto, insomma, per essere portato con sé in un pic nic nei parchi o in spiaggia.
Carciofi alla Giudìa e il Ghetto di Roma
Bellissimi da vedere, buonissimi da mangiare! Bellissimi perché alla vista assomigliano a enormi fiori aperti, rose dalle foglie croccanti, buonissimi perché il fritto è sempre buono!
Si chiamo così perché giudia in dialetto romano significa alla maniera giudaica. Il carciofo intero fritto, più che appartenente alla cucina ebraica in generale, per noi romani è un piatto tipico del ghetto. Il Ghetto ebraico di Roma è tra i più antichi del mondo, fu istituito nel lontano 1555 quando Paolo IV, rinchiuse con l’edificazione di un muro, che va dal rione Sant’angelo al teatro Marcello la comunità ebraica. Demolito il muro il ghetto è rimasto tra i quartieri romani più antichi ed affascinanti, tra bellissimi resti come il portico d’Ottavia e la splendida Sinagoga, si snodano viuzze piene di negozietti, locali e ristoranti famosi nel mondo. Un luogo intensamente scenografico che ha fatto da cornice a indimenticabili film, tra i più recenti “La finestra di fronte” di Ferzan Ozpetek, dove il co-protagonista, l’anziano pasticciere ebreo Davide Veroli, tormentato dai ricordi, regala eterei momenti di dolcezza. (leggi la ricetta)
Ivana
L’Amatricianazionale
Il 27 e 28 aprile ’13, ad Amatrice un nuovo evento gastronomico, “l’Amatricianazionale: il giro d’Italia in un piatto”, celebra il piatto di spaghetti più famoso nel mondo. Convegni, laboratori di cucina, laboratori con gli chef, vi insegneranno come cucinare la vera amatriciana e come abbinarla ai vini migliori. Troverete stand delle eccellenze con i migliori prodotti DOP, DOC, IGP, STG del territorio e corsi di cucina sulla pasta, sul pomodoro e sul guanciale, il tutto condito da esibizioni di giocolieri clown e musicisti. Insomma due giorni da non perdere! E per chi non ha tempo e resta a casa ecco la ricetta originale degli “spaghetti all’amatriciana” dal sito www.amatricenews.it, direttamente sul vostro tavolo.
Non v’è dubbio che la notorietà di Amatrice sia prevalentemente legata alla tradizione gastronomica e culinaria che ha trovato la sua massima espressione nella ricetta degli spaghetti all’Amatriciana. Questo piatto si fonda su ingredienti tipici e su una preparazione semplice, ma nello stesso tempo meticolosa sia nelle operazioni che nell’uso di utensili particolari, come, ad esempio, la padella in ferro per cuocere la salsa. La bontà della ricetta e la straordinaria professionalità di numerosi ristoratori romani originari di Amatrice hanno fatto il resto, facendo diventare “gli spaghetti all’Amatriciana” parte fondamentale della cucina italiana.
L’amatriciana nasce con il condimento in bianco e solo alla fine del 1700, con l’avvento del pomodoro, il piatto viene preparato con gli stessi ingredienti e l’aggiunta del pomodoro. Erroneamente alcuni attribuiscono l’Amatriciana alla cucina Romana, dimenticando che furono invece i pastori, che con gli spostamenti stagionali della transumanza verso le campagne romane, fecero conoscere questa ricetta nella capitale. (leggi la ricetta)
Ivana
la settimana 15 /21 Aprile
LEGUMI FOREVER?
