Gabriele Gatti da Poggio Morello (Teramo)
Salute a tutti, io sono il “gattocherampica”, vivo in Abruzzo, terra bellissima e ricca di bellezze naturali, di gastronomia. Qui si possono ammirare i famosi merletti di Capodimonte, le grotte del Salinello, e la ceramica di Chieti, e poi ci sono io… che è tutto un dire! Nelle ore che passano amo oziare a volte ozio talmente tanto che mi stufo e mi diverto a comporre poesie dialettali e non. Le mie specialità sono la cucina, le barzellette e le bugie, le ultime a volte le dico talmente convincenti, che ci credo anch’io, e sarei pronto a giurarci sopra! Sono veramente convincenti, non ci credete? Avete ragione! Il mio punto di forza è la fantasia se avrete il piacere di “volare” con me, non avete che da seguirmi nei miei percorsi gastronomici e poetici che vi introdurranno in una nuova dimensione.
Le ricette del “gattocherampica”
500 g di rigatoni, due porri, 1 kg di zucca, 30 g di burro, mezzo cucchiaino di noce moscata grattugiata, 100 ml di panna liquida, tre cucchiai di pinoli tostati
Sbucciate la zucca, eliminate i semi e tagliate la polpa a cubetti. Lavate accuratamente i porri e affettateli finemente. Scaldate il burro in una padella e fatevi appassire i porri tenendo coperto per cinque minuti e rimestando di tanto in tanto. Unite la zucca e la noce moscata, coprite e prolungate la cottura per otto minuti. Versare la panna e tre cucchiai di acqua e portate a ebollizione fino a quando la zucca e tenera. Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e conditela con il sugo. Cospargere di pinoli e servire subito.
Il Gattocherampica
Il Coniglio di mammà
Farfalloni al pesto di pistacchio e la ricetta per fare il pesto di pistacchi in casa
Spaghetti di grano saragolla con gamberi, zucchine e zafferano
Ingredienti:
400 gr spaghetti di grano saragolla
300 gr zucchine intere
20 stimmi di zafferano
350 gr di gamberi
3 spicchi di aglio, olio q.b.
Soffriggere le bucce di zucchine tagliate a julienne e tenerle da parte. Prendere gli scarti dei gamberi e metterli a bollire con acqua per ottenerne un po’ di fumetto. In una padella far andare, aglio con olio, scartare l’aglio a rosolatura, aggiungere le code dei gamberi sgusciate, le zucchine, gli stimmi di zafferano e bagnare con il fumetto ottenuto dagli scarti dei gamberi. Fare andare a fuoco lento per pochi minuti. Scolare la pasta al dente e farla saltare in padella. Aggiungere un pò, di prezzemolo e servire.
Ingredienti per quattro persone:
1 kg di calamari (meglio ancora un calamaro da un chilo)
500 g di calamarata
400 g di pomodorini
mezzo bicchiere di vino bianco
olio extravergine di oliva
40 g di burro
tre filetti di acciuga
due spicchi di aglio
una foglia di alloro
prezzemolo
peperoncino
sale e pepe.
Pulire i calamari tagliando via i tentacoli. Dividerli in due per il lungo e tagliarli in piccoli pezzi possibilmente di eguale spessore circa un dito. Lavare sotto l’acqua corrente ed asciugare con della carta da cucina. Scaldare l’olio in un tegame a fondo pesante e unirvi i pezzi dei calamari insieme due spicchi di aglio e del peperoncino. Lasciar rosolare per pochi minuti da ambo i lati e girare con delicatezza. Aggiungere sale e il pepe e dopo qualche minuto il vino bianco. Lasciar evaporare, unire i pomodorini tagliati a piccoli pezzi una foglia di alloro. Coprire e lasciare cuocere per un quarto d’ora a fiamma molto bassa e avendo cura di girare una sola volta i pezzi dei calamari. In un piccolo tegame a parte, stemperare i filetti di acciughe, con un po’ di olio e di burro. Aggiungere i tentacoli dei calamari tagliati a pezzetti molto piccoli e cuocere per circa 10 minuti. Nel frattempo lessare la calamarata in abbondante acqua salata, scolare al dente ed unire nel tegame grande aggiungendo anche i tentacoli. Mantecare il tutto per un paio di minuti e servire con una spolverata di prezzemolo tritato.
