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Frittelle di cicoria al miele

frittelle di cicoria al miele250 g di cicoria già lessata, miele, farina, latte, lievito istantaneo, aglio, peperoncino, olio di oliva, olio di arachide, sale

Tagliate grossolanamente la cicoria e strizzatela bene. Ripassatela in poco olio di oliva in cui avete dorato uno spicchio d’aglio e poco peperoncino. Preparate una pastella con farina, latte, sale ed un pizzico di lievito istantaneo. Mettetela in frigo per mezz’ora, poi unite la cicoria. Scaldate l’olio di arachidi e quando sarà ben caldo versare delle grosse cucchiaiate di impasto di cicoria in pastella. Friggete entrambi i lati fino a completa doratura. Scolate su carta assorbente. Servite molto calde con sopra il miele. Se avete esigenza di friggere le frittelle un po’ prima, prima di servirle scaldatele in forno già caldo per qualche minuto a 200°.

Anche in questa ricetta scoprirete il fantastico conniubbio dolce amaro, esaltato dalla croccantezza della frittura. E’ importante servirle calde per gustare al meglio la piacevolezza del miele che si scioglie con il calore. Ottime come antipasto, o in chiusura, per una cena.

MadamaRicetta

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Tortino di patate e porcini

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Una cipolla rossa di Tropea, 4 patate medie, 2 funghi porcini, 80g di gorgonzola, pangrattato, olio, sale e pepe

Sbucciate e tagliate le patate a fettine sottili e mettele in acqua e aggiungete un cucchiaino raso di sale. Pulite e tagliate la cipolla a fettine sottili e mettela in acqua e aggiungete un cucchiaino raso di sale. Pulite i funghi con uno strofinaccio umido e tagliateli a fettine. Dopo una mezz’ora di ammollo scolate bene dall’acqua le patate e le cipolle. Ungete una pirofila da forno con un po’ d’olio, spolverizzate di pangrattato, fate un o strato con metà delle patate, aggiungete i funghi e il gorgonzola tagliato a cubetti. Fate un altro strato di patate, mettete le cipolle, spolverizzare con il pepe e irrorate con l’olio,  infine spolverizzare con il pangrattato, e mettete ancora un po’ d’olio a filo. Mettete in forno a 200° fino a che le cipolle saranno ben dorate, circa 20/30 minuti.

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La Festa del Fungo Porcino

SAM_2469La Festa del Fungo Porcino è celebrata in tantissimi paesi italiani, perché il fungo porcino per il suo profumo e il sapore intenso è sicuramente una festa per il palato. Protagonista indiscusso in primi o secondi, è buonissimo anche crudo tagliato sottilmente e condito con olio e pepe. MadamaRicetta, in vacanza a Moggiona vi propone le foto con le ricette classiche presentate alla manifestazione organizzata dalla pro loco, come l’insalata di funghi porcini e formaggio, e, i maccheroncini ai funghi. Moggiona è uno dei pochi paesi inseriti all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e tra cervi, daini, caprioli, cinghiali, lupi, volpi, istrici, tassi, protagonisti indiscussi sono i profumatissimi funghi porcini. Passeggiando tra i boschi si incontrano tantissimi avventori che si improvvisano raccoglitori di funghi, e non sempre c’è da fidarsi. Per non corre rischi vi consigliamo sempre di farli controllare dalla ASL del posto o di rivolgervi a rivenditori autorizzati. In alternativa potete sempre godere dei magnifici piatti preparati dalle osterie e ristoranti del luogo, che usano funghi freschi di ottima qualità uniti alla sapienza delle cucina tradizione Toscana.