CREMA CON SESAMO, PASTA CECI E BACON, FAGIOLI IN POLPETTA, CROSTATA DI CREMA E MARMELLATA DI ALBICOCCHE
Ecco due buoni motivi per arricchire le nostre tavole con i legumi. Uno lo sapevamo già: fanno bene al nostro organismo. Sono fonte inesauribile di proteine vegetali, a cui si aggiungono fibre, ferro, potassio, magnesio, fosforo e vitamine del gruppo B. Abbassano inoltre il colesterolo e sono ancora più efficaci se si consumano insieme ai cereali integrali per beneficiare del corretto apporto di aminoacidi essenziali. Gli altri due motivi, oggi diventano ancora più importanti. Primo: costano poco! In tempi di crisi possiamo riscoprire questo alimento base della cucina povera dei nostri avi e in questo campo l’Italia è maestra, e piena di gustose ricette della tradizione contadina. Secondo: fanno bene anche al pianeta oltre che al nostro organismo! Infatti, le produzione dei legumi -come tutti gli alimenti proteici di origine vegetale- comporta un dispendio di energia 10 volte inferiore rispetto a quelle animali -come la produzione di carne rossa-. Vi sembra poco? (…continua)
in Menubò:
“A cuscienza vostra”: solidarietà spicciola in tempi di crisi
“A Napoli una volta c’era una bella abitudine: quando una persona stava su di giri e prendeva il caffè al bar, invece di uno ne pagava due. Il secondo lo lasciava per il cliente successivo. Detto in altre parole, era un caffè offerto all’umanità”. Così nel suo libro il “Caffè sospeso”, De Crescenzo descrive questa geniale tradizione partenopea, il cui primo teorico ufficiale fu Totó, al fianco di Peppino, in una celebre scena del film “La banda degli onesti”. Semplice il criterio di base: chi poteva permetterselo, pagava un caffè, sommo piacere di ogni quotidianità, a un concittadino squattrinato, che affacciandosi in qualsiasi bar, poteva chiedere a gran voce “c’è un sospeso per me?” Oggi esistono forme di solidarietà più evolute ed efficaci, probabilmente ispirate a questa abitudine – in primis i banchi alimentari all’uscita dei supermercati – ma i sospesi sono quasi scomparsi. Chissà che a riportarli in auge, in quest’epoca di crisi, non venga qualche bella iniziativa dall’estero. Pochi giorni fa, tutti i giornali hanno riportato la notizia che una famosa catena di friggitorie belga incoraggia i suoi clienti a lasciare un cartoccio di patatine pagato a chi non può permetterselo. (…continua)
Una nuova ricetta dal nostro corrispondente da Teramo, il gatto che rampica:
Spaghetti di grano saragolla al ragu’ di pesce
la settimana 8 /14 Aprile
Visti i tempi di crisi, continuiamo il nostro viaggio nel mondo del riciclo…
Avete per caso ancora colombe e cioccolato avanzati da Pasqua? Ecco 3 modi golosi di riutilizzarli, suggeriti dalla nostra corrispondente Valentina !!!
Crostata al cioccolato…, Tartufini, Torta di Colomba
Inoltre, vi proponiamo un gustosissimo modo di riutilizzare i formaggi avanzati : Riso ‘mbriachello
in Menubò:
Minestrine insipide e menù penitenziali?
Minestrine insipide e menù penitenziali? Tutt’altro. Antichi monasteri e bellissimi refettori, convertiti -per restare in tema- in case di accoglienza per pellegrini, si sono trasformati in veri e propri ristoranti, di rara prelibatezza. Nell’esplosione good-food del ventesimo secolo, tra i nuovi media si sono fatti strada i religiosi, dal primo calendario di frate indovino -con consigli e ricette- a “la cucina dei Pellegrini”, fino ad arrivare al best seller di suor Germana “Quando cucinano gli angeli”. Il passo dalla libreria ai blog -“dalla terra al cielo”, vendita di prodotti tipici dei monasteri- e alla tv, è breve. Sul piccolo schermo c’è ne per ogni gusto e misura da “una nuova stagione tra i fornelli insieme a don Domenico” di sat2000 a “dimagrisci con spirito!”, la tradizione alimentazione dei monaci zen, su Arturotv, fino ad arrivare a suor Stella, ospite fissa della Clerici, su Rai1 . Quale il segreto di tanto successo? Non uno, ma tanti a partire da un’aria mistica che si respira in ogni ricetta, frutto di intrugli e alchimie nascoste che alimentano la fantasia e piatti curati nel rispetto delle tradizioni. (…continua)
