MERLUZZO IN CROSTA DI PATATE, PESTO E OLIVE
600 g di filetto di merluzzo, fresco o congelato
oppure 6oog di baccalà ammollato e ben dissalato
100 g di pesto
60 g di olive nere
2 patate
cicoria belga
1 cucchiaio di succo di limone
olio extravergine di oliva
sale
Pelate le patate, lavatele e affettatele con l’affettatrice o con il pelapatate in modo da ottenere lamelle molto sottili, sciacquatele in acqua, sgocciolatele e disponetele su un telo ad asciugare. Dividete il filetto di merluzzo in 4 parti; ungete con mezzo cucchiaio di olio una pirofila e disponetevi il pesce con la pelle rivolta verso il basso. Salatelo (se usate il baccalà non salatelo) e spalmatelo con il pesto; adagiatevi sopra le lamelle di patata sovrapponendole leggermente, salate e versatevi 1 cucchiaio di olio a filo. Passate la preparazione in forno a 180 °C per circa 20 minuti, poi accendete il grill e disponetevi sotto la pirofila sino a completa doratura delle patate. Sbattete in una tazza il succo di limone, poco sale e 2 cucchiai di olio; distribuite i filetti nei piatti singoli, completate con le olive e le foglie di belga spezzettate; irrorate l’insalata con la salsa e servite.

BACCALÀ MANTECATO ALLA VENEZIANA
400 g stoccafisso già ammollato
1 spicchio aglio
1 ciuffetto prezzemolo
crostini di pane
1 dl olio extravergine di oliva
sale, pepe
Adagiate lo stoccafisso in un tegame o nella pesciera, ricopritelo di acqua e fatelo bollire per 10 minuti. Spegnete e lasciate riposare lo stoccafisso nell’acqua di cottura per altri 20 minuti: se non fosse ancora tenero, prolungate la cottura per qualche minuto. Quando è tiepido togliete la pelle e delle eventuali lische e passate la polpa al mixer, aggiungendo qualche cucchiaio di latte caldo; trasferitela in un tegame a fiamma bassissima. Aggiungete l’olio a filo, lavorando con un cucchiaio di legno, fino a ottenere una crema. Sbucciate l’aglio e tritatelo molto finemente insieme con il prezzemolo mondato e lavato; mescolate questo trito con la crema di pesce, salate, pepate e servite tiepido in ciotoline individuali, accompagnando il baccalà mantecato con crostini di pane.

Agnello alla Gabriele
Ingredienti per quattro persone:
un chilo e mezzo di agnello nostrano,
alloro, rosmarino, aglio,
due bicchieri di vino bianco,
olio extravergine d’oliva sale quanto basta.
Tagliare l’agnello a piccoli pezzi come per fare uno spezzatino, metterlo in una padella insieme all’alloro, il rosmarino, l’aglio, due bicchieri di vino bianco, l’olio e il sale, mettere a riposare per qualche ora. Coprire la padella con un foglio di carta stagnola e mettere in forno a 300° per circa due ore, poi puoi togliere la stagnola e continuare la cottura per altri 30 minuti.
Nb: per questa ricetta non è adatto un animale che pesi (intero) meno di 20-25 kg. Il cosiddetto abbacchio è troppo piccolo, in quanto la carne troppo tenera con una cottura così lunga si disfarebbe. Inoltre si otterrebbe il massimo risultato cuocendolo nel forno a legna, in mancanza è possibile farlo nel forno di casa allungandone leggermente il tempo di cottura.
IlGattocherampica

FAGOTTINI DI LATTUGA AL FARRO E SALSA DI CANNELLINI ALLO ZENZERO
250 g di farro
12 foglie di lattuga
1 cucchiaino di zenzero
2 spicchi di aglio
1 peperoncino
1 scatola di fagioli cannellini
100 ml di latte
2 rametti di rosmarino
125 g di taleggio
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
olio di oliva extra vergine
sale
Mettete il farro, dopo averlo sciacquato, in una pentola con un litro d’acqua, portate a ebollizione e proseguite la cottura per 35-40 minuti a fuoco medio basso e pentola semi coperta. Lasciate asciugare del tutto il fondo di cottura, avendo cura di non farlo attaccare. Lavate e scottate le foglie di lattuga una a una per 2-3 secondi in acqua bollente, adagiatele su uno strofinaccio pulito e lasciatele raffreddare. Preparate la salsa. Sbucciate l’aglio, tritatelo con il peperoncino e fatelo rosolare insieme a 3-4 cucchiai di olio. Aggiungete i cannellini, salateli e lasciateli insaporire 5 minuti scarsi. Frullate il tutto insieme al latte e allo zenzero in modo da ottenere una salsa fluida, regolate di sale e conservate caldo. Mettete il farro, che avete appena cucinato, in una ciotola e lasciatelo intiepidire mescolandolo in ultimo con il rosmarino e il taleggio che avrete tagliato a cubetti. Disponete nel centro delle foglie di lattuga il ripieno di farro, avvolgetele a forma di involtino, e adagiatele in una pirofila rivestita con carta da forno. Scaldatele nel forno caldo a 180°C per 7-8 minuti. Distribuite la salsa di cannellini calda su quattro piatti piani e a