Spaghetti di grano saragolla al ragu’ di pesce
Ingredienti:
500 gr di spaghetti di grano saragolla
1 spigola di 400 gr
1 gallinella di 200 gr
1 coda di rospo di 200 gr
cipolla, sedano, carota
1 bicchiere di vino bianco
500 gr di pomodorini di Pachino
olio EVO
Soffriggere nell’olio un trito di cipolla bianca, sedano e carota, aggiungere il misto di pesce bianco spellato, spinato, e tagliato a piccoli pezzi, lasciarlo rosolare e sfumare con del vino bianco. Alla fine aggiungere una dadolata di pomodorini di Pachino. Quando gli spaghetti sono quasi cotti scolarli e saltarli in padella.
Gnocchetti al peperone in salsa di stracchino e zucchine
Impegno: MEDIO
Persone: 6
Tempo: 1 ora e 20 minuti
Vegetariana
Ingredienti:
850 g patate
480 g 3 zucchine
300 g farina più un po’ per la lavorazione
250 g stracchino
250 g 1 peperone rosso
olio extravergine di oliva – sale
Mettete ad arrostire il peperone su una gratella per 25-30′; lasciatelo intiepidire chiuso in un sacchetto, poi pelatelo e mondatelo. Tritatelo e frullatelo brevemente per ridurlo in un battuto fine, facendo attenzione che non rilasci acqua.
Lessate le patate, pelatele e schiacciatele subito ben calde sulla farina; salate, unite i peperoni tritati e impastate gli ingredienti. Modellate il composto in filoncini sottili e ricavatene poi gnocchetti piccoli e lisci. Affettate in nastri le zucchine (l’ideale sarebbe farlo con la mandolina; scottateli in padella in un velo di olio caldo, dopo pochi istanti salateli e toglieteli dal fuoco. Nella stessa padella delle zucchine unite lo stracchino a tocchetti e fatelo fondere dolcemente. Lessate gli gnocchi, scolateli appena vengono a galla e rosolateli velocemente a fuoco vivo in padella in un velo di olio caldo. Conditeli con la salsa di stracchino e le zucchine e serviteli immediatamente. Lo stracchino ammorbidisce piacevolmente l’aroma del peperone arrostito mentre le zucchine, appena scottate, aggiungono un tocco giustamente al dente alla tenerezza degli gnocchi.
Nella gastronomia tradizionale abruzzese le ricette, frutto di un mondo agricolo e pastorale sostanzialmente parco, si basano su ingredienti poveri dove regnano legumi, verdure e carboidrati. La carne era la pietanza riservata al giorno della festa, come questo piatto, che il Gatto che rampica vi propone, tipico del giorno di Pasqua: agnell’ cac’ e ove
AGNELL’ CAC’ E OVE
Ingredienti:
3 kg di agnello fatto a spezzatino va benissimo la spalla
5 uova
300 gr di pecorino grattugiato
la buccia grattugiata di 1 limone
Olio extravergine di oliva 2 mestolini
3 spicchi di aglio
1 ciuffo di prezzemolo
sale q.b.
pepe q.b.
Mettete in una padella l’agnello e soffriggetelo con l’olio extravergine quindi aggiungete il soffritto di aglio e prezzemolo, condite con sale e pepe e portate a cottura a fuoco lento per circa 2 ore. Quasi alla fine della cottura, aggiungete le uova che avrete sbattuto precedentemente con il pecorino e la scorza di limone, mescolate avendo cura che le uova non rassodino troppo e il piatto è pronto. Servite caldo accompagnando con spicchi di limone e un’insalatina verde campagnola con la rucola.
Gabriele
L’altra, è il famoso ‘ndocca ‘ndocca, tipica della provincia di Teramo, che conferma il detto: “del maiale non si butta niente”. Quando i contadini macellavano il maiale, dopo aver lavorato due giorni tra la preparazione di prosciutti, lonze, salami e salcicce, festeggiavano con questo piatto tipico che riuniva tutte le parti suine meno pregiate.
‘NDOCCA ‘NDOCCA
Ingredienti:
Piedini
cotiche,
orecchi,
costatelle,
coda,
musetto di maiale,
3-4 foglie di alloro,
3-4 spicchi di aglio,
1 rametto di rosmarino,
peperoncino a seconda il gusto,
qualche chicco di pepe,
sale quanto basta
1/2 bottiglia di passato di pomodoro.
Mettere a mollo in acqua fredda per un giorno, quindi cambiare l’acqua e mettere a bollire per 3-4 ore il tutto tranne la passata di pomodoro, durante il bollore schiumare fino alla fine il grasso. Circa mezzora prima della fine della cottura aggiungere la passata di pomodoro e a cottura ultimata servire caldo con il suo sugo.