Una nuova ricetta dal nostro corrispondente da Teramo, il gatto che rampica:
Gnocchetti al peperone in salsa di stracchino e zucchine
e per tutti coloro che vogliono fare una scampagnata fuori città vi proponiamo la 5° edezione de “La carciofolata“
la settimana 1 /7 Aprile
ARANCIO
TORTELLI DI ZUCCA IN CREMA DI STRACCHINO, NOCE DI VITELLO CON CREMA DI CIPOLLE E CAROTE, CREMA ALL’ARANCIA
Parlando di cibo e salute al primo posto della lista della spesa, troviamo le vitamine di frutta e di vegetali arancioni, gialli e rossi. Contrastano i danni dei radicali liberi, proteggono l’apparato cardiovascolare e favoriscono l’abbronzatura. Dopo il menù verde e quello giallo, ecco un menù tutto arancione che, con note ancora invernali nei piatti, ci fa pensare al primo sole di inizio primavera. (…continua)
in Menubò:
Primavera: un invito a riscoprire le stagioni anche a tavola
E’ desiderio comune, dopo le abbuffate pasquali, depurare e alleggerire un po’ il fisico. Se dopo Natale vi avevamo sconsigliato diete drastiche e regimi alimentari troppo salutisti, oggi vi invitiamo ad approfittare dei tanti doni primaverili che la Terra ci riserva. I profumi e i colori che arrivano direttamente dai campi nei mercati di tutta Italia non vanno sprecati e, senza voler offendere la profonda conoscenza dei nostri lettori in tema di stagionalità di frutta e verdura, ci permettiamo di ricordare quali sono le principali primizie d’aprile. (…continua)
RICICLA IL TUO ATTEGGIAMENTO
“Recicle suas atitudes”, questo è lo slogan sctitto a caratteri cubitali che è stato trovato sulla spiaggia di Botafogo a Rio de Janeiro, accanto a dei pesci giganti costruiti utilizzando bottiglie di plastica di scarto, proprio durante il summit sull’ambiente Rio+20 (The United Nations Conference on Sustainable Development), che si è tenuto la scorsa estate in Brasile e a cui ha partecipato anche l’Italia. Alcuni artisti sconosciuti hanno avuto la bella idea di dialogare in maniera insolita con i partecipanti alla conferenza mondiale sull’ambiente e mentre gli stati del mondo discutevano di ambiente, di risorse rinnovabili, di ecosistema (bla, bla, bla…) loro hanno istallato su una delle spiagge più belle di Rio enormi pesci le cui squame luccicanti fatte da migliaia di bottiglie simboleggiavano la minaccia di un eccesso di consumo per il nostro ecosistema. Ogni giorno, il consumo mondiale di bottiglie di plastica raggiunge proporzioni epiche e ancora troppe vengono gettate nelle discariche, piuttosto che essere semplicemente riciclate. (…continua)
da una nostra lettrice la ricetta della Vignarola
A Roma più che le prime prataiole, le gemme sugli alberi, il sole pieno e l’aria dolce a fare primavera è la vignarola. Una ricetta semplice e antica, un omaggio alla memoria dell’umana sapienza della campagna quando – come dice il nome di questo piatto – non si sprecava neanche un fazzoletto di terra e si coltivavano ortaggi nelle strisce che separavano i filari di vite. Un trionfo di odori e di sapori, una delizia per il palato e per gli occhi perché la vignarola, con tutte le sue gradazioni del verde – giada, bambù, smeraldo, prato – sembra ispirata dalle tele del grande pittore rinascimentale Paolo Veronese che amava questo colore sopra ogni altro. Troppo come contorno, poco come secondo la vignarola è l’ideale piatto di mezzo o, come si diceva un tempo, un “tramesso” cioè una pausa tra un piatto forte e l’altro. (…continua)
Vi consigliamo inoltre di visitare il sito dell’Associazione Culturale Ricordi da…assaporare che sta promuovendo una nuova iniziativa sul cibo e la cultura (Locandina ).
