menù
Il formaggio sta bene dappertutto
Coniglio al bacon con patate novelle, Crespelle con pancetta, brie e porri
“… ogni formaggio aspetta il suo cliente, si atteggia in modo d’attrarlo, con una sostenutezza o granulosità un po’ altezzosa, o al contrario sciogliendosi in un arrendevole abbandono”
Italo Calvino, Palomar
La Madonna del parto – Messina
Sono luci e ombre, a raccontare la vita e le opere di Michelangelo Merisi detto Caravaggio, pittore cinquecentesco dalla breve e burrascosa esistenza, che dipinse spesso di getto soggetti dai contenuti spregiudicati, dal realismo crudo e provocatorio, ora in ombra ora avvolti da una luce sorprendente. L’artista dipingeva di getto, rifacendo più volte la scena, perché non si avvaleva di disegni preparatori e quindi spesso costretto ad intervenire con successive modifiche per migliorare l’aspetto compositivo del quadro, a volte sovrapponendo la tempera alla tinta ad olio ancora fresca, per migliorare quegli effetti chiaroscurali che avrebbero messo in rilievo i corpi per lo più immersi nel buio, così come per la sua Madonna del parto. La rappresentazione della natività è un tema che, nei tempi, ha oscillato tra umiltà di contesto e magniloquenza del fatto sacro, racchiudendo sempre però uno struggente realismo, minuzioso e fitto di dettagli. Il presepe visto oggi come teatro ci comunica lo stupore, che fa stupefacenti a loro volta i personaggi che lo popolano. ..leggi tutto
Quindi apparecchiamo la tavola di Natale con una tela bianca di Fiandra, come facevano i Monsù, e lasciamo che siano i chiaroscuri caravaggeschi a fare il resto. Ecco il menù:
TROFIE CON LE PERE
BACCALA’ IN TEGLIA
SCORZA D’ALBERO E RICOTTA
Salmone con pomodori verdi fritti, Gnocchi cremosi con fagioli e vongole veraci allo zenzero, Fagioli e polpo con chili e menta
FACCIAMO IL PUNTO SU SEURAT E A PRANZO puntini, puntini, puntini!
Georges Seurat, Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte, 1883-85
Georges Seurat (1859-1891), fu il pittore che creò il movimento post-impressionista. Egli giunge a risultati di massima brillantezza utilizzando il melange optique, ovvero la fusione ottica dei colori. L’occhio ha una capacità di risoluzione che lo porta a distinguere due puntini tra loro accostati se questi non sono troppo piccoli. Se i puntini diventano eccessivamente piccoli o se aumenta la distanza dell’osservatore dai due puntini, l’occhio dell’osservatore non ha più la capacità di separare i due puntini e se sono di colore diverso, un terzo colore dato dalla somma dei due, si fonde nella retina dell’osservatore. Pertanto, secondo le teorie di Seurat, un occhio, guardando dei puntini blu e rossi, vede un viola più luminoso di qualsiasi altro viola che si possa ottenere mescolando i pigmenti nella tavolozza. … leggi tutto
il menù
SFORMATINI CON PISELLI, PALLINE DI RICOTTA AL VERDE, FAVETTE CON CIPOLLA, STECCO DI PUNTINI
E non sarebbe interessante sapere sulle sponde della Grande Jatte come avrebbero pranzato quelle immobili ed austere figure? Noi dal canto nostro reduci dal pranzo di Pasqua e Pasquetta, dal week end del 25 Aprile e dal picnic del I Maggio, abbiamo realizzato che l’aria aperta, di fiume, di mare o di campagna, è sempre portatrice di quell’idea di leggerezza che ci porta a creare piatti freschi e gustosi, da consumare fuori porta o sotto la pergola di casa, ed è pensando anche al quadro di Seurat che metteremo in tavola un pranzo apostrofato dalla delicata brezza di primavera e da un tripudio di punti e puntini colorati.
Croccante e profumato
Tagliolini con spada all’arancia, Baccalà al gratin, Fagiolini delle 5 Terre
Tre ricette facili e veloci, in un’ora potete realizzare un menù croccante e delicato esaltato dai profumi degli agrumi, che ragalano una nota dolce al primo piatto. Per secondo uno stuzzicante baccalà accompagnato dai fagiolini, croccanti e freschi in questa stagione, resi più appetitosi -dalle alici- e profumati -con la maggiorana-.