Gabriele
in dialetto locale LI CAGG’NTT
ingredienti
500 gr. farina
olio extra vergine d’oliva e vino bianco, sale
gr. 300 castagne spellate
miele
1 cucchiaio cioccolato in polvere
cannella
150 gr. mandorle sgusciate e tostate
un pezzetto di cedro candito
1 arancia
caffè macinato
un bicchierino di rhum
Zucchero a velo
Meglio se fatto la sera prima per poi lasciare la pasta in frigo a riposare. Bollire le castagne, metterle nel mixer o passarle al passaverdure. Aggiungere alla purea di castagne ottenuta; le mandorle tostate e tritate; il cioccolato, un cucchiaio di miele, la cannella, il cedro candido a cubetti, la scorza d’arancia grattugiata, il bicchierino di rhum ed il caffè macinato. L’impasto deve risultare morbido e cremoso, se necessario aggiungere qualche cucchiaino di caffè ristretto. Per la pasta. Disporre la farina a fontana sul piano di lavoro, e versare al centro due cucchiai di olio e due di vino, un pizzico di sale. Se necessario aggiungere qualche goccia di vino, la pasta deve venire abbastanza elastica ma non troppo morbida, in modo da ottenere poi una sfoglia molto sottile. Meglio se con una macchinetta per stendere la pasta. Ottenute delle strisce di pasta da circa 10 cm di altezza, mettere un cucchiaino di ripieno (la crema di castagne), distanziandoli di 5/6 cm. richiuderli premendo bene sui bordi e tagliarli con un taglia ravioli.Friggere i fagottini così ottenuti, scolarli su carta assorbente. Spolverare a piacere con zucchero a velo o cacao in polvere.
Gabriele
il tiramisù di Gabriele
ingredienti
4 uova
500 gr di mascarpone
10 cucchiai colmi di zucchero
1confezione di savoiardi vincenzovo
cacao amaro in polvere q.b.
5 caffè
1 bicchierino di alchermes
1 bicchierino di anisetta meletti
1 bicchierino di kahlua
Prendere le uova e separare il bianco dal rosso, battere le chiare a neve e tenerle da parte. Sbattere i rossi con lo zucchero fino a quando si è formata una crema, aggiungere il mascarpone ed infine girando piano, le chiare battute a neve. A parte fare 5 caffé unirvi l’alchermes, l’anisetta meletti e il kahlua, tre cucchiai di zucchero che va fatto sciogliere nel composto liquido. Prendere una teglia 30×40 alta almeno 5 cm, passare i savoiardi nel liquido affinchè venga ben assorbito, porli sul fondo della teglia e aggiungere la crema ottenuta. Spolverare con il cacao amaro e mettere in congelatore per almeno 4 ore prima di servire.
Gabriele
Lu ciambellott’ (ciambellone)
ingredienti:
10 uova
700 gr di zucchero
250 gr di burro
200 gr di latte
250 gr di yogurt di limone
la buccia grattugiata di un limone di sorrento
1 bicchiere di anisetta meletti
1,3 kg di farina tipo OO
monpariglia per dolci q.b.
due mestolini di olio extravergine di oliva
3 bustine di lievito in polvere
Separare le chiare dal rosso quindi battere le chiare di uova a neve. Mescolare gli altri ingredienti ad eccezione della farina, in un secondo momento aggiungere la farina, il lievito in polvere quindi aggiungere le chiare sbattute a neve. Preparare una portaciambella da forno di adeguata misura, imburrarla, spolverarla con la farina e versarvi il composto. Mettere sopra l’impasto della monpariglia ed infornare a forno preriscaldato a 160° per 70 minuti.
Li ciammarich’e
(Piatto grandioso)
ingredienti
2 kg di lumache vive già spurgate
(per spurgarle basta tenerle in un recipiente traspirante per due giorni)
½ litro di salsa di pomodoro
cipolla
maggiorana
sale
2 cucchiai di olio di oliva extravergine
Lessate le lumache in abbondante acqua, estraetele poi una per una e togliete la parte finale. Se fate attenzione, potete lasciare il loro grasso di riserva (si riconosce facilmente in quanto è costituito da pezzetti che ricordano la cera colore grigio azzurro, mentre l’intestino ha un colore più scuro). A questo punto le dovete lavare in aceto e sale per almeno due o tre volte cambiadogli la mistura (aceto e sale nuovi). Successivamente vanno lavate in acqua corrente fino a quando l’acqua non è chiara. Subito dopo, prendete una padella, metteteci la cipolla, tritata finemente, l’olio extravergine e fate imbiondire. Versate le lumache, lasciate che il loro liquido evapori e fatele rosolare fin quando non saranno ben tostate. A questo punto, aggiungete la salsa di pomodoro e la maggiorana e cuocete sempre a fuoco moderato per altri 15-20 minuti circa.