PACCHETTINI DI VITELLO ALLA SALSICCIA
4 fette di fesa di vitello, 200g di salsiccia a metro, 1 scalogno, 4 fettine di pancetta spessa, 10 acini di uva rossa, vino bianco secco – salvia
Battere le fette di vitello, tagliarle a metà e in ogni fettina mettere un pezzetto di salsiccia sgranata, avvolgete chiudendola a pacchettino. Dividere ogni fettina di pancetta in 4 pezzi. Infilzare i pacchettini con degli stecchini lunghi, due pacchettini per stecchino, alternati a due a due con foglie di salvia e un pezzetto di pancetta. Accomodare gli spiedini, a freddo, in un tegame con il burro a fiocchetti, coprire e portare sul fuoco. Dopo 6/7 minuti girarli e aggiungere lo scalogno tagliato a rondelline. Rosolare per altri 3/4 minuti, sfumare con mezzo bicchiere di vino. Cuocere lentamente per far restringere il fondo di cottura. Un minuto prima di spegnere aggiungete i chicchi d’uva tagliati a metà e privati dei semi.
MadamaRicetta

Calamari ripieni
8 calamari di media grandezza, olive nere denocciolate, capperi, pomodori pelati, peperoncino, pangrattato, olio di oliva extravergine, aglio, prezzemolo, origano, vino bianco, sale e pepe.
Preparazione:
Pulite, lavate e preparate per la cottura calamari. Staccate e tritate i tentacoli, scaldate in una padella da frittura un poco di olio di oliva, uno spicchio di aglio tritato. Unite i tentacoli tritati, mezza dozzina di olive nere denocciolate e tagliate a metà. Aggiungete un pezzetto di peperoncino tritato, un cucchiaio di capperi frantumati, due cucchiai di prezzemolo, due pomodori pelati e vuotati dei semi e anch’essi tritati e quando tutto e ben dorato ed amalgamato, due o tre cucchiai di pan grattato. Mescolate bene il composto per qualche minuto e spegnete. Prendete i calamari aperti per metà, riempiteli col composto e cuciteli con uno stecchino o con filo da cucina. Scaldate in un tegame un altro poco di olio di oliva, fatevi colorire un altro spicchio di aglio tritato poi unitevi due o tre pomodori tritati, un poco di origano, sale e pepe. Adagiatevi i calamari col ripieno, copriteli e cucinate a fuoco dolce per 30 minuti circa, aggiungendo a metà cottura mezzo bicchiere di vino bianco.
il gattocherampica

INSALATA DI UVA E SALMONE
200 gr di fette di salmone affumicato, 20 chicchi di uva bianca da tavola, 2 coste di sedano bianco, 1 limone, olio, sale, pepe, 100g di insalatine miste
Grattugiare la buccia di mezzo limone, tagliare il sedano a julienne, lavare le insalatine e metterle ad asciugare, tagliare i chicchi d’uva a metà ed eliminare i semi. Spremere il succo di mezzo limone, aggiungere la scorza grattugiata, l’olio e il pepe, emulsionare bene con una forchetta, unire il salmone tagliato a julienne e il sedano e lasciar marinare 20 minuti. In un piatto da portata mettere sul fondo l’insaltina spolverizzare di sale e un goccio d’olio, mettere sopra il salmone marinato con il sedano e aggiungere i chicchi d’uva.

CARPACCIO DI PESCESPADA AFFUMICATO CON INSALATA DI MELE E RUCOLA
Questa ricetta è perfetta per un pranzo tra amici, che rimarranno stupiti dall’accostamento delle mele verdi al sapore pungente della rucola e del pescespada affumicato. La salsa allo yoghurt la rende ancora più fresca, perfetta per combattere il caldo. Spremete il succo di un limone e versatelo in una ciotola; tagliate a fettine molto sottili due mele verdi, pelandole ed eliminando il torsolo, e versateci sopra una parte del succo. Ora tagliate grossolanamente due mazzetti di rucola lavata e lasciata asciugare, tenendola da parte; tritate uno spicchio d’aglio e mescolatelo a un cucchiaio di senape all’antica, a 100 ml di yoghurt greco cremoso e al resto del succo di limone. Aggiungete alla salsa un pizzico di sale e un filo d’olio extra vergine d’oliva. Ora tagliate a piccole striscioline 200 gr di fette di carpaccio affumicato di pescespada; versate in un’insalatiera le mele, la rucola e il pesce, e irrorate il tutto con un po’ di salsa allo yoghurt a cui avrete aggiunto qualche stelo di erba cipollina.
da giallo zafferano