Ivana

pro loco di moggiona

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I diti in pasta

altAkuUGo9cYTnfWKYH_38mEr0IlcR9EMVQKOHtkAOxXgqbSono finiti i tempi in cui la cucina non era “posto da bambini” e se qualcuno ne varcava la soglia, un urlo lo fulminava all’istante: “Fuori da qui” (dopo trent’anni sento ancora nelle orecchie la voce di Nana, indimenticabile custode del focolare di mia nonna). Oggi che la cucina home made imperversa e tutti si improvvisano chef, aprono blog per pubblicare le loro ricette, trasformano i loro salotti in ristoranti occasionali (vedi www.gnammo.it), ecco che ai fornelli si affaccia con gran soddisfazione una nuova categoria: i bambini. Non i piccoli adulti stile Master Chef junior, ma i piccoli piccoli che da poco parlano e gestiscono bene la propria manualità. Cuochetti dai tre agli otto anni che ultimamente,  grazie all’intuizione di qualche fine conoscitore dell’infanzia, affollano corsi di cucina ad hoc in asili e ludoteche. La scoperta la facciamo all’Auditorium della capitale nell’ambito della manifestazione Taste of Roma (18-21 settembre). Qui, già dalla precedente edizione, i genitori intenzionati a gustarsi pranzi, cene o anche solo assaggi a cinque stelle, avevano la possibilità di lasciare i pargoli all’Area Kids, dove tra scivoli ed altalene, in un apposito stand venivano organizzati corsi di cucina per bambini. Promotrice e organizzatrice, Maria Teresa Esposito, giovane mamma di tre bimbi che già da due anni si è riaffacciata al mondo del lavoro grazie a quest’idea innovativa: aprire le porte della cucina ai più piccoli. Un’idea che decisamente funziona se anche i più scatenati (e parlo per esperienza personale), davanti alla possibilità di mettere “i diti in pasta” e creare qualche piatto tutto loro, si siedono e si impegnano. “I diti in pasta” (vedi l’omonima pagina facebook) è il nome dell’attività messa su da Maria Teresa partendo dalla propria esperienza quotidiana (“i miei figli adorano aiutarmi in cucina”) e avviata in una ludoteca del quartiere africano, a Roma. Enorme il successo dei corsi organizzati e oltre 40 le ricette realizzate con i bambini. Corsi che, come spiega la promotrice, non vogliono insegnare ai bambini a cucinare, ma solo accostarli in modo divertente e creativo al mondo del cibo, facendo imparare loro tante cose nuove. Naturalmente, in massima sicurezza. Una formula che funziona anche in occasione di feste e festeggiamenti (basta con i soliti animatori!) e da tener presente in vista dei lunghi pomeriggi invernali!

Silvia Gusmano
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Gostilna Pri Bizjaku

SAM_2393Ai piedi del possente monte Storži e al centro del piccolo villaggio di Upper Bianco, nella provincia di Kranj, trovate la gostilina di Pr ‘Bizjak. Al riparo dal traffico cittadino e immersa nel verde, Pr ‘Bizjak offre un ambiente magnifico con viste meravigliose sulle montagne e un incantevole giardino. L’esuberanza di Rudy (il proprietario) vi cattura immediatamente, ma chi porta i pantaloni in casa è la moglie, VeroniKa, mirabile cuoca: una donna dolcissima ed energica che gestisce il giardino di casa con lattuga, erbe, carote, porri, pomodori, zucchine con le quali prepara le sue prelibatezze. Quando ha del tempo libero va a caccia di daini, cinghiali e cervi e raccoglie nel giardino frutti di sambuco con il quale fa un liquore servito con il dolce a fine pasto. Insomma una donna dalle mille risorse. Dal canto suo anche il marito offre un ottimo servizio, ti accoglie con cestino di pani diversi, che ti descrive uno ad uno, fatti con cipolla, vino o frutta secca, tutti rigorosamente fatti in casa. Rudy ti ricorda in continuazione e fino all’esasperazione che “qui niente è normale”, perché tutto è speciale, fatto con amore e di qualità migliore. Il cibo è delizioso e il menu ricco di piatti tradizionali sloveni. Il nostro menù? Indimenticabile: Fiori di zucca ripieni con zucchine, riso e erbe aromatiche, appena soffritti e serviti su un letto di purè di patate con pezzettini di prosciutto alla brace e semi di zucca; pollo croccante, ripieno di asparagi servito su pesto di erbette e verdurine al vapore; il Bizjakovo spiedo con filetto di manzo, di maiale e di vitello, servito con purè di patate e verdure grigliate. Alla fine una coppa di fragole con pepe, servite calde con all’interno un fresco gelato alla vaniglia e una fetta di torta di mirtilli (skutno). Assolutamente da non perdere!