Ps: le lumache messe sulla polenta bramata (originaria delle regioni del nord Italia) sono qualcosa di sublime, anche se consumate fredde.
Lu pà cott’
Ingredienti
200 gr. di pane secco
1 uovo
2 foglie di alloro
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di olio di oliva
sale q.b.
Mettere a bollire 1 litro di acqua, le foglie di alloro, lo spicchio d’aglio, per 7/8 minuti circa. Aggiungere il pane, rompere l’uovo e versarlo dentro (come si fa per l’uovo in camicia), salare e portare a cottura. Quindi togliere le foglie di alloro e lo spicchio d’aglio, sminuzzare con una forchetta l’uovo che non deve essere fatto a stracciatella (il bianco e il rosso devono rimanere separati), aggiungere l’olio a crudo, un’abbondante spolverata di formaggio grattugiato e servire.
Ps: questa è una dose per una persona.
lo sapevi?
Il pane cotto e le lumache sono due piatti poveri della cucina contadina abruzzese. Entrambi fatti senza dover acquistare nulla. Il pane cotto era generalmente una pietanza invernale servita la sera, una minestra calda fatta per riciclare gli avanzi di pane secco, arricchita dalle proteine dell’uovo (anche quest’ultimo abbondava nei pollai dei contadini). Le lumache erano invece una festa per i bambini. Solitamente dopo gli acquazzoni primaverili ed estivi, i contadini più anziani -rimasti a casa perché non più in grado di lavorare nei campi- portavano con sé i nipotini in campagna a raccogliere le lumache. Stivali ai piedi, buste in mano, nonni e nipoti facevano a gara a chi ne prendeva di più. Nella categoria dei prodotti selvatici, la lumaca è certamente uno degli alimenti più antichi della storia umana. Apprezzata dai Greci e dai Romani, la lumaca trova il suo massimo splendore in Francia, “le lumache alla bourguignonne”, infatti, sono uno dei piatti più classici della cucina francese.
Farfalle con gamberetti e punte d’asparagi
Ingredienti:
320gr di farfalle
120gr di asparagi
200gr di gamberetti
olio
sale
pepe
30gr di burro
Lessate la pasta, conditela con un po’ d’olio e lasciatela raffreddare. Bollite per 2 minuti i gamberetti in acqua salata. Lessate separatamente le punte e i gambi degli asparagi, in quanto le prime dovranno risultare piuttosto al dente. Passate al mixer i gambi di asparagi con olio e sale fino ad ottenere una salsina liquida. Fate saltare le punte di asparagi in un padellino con il burro e salatele. Condite la pasta con la salsina di asparagi, i gamberetti, le punte di asparagi e una macinata di pepe nero.
Uova sfiziose
Ingredienti
8 uova sode
5 filetti di acciuga sott’olio
un cucchiaino di capperi sminuzzati
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
olio d’oliva
pepe
Private le uova del guscio,tagliate per la lunghezza e estraete i tuorli in maniera uniforme con gli altri ingredienti. Mescolate i tuorli con i restanti ingredienti in modo da ottenere un impasto omogeneo e piuttosto morbido con cui andrete a riempire l’incavo delle uova.
LI BECCHENUTT’ (BOCCONOTTI)
INGREDIENTI
600 gr. di farina
100 gr. di burro
4 tuorli d’uovo
2 uova intere
1 cucchiaio di latte
un pizzico di lievito
500 gr. di marmellata d’uva
cedro candito
cannella
mandorle tostate e macinate
la buccia di un limone grattugiata
cioccolato a pezzetti.
Preparare una pasta frolla con farina, burro, tuorli d’uovo, uova intere, latte e lievito, lasciate risposare mezz’ora. Stenderne un sottile strato, ricavate dei dischi, prendere dei piccoli stampini tondi unti con del burro e mettere il disco di pasta. Aggiungere, al centro, il ripieno (di marmellata d’uva, cedro candito, cannella, mandorle tostate e macinate, la buccia di un limone grattugiata, cioccolato a pezzetti) precedentemente ben amalgamato e coprire con un altro sottile strato di pasta frolla. Per il ripieno potete usare anche la crema pasticcera o la marmellata di mele cotogne a seconda del gusto. Passate in forno a 200° per 20 minuti.
