Il forno
Il forno ha il sapore di una tradizione antica, che ai più fortunati, riporta alla mente le nonne e il profumo delizioso dei dolci e dei piatti della domenica. Ma le sue origini son ben più vecchie. Il primato come spesso accade, come per la carta, le candele etc…, se lo accaparrano gli egiziani, che già nel 4.800 a.C. si deliziavano con piatti cotti nei forni a legna. Il forno egiziano era una costruzione di argilla a forma di cono caratterizzata da due camere sovrapposte separate da un divisorio in pietra, in quella inferiore si bruciava la legna, che, a sua volta, scaldava la camera superiore dove venivano posti i cibi per la cottura. Le civiltà che seguirono perfezionarono questo strumento ridisegnandone e modificando forme e funzionalità. Ma concepire il forno così com’è oggi, manco a dirlo, sono stati i Romani, abili ingeneri, fissati con gli archi, progettarono il forno a legna costituito ad arco intero e circondato da una intercapedine vuota che aveva il compito di isolare la camera dall’esterno, ottenendo così una cottura a temperatura quasi costante (se ne possono trovare diversi esemplari tra le rovine di Pompei). Oggi in commercio, per i fortunati che hanno uno spazio interno o esterno per poterlo ospitare, ne esistono di tutti i tipi, fissi e mobili, piccoli e grandi. Da quelli prefabbricati, a quelli costruiti da artigiani specializzati mattone per mattone. Il forno è tornato di gran moda, per gli ammanti dei cibi biologici e fatti in casa, perché rispetta più l’ambiente, ma soprattutto per questo desiderio di riappropriarci delle nostre tradizioni culinarie e del cibo che sempre più si veste di arte e cultura. O sarà perché oggi bersagliati da trasmissioni televisive, in tutte le ore e in tutte le salse, ci sentiamo tutti cuochi!
Ivana
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