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La torta di Bled

SAM_2272due fogli di pasta sfoglia per dolci rettangolare, 200 ml di panna montata, 3 uova, 120 g di zucchero a velo, una bustina di vanillina, 75 g di farina di grano duro, 550 ml di latte, rum, 1 foglio di gelatina (colla di pesce), zucchero semolato

Mettere i fogli di pasta sfoglia su un foglio di carta forno bucherellare bene con una forchetta e spolverizzare bene con zucchero semolato, metterli in forno a 200° fino a che saranno ben dorati. Mettere sul fuoco 500ml di latte con la bustina di vanillina. Separare gli albumi dai tuorli. In una ciotola mettere i tuorli con metà dello zucchero e sbattere fino a raggiungere un composto spumoso e chiaro. Aggiungere la farina e 50ml di latte. Versare il composto nel latte caldo, rimetterlo sul fuoco mescolando sempre fino ad ottenere una crema consistente. Togliere dal fuoco, e aggiungere gli albumi montati a neve, mescolando dal basso verso l’alto. Posizionare un primo strato di pasta sfoglia su un vassoio mettere sopra uno strato uniforme di crema, mettere in frigo per mezz’ora. Mettere a mollo la colla di pesce in acqua fredda, strizzarla e scioglierla con un cucchiaio di rum appena scaldato. Montare la panna e aggiungere la gelatina sciolta. Riprendere la torta dal frigo, mettere uno strato con la panna montata, livellando bene. Coprire con la sfoglia restante. Conservare in freezer per circa un’ora. Dividerla in quadrati e spolverizzarla con abbondante zucchero a velo.

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La cucina slovena

SAM_2211La cucina slovena è deliziosa e sorprendente. La Slovenia è un Paese piccolo ma in cucina le contaminazioni con i paesi confinanti sono molte danno origine a piatti con grande varietà di cibi e di gusti. Troviamo diversi primi piatti come i likrofi, ravioli con ripieno di patate lesse e pancetta, conditi con il sugo dell’arrosto, i gnocchi fatti con patate o semolino o con un impasto di pane bagnato che ricorda vagamente i canederli del vicino Trentino. Le zuppe, quella di funghi porcini, non manca mai, o il brodo di carne con i tagliolini, sempre ottimo. E poi carne e pesce stufati o alla griglia, sempre accompagnati da ottime verdure e patate. Tra i prodotti più famosi troviamo la salsiccia carniola, la specialità della cucina slovena,  tutelata dall’indicazione geografica protetta. Soda, croccante e succosa con l’aroma tipico della carne suina salata, stagionata  e leggermente affumicata, rappresenta un simbolo del patrimonio sloveno. Per i dolci ci vorrebbe un capitolo a parte, tutti buonissimi come la potica, con ricotta e noci, e la prekmurska gibanica, dolce ricchissimo di calorie, fatto con miele, noci, frutta secca e semi di papavero. I dolci sono in grande varietà, ogni piccolo paesino ha il suo dolce tipico, con tanto di museo del dolce che ne racconta la storia, come a Radovljica dove verrete sedotti dall’inebriante profumo dei genuini “lectovo srce” (prelibatezze al pane di miele a forma di cuore). Tra tutte le varietà di dolce, vince la torta di Bled (vedi la ricetta), nata dopo la seconda guerra mondiale è diventata la principale specialità gastronomica di Bled, una vera poesia di pasta sfoglia croccante ripiena di crema alla vaniglia e panna montata. Per provare tutte le varianti locali della cucina slovena, è consigliabile approfittare dell’offerta delle le gostilne, trattorie locali prevalentemente a gestione familiare che offrono un interessante viaggio enogastronico tra sapori genuini e robusti, la migliore: Gostilna Pri Bizjaku (…leggi la recensione).
lectar

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Cous cous con i piselli

cous piselliUna ricetta semplice, un contorno perfetto quando si desidera una pasta o contorno di riso gustoso ma leggero. Perfetto da abbinare a piatti di pollo.
Ingredienti: 2 tazze di cous cous; 1/2 cipolla media, tritata finemente; 2 spicchi d’aglio schiacciati; 1 1/2 tazza di piselli surgelati; brodo di pollo; sale e pepe q.b.; olio di oliva per saltare
Preparazione del cous cous: soffriggere le cipolle e l’aglio in olio d’oliva per 3-5 minuti. Aggiungere il brodo di pollo e piselli. Portare ad ebollizione. Aggiungere il cous cous, sale e pepe. Coprire e togliere dal fuoco. Lasciare il cous cous per 5-10 minuti o fino a quando tutto il brodo sia stato assorbito. Servire subito.