Vegetariano
Tortelli in crema di piselli e Crostatine di zucchine
Torniamo ad un menù vegetariano, con due proposte molto delicate come la crema di piselli e la crostatina di zucchine. In apertura una bruschetta al pomodoro, per renderla più appetitosa prima di tostare il pane spennellatelo con un po’ di olio d’oliva e condite i pomodori con olio sale e qualche foglia di basilico e erba cipollina tagliata sottilmente.
ASPARAGI
Spuma di asparagi, Risotto con zabaione, Rotolo di tacchino con crudo, asparagi e ovette
Un menù dedicato agli asparagi, alimento molto versatile, protagonista in primi piatti come risotti, crepe, lasagne, minestre e zuppe; buonissimo nelle frittate, con l’uovo fritto o con le carni bianche.Nonostante la veneranda età l’asparago è sempre molto apprezzato e la cucina italiana ha recentemente realizzato una pubblicazione sugli asparagi, scaricabile gratuitamente dal loro sito. Abbiamo provato per voi alcune ricette ed ecco una proposta per un menù tutto dedicato a questo straordinario ortaggio primaverile.
IL MONDO DI LIBERA TERRA
Per Pasqua mi hanno regalato un cesto di prodotti di Libera. Gustosi e rigorosamente biologici, i prodotti di Libera sono prodotti coltivati in territori liberati dalle mafie e restituiti alla collettività, dove il rispetto dell’ambiente cammina di pari passo con il rispetto della dignità della persona. Cooperative autonome, autosufficienti, durature, in grado di dare lavoro, creare indotto positivo e proporre un sistema economico virtuoso, basato sulla legalità, sulla giustizia sociale e sul mercato. Nel cesto c’erano: i buonissimi vini di Libera; la pasta integrale lavorata ed essiccata a basse temperature preservando il gusto naturale delle fibre tipico della pasta integrale; dalla Puglia i cuori di carciofo fatti con il carciofo violetto brindisino e i pomodorini fiaschetti brindisini, essiccati e messi sott’olio; dalla Sicilia le melanzane coltivate nella piana di Catania, della varietà violetta seta che è particolarmente indicata per la caponata grazie alla tenera consistenza e al gusto delicato.
Ecco due ricette facili e veloci per gustare questi prodotti:
Penne integrali con pomodorini gratinati
Coniglio con carciofini e pomodorini
sempre sullo stesso argomento leggi anche il mondo della legalità
Pesce e Verdure: Terrina di polpetti, Fusilli vongole e broccoli, Calamari e carciofi
Pesce e verdure non è soltanto un imperativo della dieta, ma anche un connubbio fantastico, dove i sapori si esaltano a vicenda. Quindi prima che spariscano dai nostri banchi broccoli e carciofi dovete provare questo menù, realizzato a quattro mani: dalla nostra corrispondente da Lugano Valentina, la terrina di polpetti e i fusilli con vongole e broccoli, e i calamari e carciofi sono di MadamaRicetta. Buon appetito! …leggi il menù
Un nido nel piatto, ed è già primavera!
Rotolini annidati di salmone, Nidi di spaghetti, Un Branzino nel nido
Del felice connubbio tra pesce e formaggio “Nozze antiche e felici”, vi abbiamo già parlato, oggi lo riproponiamo con tre ricette che nella forma ricordano il nido, simbolo della primavera. Fresche e calde, com’è il primo sole della stagione. Buon Appetito!
Rustico espresso
Focaccia stracchino e rucola, Tagliolini 4P con pera, prosciutto, pistacchi e panerone, Involtini rustici di pollo, Tagliata di frutta
Menù rustico ed espresso. Rustico perchè ricorda i sapori della campagna, i polli, il prosciutto, il formaggio fatto con il latte crudo, la rucola. Anche il contadino ci conferma quanto sia riuscito il connubbio: Pere e formaggio. Un primo di sicuro effetto. Per il secondo le patate donano una nota morbida agli involtini. Espresso perchè veloce da realizzare, basta un ora, e i sapori sono veramente sorprendenti.
Giallo, rosso e verdone
Gnocchetti con cime di rape e pomodori secchi, Fettuccine di tacchino alle spezie, Purè di patate e mele, Pavesino al frutto rosso
Un menù tutto da provare, economico facile e veloce. La ricettà del purè di mele e patate è della nostra corrispondente da Lugano, Valentina. Una crema dal sapore sorprendente, deliziosa a fianco del tacchino speziato.
Quando il pesce fresco non c’è!