la settimana 25 /31 marzo
Da oggi iniziamo un giro in tutta Italia alla ricerca di ricette regionali, rispolverando la cucina contadina raccontata dalle nonne. Per Pasqua, vi proponiamo alcune perle della tradizione abruzzese…
Due nuove ricette dal nostro corrispondente da Teramo, il gatto che rampica. Nella gastronomia tradizionale abruzzese le ricette, frutto di un mondo agricolo e pastorale sostanzialmente parco, si basano su ingredienti poveri dove regnano legumi, verdure e carboidrati. La carne era la pietanza riservata al giorno della festa, come questo piatto, che il Gatto che rampica vi propone, tipico del giorno di Pasqua: AGNELL’ CAC’ E OVE . L’altra, è il famoso ‘NDOCCA ‘NDOCCA, tipica della provincia di Teramo, che conferma il detto: “del maiale non si butta niente”. Quando i contadini macellavano il maiale, dopo aver lavorato due giorni tra la preparazione di prosciutti, lonze, salami e salcicce, festeggiavano con questo piatto tipico che riuniva tutte le parti suine meno pregiate. FIADONI di Pasqua – ricetta della nonna – da una nostra lettrice, Lorella, un’altra ricetta della tradizione abruzzese tipica di pasqua: i Fiadoni. Morbidi e gustosi ravioli al formaggio.
… e per la colazione di Pasqua MadamaRicetta vi propone i Muffin salati, una versione semplice e gustosa che rielabora la tipica pizza pasquale al formaggio
in Menubò:
Da dove vengono le uova di Pasqua?
Quest’anno la Pasqua, che cade il 31 marzo, sarà “bassa” – secondo calcoli che vedono legati luna, equinozio di primavera e prima domenica successiva al loro arrivo – e abbastanza calda, anche se probabilmente non soleggiata viste le previsioni meteo. Comunque sarà un giorno di festa nel quale riposarsi, festeggiare e stare insieme, scambiandosi oltre agli auguri anche il tradizionale dono pasquale: l’uovo di cioccolata. Esisteva fin dall’antichità l’usanza di regalare semplici uova di gallina, spesso decorate a mano. Avveniva tra i Persiani i quali così festeggiavano l’avvento della stagione primaverile, per loro inizio di un nuovo anno e di una nuova vita. Con il Cristianesimo, l’uovo divenne simbolo di rinascita e risurrezione e la sua apertura il giorno di Pasqua è una tradizione carica di significati oltre che molto diffusa. In ogni paese tale bitudine viene declinata in modo diverso. Ad esempio, in Germania le uova, dopo essere state bollite, vengono avvolte con delle foglie o con dei fiori per dar loro un colore particolare. (…continua)
Tra opera letteraria e ricettario: l’attualità del Quattrova a 80 anni dalla sua uscita
Quattro uova, quattro uova, cosa prepariamo con quattro uova? Un ciambellone particolarmente ricco, una frittatina ai carciofi che faccia bella mostra di sé sulla tavola della colazione di Pasqua, delle fettuccine per celebrare quei bei porcini che ci hanno regalato… Alle versatili proprietà e alle mille virtù di questo ingrediente è dedicata una piccola gemma editoriale uscita in Italia nel 1931 con il curioso titolo La cucina elegante ovvero il Quattrova illustrato. Al posto dell’autore compaiono delle iniziali, E.V., che cinque anni più tardi, quando uscirà Il Quattrova raddoppiato, si scioglieranno in un nome, Emma Vanzetti, peraltro ignoto nel mondo della letteratura gastronomica e sulla cui reale esistenza sarà forse lecito al lettore nutrire qualche dubbio. A sostegno di questa operazione si schierò un nutrito plotone di nomi illustri, a cominciare da Piero Gadda Conti (cugino dell’autore del Pasticciaccio), che allestì per il volumetto una prefazione che si apre con la combattiva dichiarazione: «Mangiare è una cosa seria. (…continua)
la settimana 18/24 marzo
Piccolo Prezzo
La crisi imperversa e mettere insieme il pranzo con la cena sta diventando una vera e propria sfida per molte famiglie. Per questo torniamo a proporvi un menù a 20 euro per 4 persone, facile e veloce da preparare:
PASTA IN CREMA DI ZUCCA, INSALATA COTTA CON CROCCHÈ DI MERLUZZO, BUDINO DI PERE E RICOTTA
in Menubò:
Milano “da mangiare” batte Roma 10 a 0