da alice.tv

100 g Cous cous precotto, 10 Pomodori, 2 Cetrioli, 1/2 Peperone giallo, 1/2 Peperone rosso, 1 Carota, 30 g Olive, 70 g Ceci già lessati, 100 g Feta, 2 cucchiai di Semi di sesamo, un ciuffo Prezzemolo, 250 g Yogurt greco,  Aglio uno spicchio, un Lime, Salsa di soia,  Olio extravergine d’oliva,  Sale e Pepe

Preparazione

I pomodori con il riso sono un grande classico della bella stagione. In questa ricetta, rigorosamente estiva, vi proponiamo una sfiziosa variante con il cous cous.

Ricetta e foto di Sabrina Rossi

Sciacquate i pomodori, tagliate le calotte e tenetele da parte; con un cucchiaino svuotatele e raccogliete la polpa ottenuta in una ciotola. Filtratela e tenete da parte il liquido ottenuto.
Sbucciate 1 cetriolo e grattugiate la polpa; trasferitela in una garza o in un colino a maglie molto strette e fate riposare per 10 minuti, raccogliendo il succo ottenuto.

In una ciotola riunite il succo dei pomodori, quello del cetriolo e di 1/2 lime spremuto. Allungate con l’acqua fino a raggiungere 100 g di liquido. Aggiungete il cous cous e un pizzico di sale, mescolate e trasferite in frigorifero per almeno un’ora.

Sciacquate e mondate la carota, i peperoni e il cetriolo restante; tagliate tutto a dadini e raccoglieteli in un’altra ciotola. Aggiungete i ceci, le olive tagliate a rondelle e i semi di sesamo. Condite con 2 cucchiai di salsa di soia e un filo di olio, mescolate e lasciate riposare.

A parte preparate lo tzatziki

Unite allo yogurt greco l’aglio e il prezzemolo tritato, 1 cucchiaino di succo di lime e la polpa grattugiata del cetriolo, e amalgamate. Prima di riempire i pomodori, conditeli con un pizzico di sale e un filo di olio; unite le verdure e la feta a dadini al cuscus, condite con 2 cucchiai di olio e distribuite nei pomodori. Profumate con una macinata di pepe e il prezzemolo tritato, chiudete con le calotte e servite, accompagnando con lo tzatziki.

da alice.tv

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Cous cous senza fornelli: cous cous in insalata

cous senza fornelli2 tazze di cous cous, sedano, carota, cipollina fresca, 1 cetriolo, 15 pomodorini pachino, olio sale e pepe, buon aceto di vino bianco, menta fresca.

Preparate due tazze d’acqua aggiungete un pizzico di sale e mettele al microonde a scaldare. Mettete il liquido bollente in una ciotola e versate il cous cous e coprite per 10 minuti. Sgranate il cous cous e aggiungete le verdure tagliate piccolissime condite con olio e un goccio d’aceto e la menta sminuzzata.

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Cous cous senza fornelli: cous cous ai ceci

cous ai ceci senza fornelli2 tazze di cous cous, 2 zucchine, una scatola di ceci, 15 pomodorini pachino, pesto, olio sale e pepe

Preparate due tazze d’acqua aggiungete un pizzico di sale e mettele al microonde a scaldare. Mettete il liquido in una ciotola e versati il cous cous e coprite per 10 minuti. Sgranate il cous cous e aggiungete le zucchine tagliate a julienne, i ceci sgocciolati e sciaqquati, i pomodorini tagliati e condite con il pesto allungato con un po’ d’olio.

 

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Madama Ricetta nasce all’ombra del Senato dall'alleanza di tre colleghe ... leggi la storia

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per chi ha perso la puntata del 14 novembre a Cuochi e Fiamme, con la partecipazione della nostra corrispondente da Lugano Valentina Arena, trova qui il link per rivederla.

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