BACCALÀ MANTECATO ALLA VENEZIANA, SPAGHETTI CON LA MOLLICA ATTURRATA, MERLUZZO IN CROSTA DI PATATE, PESTO E OLIVE, PERE E CIOCCOLATO … leggi il menù
Quando il pesce fresco non c’è! Niente paura arriva in soccorso il baccalà, lo stoccafisso o il merluzzo. I nomi sono diversi ma il pesce è sempre lo stesso e cambia nome a seconda del tipo di conservazione. …leggi anche Baccalà o Stoccafisso?
Vegetariano LowCost
CROSTINI CON CREMA DI MELANZANE E FETA ALLA GRECA, RISOTTO CON MELA E GORGONZOLA, FAGOTTINI DI LATTUGA AL FARRO E SALSA DI CANNELLINI ALLO ZENZERO, CALDO DI ANANAS CON CREMA AL MARSALA
Torniamo ad un menù vegetariano, senza carne e pesce, ma ricchissimo di proteine (del latte e dei legumi). Facile, nella realizzazione, forse non velocissimo, ma sicuramente super economico, mantenendoci al di sotto dei 20 euro per 4 persone, dall’antipasto al dolce.
AUTUNNO
BOCCONCINI DEL CACCIATORE,
RISOTTO AL L’ UVA,
PACCHETTINI DI VITELLO ALLA SALSICCIA,
DESSERT DI RICOTTA CON VINSANTO E ORZO
Un piccolo chicco d’uva
si era smarrito in un campo di papaveri
era caduto dal suo grappolo
per paura di un’ ape che
lo voleva per se per poi mangiarselo
Un chicco d’uva per salutare l’autunno. Uva bianca, nera o rossa è il simbolo per eccellenza della stagione autunnale, anche se la sua fama è indissolubilmente legata al succo che sin dai tempi antichi ha deliziato i nostri banchetti, non dobbiamo sottovalutare la sua versatilità in cucina. Per questo un menù con chicchi d’uva nel primo e nel secondo piatto, il suo sapore dolce e acido nello stesso tempo si abbina perfettamente con formaggi forti, come il gorgonzola e le carni saporite come la salsiccia.
Legumi e Pesce
Legumi e pesce: un connubbio di sicuro effetto. I nostri corrispondenti ci hanno inviato dei piatti golosi per salutare gli amici di MadamaRicetta e riprendere, dopo la pausa estiva, le nostre conversazione intorno al cibo e non solo. Tutte insieme possono formare uno spelndido menù di pesce da condividere con gli amici
dal nostro corrispondente da teramo il Gattocherampica Calamari Ripieni
dalla nostra corrispondente da Palermo cecilia Spaghetti lenticchie e frutti di mare
dalla nostra corrispondnete da Lugano Valentina il Tiramisù Yougurt e Bayleis
ed infine MadamaRicetta vi propone Friselline cozze e fagioli
Fish Finger Food
BIGNÈ AL SALMONE VELLUTATA CON AVOCADO E SALMONE CROISSANT AL PESCE SPADA UOVA GRANDI E PICCOLE POLPO E PATATE CARPACCIO DI PESCESPADA AFFUMICATO CON INSALATA DI MELE E RUCOLA INSALATA DI UVA E SALMONE GELO AL LIMONE
Finger food? La cena ideale, tutto pronto prima di accogliere gli amici, con portate che si mangiano con le mani (tradotto letteralmente finger food significa “cibo per le mani”) e non necessitano di coltello. Piccoli piatti che consentono accostamenti azzardati, a volte persino rivoluzionari. Si possono gustare in piedi o sul divano conversando con un bicchiere in mano. Tutto di pesce, perchè il pesce è buono, leggero, sa di mare e di estate. Provate, il risultato sarà incredibile.
Chiudiamo il gas
PROSCIUTTO CRUDO E SORBETTO DI MELONE, TARTINE CON LE ROSE, TARTARE CON I CAPPERI, CRUDO DI COUS COUS, FICHI AL GORGONZOLA, TIRAMI SUSU
E vero le bollette sono salatissime, ma il motivo che ci spinge ad un menù, tutto senza l’ausilio del piano cottura, è dato dalla calura estiva. Nessuno ha voglia di passare ore in cucina tra forni e pentole surriscaldate, ma non per questo dobbiamo rinunciare ad una cena a 5 stelle. In estate i piatti freddi sono squisiti e i prodotti di stagione si prestano a rallegrare la nostra tavola, basta un pizzico di fantasia. Ecco 6 preposte per una cena veramente chic! …leggi tutto il menù
La calura
CAPRESE DI SALMONE E AVOCADO,
URA MAKI CON TONNO E SALMONE,
CIAMBELLA DI CUSCUS CON ORTAGGI ED ERBE AROMATICHE,
COPPETTE DI YOGURT E FRUTTI DI BOSCO
L’estate entra a pieno titolo anche sulle nostre tavole, ecco un menù freddo che ci aiuta a mitigare la calura. Spazzoleranno tutto, ma se resta qualcosa non vi preoccupate, il giorno dopo sarà ancora più buono!