Si sa, tra romani e milanesi, a pelle, non c’è un grande feeling. Luoghi comuni e plateali, innegabili differenze – dall’accento allo stile di vita – alimentano una storica competizione. Come sempre però, quando si guarda da vicino a ciò che solitamente si è osservato con diffidenza dall’alto al basso (o viceversa), la prospettiva cambia. Da romana doc che ha la fortuna di avere dei cari amici “lassù”, posso dire che non solo Milano è una città bella, accogliente e piena di sorprese, ma che, almeno a tavola, batte la capitale dieci a zero. E per sostenere questa tesi che “quaggiù” ha suscitato grande scalpore, vi cito quattro posti, molto carini, dove per circa 30 euro a persona, ho mangiato davvero bene, al riparo dalle sòle che aihmè sempre più spesso ti rifilano all’ombra del Cupolone. (…continua)
la settimana 10/17 marzo
in Menubò:
La cuoca (appassionata e coraggiosa) del Presidente
Non poteva mancare su Madama Ricetta, una recensione de “La cuoca del Presidente”, elegante commedia francese – uscita venerdì scorso in Italia – che racconta la storia rivisitata di Danièle Delpeuch, chef personale di Mitterand tra l”88 e il ’90. Il film, che dal punto di vista della trama non sviluppa appieno gli spunti di una vicenda originale e intrigante, risulta piacevole e ben congegnato sotto molteplici altri punti di vista. Catherine Frot, l’attrice che interpreta il personaggio di Daniéle (Hortense Laborie), è perfetta nel ruolo di donna combattiva e appassionata, senza fronzoli come la sua cucina. Catapultata da un giorno all’altro negli ambienti austeri dell’Eliseo, impara presto a tener testa alle invidie dello chef ufficiale e del suo staff (tutto maschile, naturalmente), alle inutili complicazioni di un cerimoniale ingessato, ai medici di Mitterand che mettono bocca su ogni pietanza dei suoi menu. (…continua)
OSSESSIONE ALIMENTARE
Tra amici e parenti, oggi abbiamo tutti un maniaco del “mangiar sano e puro”. Nel millennio dell’apparire l’ossessione della cura del copro, tra beauty farm e personal trainer, si è impossessata, già da tempo anche degli scaffali del supermercato dove regnano sovrani i cibi light e i prodotti biologici. Questa ricerca di cibi leggeri e non contaminati, sta diventando per alcuni una vera e propria ossessione tanto da esser catalogata come malattia: l’Ortoressia. Questa patologia è stata individuata, per la prima volta, dal dr. Steven Bratman, che in un articolo comparso in una rivista di yoga, nel 1997, ne descriveva i sintomi: “un disordine alimentare che, al pari di anoressia e bulimia, provoca a lungo termine gravi conseguenze sull’organismo”. L’ortoressia diffusa maggiormente tra le persone di buon livello culturale, nasce da un buon intento, l’amore verso se stessi e verso gli alimenti più sani, e proprio per questo il suo degenerare in malattia, è più difficile da individuare. Nel 2013 la British Dietetic Association ha lanciato l’allarme sul dilagare di questa nuova patologia ormai comune a tante persone e che ha già provocato qualche vittima. (…continua)
IL GOVERNO CHE VOGLIAMO
Estenuante sostenitrice della buona tavola e della buona terra, MadamaRicetta vi invita a sostenere l’appello del fondatore di Slow Food e Terra Madre, Carlo Petrini, e dell’imprenditore della ristorazione di qualità della catena Eataly Oscar Farinetti. Due personalità che abbiamo sempre elogiato per il loro impegno nel promuovere e sostenere il made in italy nell’agroalimentare. A proporlo con loro ci sono altri illustri italiani, che vogliono bene al nostro Paese, don Luigi Ciotti e don Andrea Gallo, Jovanotti, Saviano e Benigni. L’appello chiede ai «rappresentanti eletti in Parlamento, ai loro leader e ai loro portavoce, di impegnarsi fino allo stremo per riuscire a dare una fisionomia politica, dunque un governo di alto profilo». Il motto di Slow Food: “buono, pulito e giusto” calza a pennello per il nuovo Governo che vogliamo!
Una nuova ricetta della nostra corrispondente Valentina :
la settimana 3/9 marzo
PAUL KLEE TRA PITTURA E VITA DOMESTICA. Il colore anche nei piatti dei piu’ piccini.
