C’è un cavallo in giro per l’Europa?
Un cavallo clandestino si aggira dentro gli scaffali dei nostri supermercati. E’ finito dentro i nostri ravioli, lasagne e hamburgher, a loro insaputa, come spesso succede in Italia. Le grandi aziende fornitrici, infatti sembra non si siano accorte che il manzo era stato sostituito dal cavallo, che ad eccezione per quello da corsa è di gran lunga più economico. Al dilagare dello scandalo la Nestlè e la Buitoni stanno ritirando dagli scaffali italiani e spagnoli ravioli e tortellini di manzo. Ci chiediamo com’è potuto succedere, e cos’altro si può insinuare dentro i nostri prodotti alimentari senza che nessuno se ne accorga. La filiera si allunga sempre più, una conseguenza infelice ma logica della globalizzazione e la crisi finanziaria globale insieme al rallentamento economico, hanno spinto i prezzi alimentari a livelli sempre più bassi. Delle regole agricole imposte dall’UE, ben 30.00 riguardano la sicurezza alimentare, ma mancano i controlli. L’Unione Europea è scesa in campo proponendo una serie di test sulla carne di manzo per verificarne la composizione. Test cui si è detta contraria soltanto l’Italia, primo consumatore di carne di cavallo in Europa.
Vi riportiamo a questo proposito due articoli che ci ha inviato il nostro corrispondente da Bruxelles, Mario Campli. Un articolo apparso sul Financial Times e la dichiarazione ufficiale del Commissario Europeo alla Salute e alla poltica per i consumatori, Tonio Borg, che presenta le misure prese.
Ivana Santomo
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