Ditelo con le foglie
Come previsto è arrivata Adè che ci ha traghetto dritti dritti nel cuore dell’estate, e in queste giornate dall’aria sempre più rovente i nostri cibi devono diventare freschi. Così abbiamo pensato cosa c’è di più leggero di una foglia? Ecco quindi un po’ di idee per le insalate, non solo il classico piatto di contorno o di antipasto di verdure, ma anche un piatto unico fresco e leggero.
PIADINA RUCOLA E BRESAOLA, FARRO AL MELONE, INSALATA DI AVOCADO E UOVA, IL COTTO E IL CRUDO, VALERIANELLA AL CESTINO
Apriamo il terrazzo
TORTINO DI POMODORO E FORMAGGIO AL BASILICO, BASMATI AGLI AGRUMI CON CUORE DI SGOMBRO, CROCCANTI ACCIUGHE ALLA MAGGIORANA CON LATTUGA, FRAGOLE CON RICOTTA ALLA MENTA, LIMONE E CIOCCOLATO
Sembra che da oggi l’estate metterà le ali, tanto da farci rimpiangere il fresco di questi giorni. Possiamo finalmente puntare su qualche sera calda che ci permetta di cenare fuori, ritrovare gli amici e inaugurare insieme la stagione estiva.
Menù 20 minuti
CROSTINI PROFUMATI,
TAGLIOLINI AL PESTO CON CREMA DI BUFALA,
CARPACCIO, RONDELLE DI RICOTTA E CIOCCOLATO
PICNIC A GIVERNY
CHARLOTTE DI PANE MINI QUICHES DI RISO MINI CAKE DI CAROTE
Il giardino di Monet, gli iris – 1900
Per Claude Monet (Parigi 1840-1926)il giardino era la sua tavolozza e la sua casa che spariva tra le rose di Giverny, l’atelier dove trascorse la seconda metà della sua vita. Dopo avere raggiunto l’indipendenza economica intorno agli anni ottanta, egli poté permettersi di acquistare la casa di Giverny dove diede vita a un lussureggiante giardino percorso da fiumi di fiori, li si trasferì con la sua seconda moglie Alice e i loro otto figli. In questo giardino Monet pianificò una vera e propria architettura botanica dando a ogni fiore il suo posto e creando delle composizioni che sarebbero poi state i soggetti per i suoi futuri quadri. Nel suo giardino insolito ed esotico fece arrivare d’oltreoceano, nasturzi indiani, dalie, glicini, iris, tuberose messicane ed infine le ninfee dai madreperlati riflessi. Il giardino inondato dalla luce del sole fu il suo elisir di lunga vita, il suo regno della tranquillità e luogo di meditazione cosicché durante le giornate di pioggia scompariva depresso tra le pieghe del suo letto. Monet è stato il pittore della luce, delle giornate chiare, il pittore del cielo, della neve, delle nuvole che si riflettono nell’acqua.