TAGLIATELLE AL CACAO CON SUGO ALLA CANNELLA, CRIC CROC DI POLLO, ARANCINI DOLCI
Oggi vogliamo entrare in punta di piedi nella stanza dei bambini. Tra giochi sparsi ovunque e tanti disegni appesi al muro, tutto ci parla di loro e del loro mondo incantato popolato da fate e streghe e poi una coloratissima tenda che cela una finestra aperta sul mondo, un mondo che prima o poi loro popoleranno da uomini e donne. E allora speriamo di averli voluti bene nella maniera giusta, né troppo forte da farli soffocare né troppo piano da non farglielo sentire, speriamo di non aver troppo deturpato quel mondo che da loro abbiamo preso in prestito e speriamo infine che sempre portino nei loro ricordi, l’idea di casa, il valore della tavola, il suo magico girotondo di sapori e poi non importa se a preparare è stata mamma o papà!
Paul Klee (1879-1940) fu un ingegnoso e moderno artista che si avvalse di un’ampia gamma di stili che gli permisero di creare delicate opere che saturò di elementi onirici, tracce di musica e poesia e di un’arte primitiva frutto di una fusione stilistica a cui si affiancavano richiami al surrealismo, al cubismo e all’arte dei bambini. E sempre viste con gli occhi di bambino sembrano alcune delle sue opere , dominate da sagome fantastiche che ricordano le scatole di costruzione con cui giocavano i piccoli. Paul Klee nel 1906 sposò Lily Stumpf e si stabilirono a Schwabing dove condussero una vita dignitosa, lei affermata pianista dava lezioni di piano mentre lui si occupava principalmente di accudire ed educare il figlio Felix, anche durante una breve ma grave malattia che colpì il bimbo. Con questa spartizione di compiti i Klee si trovarono al di fuori delle convenzioni borghesi del tempo. Di fatto nei primi anni la sua vita artistica procedette molto lentamente, l’attività di uomo di casa gli sottrasse tempo e forza e nel momento in cui sua moglie decise di dedicare più tempo alle lezioni di musica, egli si ribellò. (…continua)
la settimana 24 febbraio/ 2 marzo
BIETA
CRESPELLE DI MAIS ALLE BIETOLE, COAST TO COAST, POLPETTINE VERDI, DESSERT SEMPLICE AL CAFFÈ
Questa verdura comunemente conosciuta come bieta ma anche bietola, è una coltura molto diffusa nei litorali sabbiosi del Mediterraneo. In Italia si trova abbondantemente in tutti i banchi a prezzi modici. E’ ingiustamente odiata perché, a giudizio di alcuni, ha poco sapore. E soprattutto, viene percepita come un incubo perché associata molto spesso alla dieta. Invece, proprio per questa sua caratteristica, sapore delicato e poco deciso, è ottima per preparare moltissimi piatti, e tutti sfiziosi, come sformati e frittelle. Oltre ad essere ottima lessata o cotta al vapore, è indispensabile nelle minestre e minestroni. La bietola, oltre alle proprietà rimineralizzanti, garantisce un buon apporto di vitamina A, di vitamina C e di magnesio, ferro e potassio. Inoltre secondo l’ultimo Rapporto Eurispes, sembra che nel nostro Paese 5 milioni di persone hanno scelto di diventare vegetariani. Tanti i motivi di questa scelta dal rispetto degli animali ai benefici per la salute: cuore più sano, pressione e peso sotto controllo, meno diabete e rischio più basso di sviluppare tumori. Insomma se non vi ho convinto con le chiacchiere ecco uno sfizioso menù dal titolo: BIETA …leggi tutto
Ultimo caffè in Senato
Tra poche ore imballeremo anche lei, la tanto vituperata macchinetta del caffè, quella che “non lo fa buono come al bar”, ma in fondo in questi cinque anni ci è venuta spesso in soccorso: tutte le volte che non avevamo voglia o tempo di uscire dal “Palazzo” e di fare incontri faticosi se non sgradevoli; tutte le volte che desideravamo solo una pausa intima, due chiacchiere con una faccia davvero amica, qualcuno che ci ascoltasse, o ci distraesse. Una funzione essenziale dunque, la sua, nelle noste vite di semplici collaboratori parlamentari, o portaborse che dir si voglia. E ieri ha fatto il suo ultimo caffè in Senato. Tra le innumerevoli conseguenze del cambio di legislatura, infatti, rientra anche questa, per quanto piccola e insignificante che sia: lo stravolgimento della nostra quotidianità, la fine di consuetudini che abbiamo costruito e vissuto con grande piacere. L’atmosfera che ha accompagnato l’ultimo caffè, il giorno dopo le elezioni, non era allegra. …continua
Gravidanza e allattamento: basta leggende e tabù sull’alimentazione!
