Il caschetto di Sonia (tra vip e involtini primavera)
Il suo nome cinese significa “Aurora” ma a Roma tutti la conoscono come Sonia. “L’ho scelto – racconta – perchè è facile da pronunciare (senza ‘r’!) e ha due sillabe come la maggior parte dei nomi nel mio Paese”. Sonia Zhou è la proprietaria di Hang Zhou, uno dei ristoranti cinesi piú famosi della capitale. E’ arrivata a Roma nel 1991 per raggiungere il marito e lavorare come cameriera nel locale di un parente, in via San Martino ai Monti. In Cina, alle cure della sua mamma, ha lasciato una bimba di un anno e mezzo. Qui si è data da fare, molto e bene. Quando il suo datore di lavoro è emigrato in Germania, ha rilevato l’attività e l’ha fatta crescere di anno in anno. Fuori dalla porta del suo ristorante, sempre una gran fila. Qualche anno fa, si è trasferita in un locale più grande in via Principe Eugenio e ancora l’estate scorsa, con alcuni lavori di ristrutturazione, l’ha ampliato ulteriormente. Oggi Hang Zhou conta fino a 150 coperti e le sue pareti sono tappezzate di foto di Sonia abbracciata a vip di ogni genere: da Nanni Moretti a Massimo Ghini, da Lorella Cuccarini a Renzo Arbore. La crisi non l’ha sentita, merito, oltre che della fama del suo ristorante, anche della squadra che lo manda avanti: “praticamente tutti parenti – spiega ridendo-, da mia sorella a mia figlia, fino al pezzo da novanta: mio cognato, il cuoco”. I piatti che propongono sono una giusta via di mezzo tra il menù classico e più banale di chi mangia cinese solo ogni tanto, senza capirci molto e non va più in là del pollo alle mandorle e una discreta varietà di piatti più raffinati per i veri amanti e conoscitori del genere. Ma il segreto del ristorante e del suo successo è senz’altro lei, Sonia, che a 46 anni, già nonna di una nipote e a breve di due, sembra ancora una ragazzina. Con il suo look gioca e si diverte, sfoggiando vestiti colorati e pettinature sempre diverse (mitico il caschetto). In linea con la sua vitalità e il suo senso dell’umorismo. Anche lei è un’imprenditrice straniera, come le altre che abbiamo raccontato su queste pagine nelle scorse settimane e fa parte in quanto tale di una categoria in espansione che, a dispetto della crisi e delle statistiche sul settore, sta dando una botta di vitalità alla nostra economia in stallo. Anche lei, come Elsa, fa parte del progetto Strane Straniere (www.stranestraniere.com)
Silvia Gusmano

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