CREMA CON SESAMO, PASTA CECI E BACON, FAGIOLI IN POLPETTA, CROSTATA DI CREMA E MARMELLATA DI ALBICOCCHE
Ecco due buoni motivi per arricchire le nostre tavole con i legumi. Uno lo sapevamo già: fanno bene al nostro organismo. Sono fonte inesauribile di proteine vegetali, a cui si aggiungono fibre, ferro, potassio, magnesio, fosforo e vitamine del gruppo B. Abbassano inoltre il colesterolo e sono ancora più efficaci se si consumano insieme ai cereali integrali per beneficiare del corretto apporto di aminoacidi essenziali. Gli altri due motivi, oggi diventano ancora più importanti. Primo: costano poco! In tempi di crisi possiamo riscoprire questo alimento base della cucina povera dei nostri avi e in questo campo l’Italia è maestra, e piena di gustose ricette della tradizione contadina. Secondo: fanno bene anche al pianeta oltre che al nostro organismo! Infatti, le produzione dei legumi -come tutti gli alimenti proteici di origine vegetale- comporta un dispendio di energia 10 volte inferiore rispetto a quelle animali -come la produzione di carne rossa-. Vi sembra poco? (…continua)
ARANCIO
TORTELLI DI ZUCCA IN CREMA DI STRACCHINO, NOCE DI VITELLO CON CREMA DI CIPOLLE E CAROTE, CREMA ALL’ARANCIA
Parlando di cibo e salute al primo posto della lista della spesa, troviamo le vitamine di frutta e di vegetali arancioni, gialli e rossi. Contrastano i danni dei radicali liberi, proteggono l’apparato cardiovascolare e favoriscono l’abbronzatura. Dopo il menù verde e quello giallo, ecco un menù tutto arancione che, con note ancora invernali nei piatti, ci fa pensare al primo sole di inizio primavera. (…continua)
PAUL KLEE TRA PITTURA E VITA DOMESTICA. Il colore anche nei piatti dei piu’ piccini.
TAGLIATELLE AL CACAO CON SUGO ALLA CANNELLA, CRIC CROC DI POLLO, ARANCINI DOLCI
Oggi vogliamo entrare in punta di piedi nella stanza dei bambini. Tra giochi sparsi ovunque e tanti disegni appesi al muro, tutto ci parla di loro e del loro mondo incantato popolato da fate e streghe e poi una coloratissima tenda che cela una finestra aperta sul mondo, un mondo che prima o poi loro popoleranno da uomini e donne. E allora speriamo di averli voluti bene nella maniera giusta, né troppo forte da farli soffocare né troppo piano da non farglielo sentire, speriamo di non aver troppo deturpato quel mondo che da loro abbiamo preso in prestito e speriamo infine che sempre portino nei loro ricordi, l’idea di casa, il valore della tavola, il suo magico girotondo di sapori e poi non importa se a preparare è stata mamma o papà!
Paul Klee (1879-1940) fu un ingegnoso e moderno artista che si avvalse di un’ampia gamma di stili che gli permisero di creare delicate opere che saturò di elementi onirici, tracce di musica e poesia e di un’arte primitiva frutto di una fusione stilistica a cui si affiancavano richiami al surrealismo, al cubismo e all’arte dei bambini. E sempre viste con gli occhi di bambino sembrano alcune delle sue opere , dominate da sagome fantastiche che ricordano le scatole di costruzione con cui giocavano i piccoli. Paul Klee nel 1906 sposò Lily Stumpf e si stabilirono a Schwabing dove condussero una vita dignitosa, lei affermata pianista dava lezioni di piano mentre lui si occupava principalmente di accudire ed educare il figlio Felix, anche durante una breve ma grave malattia che colpì il bimbo. Con questa spartizione di compiti i Klee si trovarono al di fuori delle convenzioni borghesi del tempo. Di fatto nei primi anni la sua vita artistica procedette molto lentamente, l’attività di uomo di casa gli sottrasse tempo e forza e nel momento in cui sua moglie decise di dedicare più tempo alle lezioni di musica, egli si ribellò. (…continua)
BIETA
CRESPELLE DI MAIS ALLE BIETOLE, COAST TO COAST, POLPETTINE VERDI, DESSERT SEMPLICE AL CAFFÈ
Questa verdura comunemente conosciuta come bieta ma anche bietola, è una coltura molto diffusa nei litorali sabbiosi del Mediterraneo. In Italia si trova abbondantemente in tutti i banchi a prezzi modici. E’ ingiustamente odiata perché, a giudizio di alcuni, ha poco sapore. E soprattutto, viene percepita come un incubo perché associata molto spesso alla dieta. Invece, proprio per questa sua caratteristica, sapore delicato e poco deciso, è ottima per preparare moltissimi piatti, e tutti sfiziosi, come sformati e frittelle. Oltre ad essere ottima lessata o cotta al vapore, è indispensabile nelle minestre e minestroni. La bietola, oltre alle proprietà rimineralizzanti, garantisce un buon apporto di vitamina A, di vitamina C e di magnesio, ferro e potassio. Inoltre secondo l’ultimo Rapporto Eurispes, sembra che nel nostro Paese 5 milioni di persone hanno scelto di diventare vegetariani. Tanti i motivi di questa scelta dal rispetto degli animali ai benefici per la salute: cuore più sano, pressione e peso sotto controllo, meno diabete e rischio più basso di sviluppare tumori. Insomma se non vi ho convinto con le chiacchiere ecco uno sfizioso menù dal titolo: BIETA …leggi tutto
San Valentino
CUORI ROSA, RISO FRIZZANTE, ORATE DELICATE, CIOCCOLATO PICCANTE AL CUCCHIAIO
Per San Valentino vi offriamo alcune ricette semplici, che vi regaleranno la soddisfazione di realizzare con le vostre mani e in poco tempo una cena romantica e stuzzicante. Leggera ed elegante, la cena si apre al tema degli innamorati con dei cuoricini di salmone, seguita da un risotto sfizioso e un’orata delicatissima. Un dolce molto particolare che si abbina perfettamente al menù di pesce aprirà al piccante in previsione di un bollente dopocena.