Incinte due su tre. Sono i numeri della nostra Madama Ricetta che negli ultimi mesi ha visto crescere a dismisura il volume medio delle pance in redazione e quest’estate attaccherà in home page due fiocchi di colore ancora ignoto. Niente paura per gli affezionati: la maternità non fermerà il nostro progetto di vita e di tavola! Intanto però pazientate, oggi vi tocca una piccola riflessione sul rapporto cibo/gravidanza e cibo/ allattamento. Quante leggende circolano in proposito, quanti falsi miti, informazioni sballate e tabù affollano le peggiori pagine (telematiche e non) della letteratura sul tema. Stupidaggini che alimentano un vero e proprio terrorismo psicologico e che suonano tutte come diktat assoluti: proibito il caffè, bandito il thè, vietato l’alcol, a morte ogni tipo di prosciutto mentre la pancia cresce; depennati dalla lista della spesa cavoli, aglio, pompelmo, fragole, cioccolata, e chi più ne ha più ne metta durante l’allattamento. …continua
Intervista alla dottoressa Maria Grazia Pellegrini, capo-ostetrica del Fate Bene Fratelli di Roma
Partorire al Fate Bene Fratelli, è una garanzia a Roma. Ma non sempre ci si riesce: il numero delle future mamme che bussano alla porta dell’antico ospedale sull’isola Tiberina, è di gran lunga superiore al numero dei posti disponibili. E così molte vengono dirottate in altre strutture. Là, nei corridoi di ostetricia e ginecologia, frenesia e apparente caos regnano sovrani e il via vai dalle sale parto è ininterrotto, ma chi sapientemente tiene le fila del reparto, fa miracolosamente in modo che a fine giornata tutto quadri. Tra questi, la dottoressa Maria Grazia Pellegrini, capo-ostetrica del Fate Bene Fratelli, una donna appassionata e gentile che, nonostante le enormi responsabilità e i tanti impegni, trova sempre il tempo per un sorriso accogliente e un consiglio utile. A lei abbiamo chiesto un parere sull’alimentazione durante la gravidanza e l’allattamento… (…continua)
la settimana 17/23 febbraio
Un sano e giusto rapporto con il voto
Ecco pronta la ricetta per un voto sano e giusto. Sano e giusto come deve essere il rapporto con il cibo, filo conduttore del nostro blog. E che c’azzecca il cibo con il voto? –direte-. Non voglio farvi un discorso retorico sull’importanza e la bellezza della democrazia. Non importa per chi votate e se andate perché siete arrabbiati, se è un voto contro o un voto a favore, purché andiate. E allora ecco la nostra Madama Ricetta: per vivere occorre mangiare, e in casi estremi, anche se il cibo fa schifo ci turiamo il naso e mangiamo: l’alimentazione non si può trascurare. Così è per la democrazia, senza è difficile vivere, e se anche la rappresentanza non ci convince ci turiamo il naso -per ricordare Indro Montanelli- e votiamo il meno peggio, c’è sempre. Per avere un buon prodotto a tavola occorre cercarlo da rivenditori affidabili. Così è per i politici, teniamoci informati su chi sono e cosa hanno fatto. La marca pubblicizzata non è una garanzia, non lasciamoci ingannare, è sempre meglio leggere l’etichetta e controllare ciò che c’è dentro gli alimenti. Cos’ì è per il voto: approfondiamo le nostre conoscenze, guardiamo i contenuti e i programmi dei partiti. leggi tutto
La parmigiana
La parmigiana di melanzane è un piatto tipicamente estivo ma è perfetto per ogni occasione, un ottimo piatto unico, ma si può servire calda come secondo e fredda come antipasto. Questo piatto che io definirei patrimonio dell’umanità, è famoso in tutto il mondo, ha migliaia di varianti e per elencarle, come per la sua storia, non basterebbe un trattato. Nonostante sostengo la teoria che per la parmigiana ci vogliono le melanzane fritte, voglio offrirvi una variante, o meglio un trucco. Dedicata ai salutisti che aborriscono il fritto, a coloro che hanno poco tempo e a chi odia l’odore delle fritture che immancabilmente resta in giro due giorni per casa. …ecco la ricetta
…leggi anche la storia della parmigiana
C’è un cavallo in giro per l’Europa?