GNOCCHI DI CASTAGNE AL PESTO
INGREDIENTI
200 g di farina di castagne
800 g di patate farinose
100 g di farina bianca 00
1 mazzetto di basilico
una manciata di pinoli,
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di pecorino grattugiato,
1 cucchiaio parmigiano grattugiato,
1 foglia di alloro
olio, sale, pepe
Lavare il basilico, asciugarlo, pestarlo nel mortaio con l’aglio, i pinoli e un pizzico di sale e pepe, facendo scendere l’olio a filo finché riaffiora, lasciarlo riposare. Lessare e sbucciare le patate, passarle facendole cadere sulla spianatoia, farle raffreddare, unire le due farine e un pizzico di sale, impastare accuratamente finché tutto è ben amalgamato. Formare dei rotolini e tagliare a tocchetti. Lessarli in abbondante acqua salata (cui avrete aggiunto la foglia d’alloro), quando vengono a galla toglierli con il mestolo forato, condire con il pesto allungato con un paio di cucchiai di acqua di cottura degli gnocchi, spolverare con i formaggi mescolati e servire subito.
LINGUINE AI FIORI DI ZUCCA
(ricetta di Clara)
Quindici fiori di zucca
Tre-quattro zucchine molto tenere
Cipolla, q.b.
Mezzo dato da brodo
Due bustine di zafferano
Sale q.b.
Friggere la cipolla con un po’ di olio, quindi aggiungere i fiori di zucca con le zucchine tritate e aggiungere un mezzo bicchiere d’acqua, far evaporare aggiungere il dato da brodo e portare a fine cottura, quindi aggiungere lo zafferano, unire il sugo così ottenuto alle linguine, cotte al dente, separatamente in abbondante acqua salata.
RAVIOLI DOLCI DI RICOTTA
INGREDIENTI
Per il ripieno:
4 rossi di uova
8 cucchiai di zucchero (cucchiaio da brodo)
la buccia grattugiata di 1 limone
400 grammi di ricotta
la mollica di 3-4 fette di pane raffermo
cannella grattugiata al momento
1/2 bicchiere di anisetta meletti
30 grammi di maggiorana fresca
Per la pasta:
3 uova più gli albumi avanzati
farina quanto basta.
La sera prima preparare il ripieno e lasciarlo in frigo ad insaporire, il giorno dopo impastare le uova con la farina come per fare la pasta all’uovo e realizzare i ravioli, quindi cuocerli in abbondante acqua salata e condirli con un sugo di pomodoro tirato a fuoco lento per almeno 2-3 ore e fatto con 3 tagli di carne (manzo maiale e agnello) spolverata di parmigiano e servire.
PS:questi ravioli sono buonissimi anche se conditi all’esterno con zucchero e cannella oppure se fatti fritti e con l’aggiunta di zucchero a velo
MAZZARELLE
INGREDIENTI
1 coratella di agnello
4 etti di pancetta affumicata
3 piante di insalata scarola (o indivia)
1 mazzetto di aglio fresco
1 mazzetto di cipolline fresche
1 mazzetto di prezzemolo
1 confezione di budelline di agnello
Lavate e riducete a striscioline la coratella di agnello tenendo separati, polmone, cuore e fegato, tagliate a striscioline la pancetta grande come le striscioline della coratella, lavate le foglie dell’insalata una per una cercando di non farle rompere, lavate le budelline di agnello in abbondante acqua. Prendete ora una foglia di insalata e mettete sopra di essa una strisciolina rispettivamente di cuore, fegato, polmone, pancetta, un pezzo di aglio, uno di cipolla, e uno di prezzemolo. Quindi richiudete e avvolgetelo con le budelline di agnello legandolo alla fine, ora avrete creato dei fagottini, a questo punto lessateli in abbondante acqua bollente per almeno 10 minuti. Ora prendete una padella con un po’ di olio extravergine di oliva, e portate a fine cottura (altri 10 minuti circa) aggiungendo del vino bianco.
PS: (la sera prima mettete in una ciotolina le budelline di agnello con il quantitativo di una bottiglia di passata di pomodoro questo farà si che alle budelline si tolga il loro odore).
LE FARFALLE DELLO CHEF
INGREDIENTI
400 grammi di salmone
400 grammi di asparagi
400 grammi di funghi porcini (congelati vanno anche bene ma non secchi)
500 grammi di pasta di semola di grano duro
1 confezione di panna da cucina da 200 m
1 bicchiere di vino bianco
Lavate gli asparagi eliminando la parte più dura del gambo e lessateli in acqua bollente, lavate i funghi porcini facendoli a fettine. Mettete in una padella il salmone e fatelo rosolare con il vino, quindi aggiungete i funghi porcini, poi la panna, e quasi in ultimo gli asparagi, a parte lessate in acqua salata la pasta, tenendola ben al dente, quindi unite il tutto ripassandoli in padella e servite subito.
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