TUTTE LE DONNE DI KLIMT NEL GIALLO: ed è subito cena
Spiedino di patate e pomodorini, Sformato di riso cardi e zafferano, Filetto a vapore con salsa allo zafferano, Trionfo di giallo
Il colore giallo, variamente declinato, rappresenta nelle opere di Gustav Klimt un elemento predominante; il giallo degli sfondi, l’oro dei capelli o ancora l’ocra dei vestiti, perché è spesso il giallo che veste l’altro elemento indiscusso delle sue opere: la donna. Chi si avvicina per la prima volta alla pittura di Klimt, circa 220 opere suddivise tra pitture monumentali e dipinti, non può non notare la sua personale interpretazione dei soggetti femminili; inizialmente i visi da lui ritratti non erano neanche identificabili, in quanto volevano unicamente rappresentare la metafora di una certa élite sociale apatica, demotivata e vuota ormai al declino e delle condizioni di tutta la società alla fine della monarchia danubiana. La sua vita (1862-1918) coincise quasi per intero con la storia della Secessione viennese, quel vasto movimento culturale ed artistico nato a fine ’800 tra Germania ed Austria, che aveva come obiettivo la creazione di uno stile lontano da quello accademico e che coinvolse numerosi architetti e pittori dell’epoca in una Vienna che, in quel momento, era una delle capitali europee più raffinate e colte. Sono tempi di grande fermento culturale, in cui la scoperta del Femminile si trovava al centro del vortice di passioni che sconvolgevano il “vecchio continente”, l’arte scopre la donna. Klimt ora risuona con l’indirizzo artistico del suo tempo, egli pone le donne al centro del suo impegno creativo e del suo pensiero, e non si limita a renderle protagoniste della sua opera, ma nei suoi ritratti le mostra quasi più belle di quello che sono. …continua
GIALLO COME IL SOLE
Uova colorate, Gamberi e patate, Filetto di platessa, Torta allo speck
Per non lasciare definitivamente l’India questa settimana vi proponiamo un menù tutto italiano, semplice e gustoso, incentrato sulla senape, che come la maggior parte delle spezie, è originaria dei paesi orientali, i primi accenni li troviamo in India nel 3000 a.c.. In Europa, invece, le prime notizie sulla senape, risalgono ai tempi dei Romani. La citazione più famosa sulla senape la leggiamo nel Vangelo (Matteo 13:31-32 – Propose loro un’altra illustrazione, dicendo: “Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo;), ma credo che la sua celebrità odierna la deve al famoso hot-dog che imperversa in tutte le strade, non solo newyorchesi! (se vuoi saperne di più leggi la senape su Wikipedia)
NOTTE DI NATALE A CASA MATISSE
CARPACCIO DI ZUCCA ROSSA, CAPONATA DI MELE, SPAGHETTI BROCCOLI E VONGOLE, TORTA DI ALICI, CASSATA AL FORNO
Oggi non vogliamo raccontarvi di abeti e puntali o di scolpite natività tra un bue ed un asinello, bensì vogliamo proporvi di trascorrere questa magica notte in compagnia dell’indiscusso estro di Henri Matisse, detto anche il “poeta del colore”. Siamo nel 1951 quando nasce Notte di Natale, opera che abbandona significativamente i canoni estetici dell’epoca e vira verso una sintesi delle forme fino a trasformale in simboli plastici, attribuendo all’eloquenza di linee e colori, il dominio incondizionato della composizione stessa. Inizia da qui per Matisse una terza età appagata e produttiva, un periodo in cui, nonostante la malattia, egli esprime pienamente la gioia e la serenità dei suoi 82 anni. Saranno quindi estro e armonia coniugati a una vegliarda giocosità gli elementi che consacreranno la sua arte alla storia e alla pittura. La nuova tecnica diventerà per lui quasi momento taumaturgico ed occasione che gli consentirà di liberare finalmente sentimenti e sensi dalla prigione del corpo malato. Che importano l’età e la malattia? Pur non trattandosi realmente di fede, egli concepirà una chiesa, consacrata all’arte, senza altro Dio che quello familiare che evocherà con affetto nell’ apoteosi dei papiers dècoupès Notte di Natale, conservato oggi al Museum of Modern Art di New York. (…continua)