DALI’ A QUI, GENIO E PRELIBATEZZE CHE PARLANO CATALANO
Fiero delle sue origini catalane, che rivendicava come un privilegio, Salvator Dalì nasce a Figueras nel 1904, e a tutt’oggi è considerato uno dei maggiori esponenti dell’arte moderna e genio indiscusso del novecento. Fu la sua insaziabile curiosità a portarlo ad occuparsi di svariate forme di arte infatti egli fu pittore, scultore, scrittore, cineasta, designer e sceneggiatore. Teatrale e innovativo Dalì rappresentò un’icona del movimento surrealista, egli realizzò una sua personale fusione di prospettive eccentriche e influssi controversi e, dando libero sfogo alla sua immaginazione selvaggia, immortalò nelle sue opere indimenticabili e suggestivi paesaggi onirici. Ispirato da Freud, Dalì attinse al proprio subconscio per dare vita a un’espressione artistica di maggiore intensità. Creativamente prolifico, realizzò 1500 dipinti insieme a sculture, disegni, film, abiti e gioielli. Le ossessioni più significative che caratterizzeranno la sua opera scaturivano dalle sue origini catalane. Si dice che il catalano consideri reale solo quello che può mangiare, capire, toccare, sentire e vedere. E Dalì non fece mistero di questo materialismo culinario: non so cosa faccio, so quello che mangio. Il suo fu un delirio quasi commestibile che si ripetè di tela in tela: negli orologi molli che colano come il camembert (sognato dal pittore), nelle innumerevoli Uova al tegame, senza il tegame o ancora nel pane antropomorfo. Inoltre, non c’è dipinto o ritratto o composizione di Dalì che, a prescindere dal soggetto, non abbia come sfondo elementi che ricordano l’unicità dei panorami costieri catalani con gli scogli dalle forme quasi antropomorfe a cui fanno eco i personaggi. Unicità artistiche e geografiche dunque, che evocano i colori di un piatto altrettanto unico e tutto catalano, la paella, che in questa estate un po’ bizzarra e molto sottotono, speriamo ci dia una mano a ritrovare quella serena convivialità tipica delle nostre sere d’estate, e che vorremmo esportare in tutto il mondo.
Buona estate a tutti.
Cecilia Puleo
PAELLA
Riso gr. 600, Gamberoni 500 gr., Aglio 1-2 spicchi, Alloro 2 foglie, Piselli 500 gr., Zafferano 1 bustina, Cipolla 1, Calamari 500 gr., Fusilli di pollo 5, Olio, sale, Peperoncino, Succo di limone, Pomodori 5, Carota 1, Cipolla 1, Sedano un gambo
PREPARAZIONE
Preparare il brodo di pollo: in una pentola mettere 1 cipolla, 1 gambo di sedano, 1 pomodoro, 1 carota, acqua abbondante, sale, i fusilli di pollo e fare cuocere. Prendere una larga padella o un tegame abbastanza capiente, mettere le cozze precedentemente pulite, coprirle d’acqua , mettere le foglie d’alloro e farle cuocere a fuoco vivo per circa 5-10 minuti affinchè si aprano. Eliminare quelle chiuse, sgusciare quelle aperte, avendo cura di lasciarne una piccola quantità con il guscio per la decorazione. In un tegame mettere l’olio, soffriggere la cipolla tagliata sottile, aggiungere i pomodori pelati e fare cuocere a fuoco lento, aggiungere i calamari tagliati a rondelle, regolare di sale e di peperoncino, coprire d’acqua e cuocere a fuoco lento per 5 minuti a questo punto aggiungere i gamberi precedentemente sgusciati, continuare a cuocere a fuoco lento per altri 5 minuti (durante la cottura se la preparazione asciuga aggiungere un po’ d’acqua, il tutto deve risultare brodoso). A parte lessare i piselli in acqua salata e tenerli da parte. Mettere l’olio nel padellone, aggiungere il riso e mescolare per farlo tostare. Aggiungere a poco a poco il brodo di pollo e fare cuocere a fuoco basso, aggiungendo sempre mescolando, man mano che si asciuga, nuovo brodo una volta di pollo ed una volta di pesce, regolare di sale ed eventualmente di peperoncino, aggiungere lo zafferano e portare il riso a cottura. Poco prima che la cottura sia ultimata aggiungere i fusilli di pollo fatti a pezzetti, poi il pesce ed infine i piselli, cospargere la paella con scorza di limone grattugiata e sigillare con carta d’alluminio fino al momento di servire. Servite la paella decorando con le cozze che avete mantenuto con il guscio.

TARTARE CON I CAPPERI
50g di capperi sotto sale, 50g di acciughe sott’olio, 500g di filetto di manzo, 30g di cipolla rossa, il succo di un limone, senape, olio e.v.o. sale e pepe
Sciacquate, asciugate e tritate i capperi, tenendone 8 da parte, con le acciughe. Tritate finemente il filetto a coltello e mescolatelo con gli ingredienti precedentemente preparati e la cipolla tritata. Condite con un’emulsione preparata con il succo di limone, un po’ di senape, dell’olio, sale e pepe; mescolate con cura. Formate 8 cilindretti con la carne, aiutandovi con un coppapasta , posatene uno su ogni piattino e guarniteli con i frutti di cappero tenuti da parte.

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