Un cavallo clandestino si aggira dentro gli scaffali dei nostri supermercati. E’ finito dentro i nostri ravioli, lasagne e hamburgher, a loro insaputa, come spesso succede in Italia. Le grandi aziende fornitrici, infatti sembra non si siano accorte che il manzo era stato sostituito dal cavallo, che fatta eccezione per quello da corsa, è di gran lunga più economico. Al dilagare dello scandalo, la Nestlè e la Buitoni stanno ritirando dagli scaffali italiani e spagnoli ravioli e tortellini di manzo. Ci chiediamo com’è potuto succedere e cos’altro si può insinuare dentro i nostri prodotti alimentari senza che nessuno se ne accorga. … continua
Borg chiede controlli e test
La bozza di misure della Commissione per testare i prodotti trasformati di carne per il DNA equino e portare avanti i controlli sui residui di phenylbutazone – una trattamento medico usato per i cavalli – nella carne macellata di equino inclusa quella importata, è stata presentata ieri all’incontro informale dei Ministri dell’Agricoltura colpiti dalle recenti controversie sulla carne equina. Queste misure – che rimangono raccomandazioni – saranno cofinanziate (50%) dalla Commissione e saranno portate al voto al Comitato Permanente del 15 febbraio. Parlando ai giornalisti, il Commissario Borg ha affermato che i risultati di questo “intensivo piano di monitoraggio” da condurre per un periodo di 30 giorni (marzo 1-30) – in tutti gli SM indipendentemente dal fatto che ci siano o meno indagini in corso – saranno pubblicati il 15 aprile. … continua
la settimana 11/16 febbraio
il menù di San Valentino
CUORI ROSA, RISO FRIZZANTE, ORATE DELICATE, CIOCCOLATO PICCANTE AL CUCCHIAIO
Per San Valentino vi offriamo alcune ricette semplici, che vi regaleranno la soddisfazione di realizzare con le vostre mani e in poco tempo una cena romantica e stuzzicante. Leggera ed elegante, la cena si apre al tema degli innamorati con dei cuoricini di salmone, seguita da un risotto sfizioso e un’orata delicatissima. Un dolce molto particolare che si abbina perfettamente al menù di pesce aprirà al piccante in previsione di un bollente dopocena.
Il cappuccino di Buenos Aires
Fare quattordici ore e mezzo di volo transoceanico, scendere acciaccati (e quasi sconfitti) dalle poltrone del velivolo, mettere i piedi in terra e chiedere un cappuccino: che senso ha arrivare fino a Buenos Aires e pretendere quello che qualsiasi bar italiano offre in qualità notoriamente ineguagliabile? Eppure, fidatevi, l’esperienza merita. Solitamente servito in eleganti bicchieri lunghi e trasparenti, più o meno sinuosi, forniti di manico, il cappuccino di Baires è un mix di ingredienti, quasi un cocktail: caffè (più lungo all’americana che espresso all’italica maniera), cacao, zucchero, cannella e tanti ciuffetti di saporitissima panna. Il prezzo (variabile, come in tutte le grandi città del mondo) include anche un piccolo bicchiere d’acqua (rigorosamente frizzante; a volte affiancato da un bicchierino di succo d’arancia) e dei dolcetti. Biscottini al cocco, allo zucchero nero, alle spezie, barchette di pasta frolla, graziosissimi amaretti in formato mignon. Come noto, bar e caffè occupano un posto speciale nella quotidianità e nella cultura di Buenos Aires. …continua
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DULCIS IN FUNDO? Bisogna preparasi dall’inizio
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