I miei cavalli di battaglia
ARANCIA IN INSALATA, ZUK E SPECK, POLPETTINE CON LIMONE E CANNELLA
Menù facile, veloce ed economico, tutto pronto in un’ora. L’insalata con le arance la faccio sempre quando non ho pensato all’antipasto. In inverno nel mio frigo non mancano mai le arance, e i finocchi (spezza-fame per la dieta). Zuk e speck, è stata la prima ricetta che ho consigliato ad una mia collega, e da quel momento non me la sono più levata di torno. Tant’è che dopo qualche anno di richieste e ricette, ha deciso che era ora di aprire un sito con le mie ricette, per menù facili e veloci, www.madamaricetta.it. La ricetta mi era particolarmente cara, perché un giorno mia figlia, che fa la pasticcera, mi chiama e dice: “Mamma scendo a Roma con il mio chef, che dici se te lo porto a cena?” Il panico! Ma poi, un successone. Le polpette, le adoro, è il piatto di carne che amo di più, ma tutti mi dicevano sempre che non si fanno mai quando si ricevono degli ospiti. Questo perché la polpetta sembra sempre un riciclo di carne avanzata. Io che non sono di questo avviso, e le trovo buonissime, le faccio molto spesso e di tutti i tipi. Un giorno mentre facevo le mie solite polpette di carne, invece di mettere la noce moscata, sbaglio contenitore e ci metto la cannella! Oh my God, ed ora? Per temperare il sapore forte e deciso della cannella, aggiungo un po’ di ricotta e un limone grattugiato. Risultato? Una delizia! (…continua)
La Polenta
SUGO DI OLIVE, CON IL GORGONZOLA, CON VERZA E FAGIOLI, CON IL BACCALA’
Vi indichiamo 4 condimenti semplici e veloci, per preparare la polenta, diversi dalla classica, ma sempre buonissima, polenta con spuntature e salcicce. Le ricette sono per 4 persone, quindi per ogni ricetta usiamo la confezione di polenta pronta da 375g (chi vuole, ed ha tempo, può scegliere la farina di mais cruda macinata appositamente per fare la polenta e deve farla cuocere 30 minuti in più). Per quella pronta portiamo a bollore 2 litri d’acqua (o diversamente, quanto indicato nella confezione), saliamo e versiamo a pioggia la farina di mais, cuociamo per 7/8 minuti (Io nell’acqua metto un po’ meno sale, ma aggiungo un cucchiaino di dado vegetale e due cucchiai d’olio). (…continua)
PASTEGGIAR SOTTO GLI OMBRELLI DI RENOIRE
Un saluto agli acquazzoni invernali, all’odore di terra bagnata e all’aria umida e festosa che corre sotto un bisticciar di ombrelli, quelli di Renoire. Gocce d’acqua su di un fotogramma che fissa uomini e umori, in un’ambientazione gioiosa che conduce al domestico calore di un camino e di una grande cucina affollata di amici. Il convivio che, per Pierre Auguste Renoire, rappresentava la celebrazione dei piaceri temporali della vita, del “qui e ora”, preferendo come soggetti dei suoi quadri le sue amanti e amiche, la magistrale raffigurazione dei loro candidi tratti e delle loro pose corporee, trasmettendo lo spirito della giovinezza e l’intimo fascino che ispirava la sensazione di un Eden di piaceri terreni. Nella sua pittura i colori luminosi, le mutevoli e abili pennellate e i toni di luce e ombra contribuiscono a dare vita a una calda sensualità che lo ha reso uno dei maggiori rappresentanti del movimento impressionista.
ANTICA ZUPPA D’ORZO E CASTAGNE MORBIDELLE, TACCHINELLA FARCITA DI SALSICCIA E CASTAGNE, PURÈ DI ZUCCA E ACETO BALSAMICO DI MODENA, CALDARROSTE E VIN BRULE’
Son dura, son tondetta del colore del caffè.
Sto chiusa in un riccio, ma non per capriccio.
C’è chi riesce a togliere le castagne dal fuoco, ma ciò richiede una grande abilità. A noi piace mettercele le castagne sul fuoco, senza dubbio è più facile, quindi questa settimana un menù tutto marrone.
POLPETTINE DI POLENTA CON POMODORI SECCHI E OLIVE, VELLUTATA DI BROCCOLI, INVOLTINI AROMATICI CON PATATE AL ROSMARINO, TAZZINA AL CIOCCOLATO
E’ un menu’ economico, intorno ai 20 euro, veloce e non troppo calorico (ovviamente, fatta eccezione per il dolce). Son tutte cose che si possono far prima. Comunque anche qui un’ora, prima della cena, dovrebbe bastare… (continua)
Lasagne con crema di zucca ai formaggi, Fiori di zucca al forno ripieni con gorgonzola, Zucca marinata servita con Mozzarella di Bufala, Torta di zucca e amaretti
“Dolcetto o scherzetto?” Il menù di questa settimana è dedicato alla festa di Halloween, e più precisamente alla sua regina: la zucca. Halloween una festa Americana, arrivata in Italia solo da qualche anno, non richiama molte simpatie, se non tra i giovanissimi. Il fatto di chiedere dolciumi “minacciando” scherzetti lascia perplessi molti genitori. Noi ci concentriamo sulla zucca che ne è il simbolo (una tradizione americana – che risale al 1837 – quella di intagliare zucche che in autunno sono disponibili in quantità molto elevate e sono molto grandi, facilitando il lavoro di intaglio). La zucca coltivata già dai popoli antichi, aiuta a controllare l’ansia e lo stress, ha pochissime calorie ed è economica. (…leggi il menù)
CROSTINI AL TARTUFO, TORTIGLIONI AL FUMO, FILETTO ALL’UVA, VELLUTATA ALLA MELAGRANA
Questa settimana parliamo di fumi e profumi. Fumi si! Quelli che si stanno sprigionando nei palazzi del potere. Una fitta nebbia che avvolge, tanti piccoli individui che sembrano già tanti fantasmini. I profumi invece potrete sentirli con il nostro menù facile e veloce come sempre nello stile di madama ricetta.
Il Cubismo dalla tela alla tavola
Destrutturazione di Riso, patate e cozze, Destrutturazione di Sarde a beccafico, Destrutturazione di Caffè
Ogni cosa può entrare a far parte, secondo Picasso, di un universo in cui gli elementi, fondendosi ai sentimenti, ai ricordi e alle emozioni prendono forma e colore in un turbinio di energie da cui egli estraeva l’immagine che poi restituiva in una tela, in uno schizzo o in una scultura.
Il quadro Les demoiselles d’Avignon (1907) che segna la grande svolta nella sua produzione artistica e la nascita del Cubismo è preceduto da un breve ma significativo incontro con l’arte africana che influenza le sue opere, detto epoca negra e da due fasi distinte in cui viene suddivisa la sua produzione: il periodo blu, caratterizzato da quadri monocromatici e il periodo rosache vede il ricorso a tonalità più calde e soggetti più leggeri. All’esordio del movimento cubista, seguirà una vastissima produzione di opere tra le quali quella che viene considerata un sentimento su tela “L’Amicizia”(1907/08). Con Picasso e il Cubismo nasce una nuova dimensione dello spazio pittorico che, escludendo la distanza, il vuoto e la misura, non è più illusionistico e in esso gli oggetti si possono distendere, aprire sovrapporsi, sconvolgendo le regole dell’imitazione. I soggetti vengono mostrati simultaneamente davanti, dietro, dall’alto, di lato, di sotto, obliquamente, come se l’artista, prima di dipingerli, li avesse osservati muovendosi nello spazio che li circonda, fissandone nella memoria i vari e molteplici aspetti. In questo modo i dati visivi non vengono semplicemente riprodotti, ma organizzati in una sintesi intellettuale,che, operando una selezione, fa emergere quelli essenziali. (…leggi il menù)
CREMA DI SGOMBRI, SPAGHETTI CON CIPOLLATA DI SGOMBRI, FILETTI DI SGOMBRO ALLA SICILIANA, INSALATINA DI STAGIONE
Questa settimana è protagonista lo sgombro, o maccarello, il pesce azzurro per antonomasia. Un pesce di mare, e generalmente, non di allevamento, ricco di Omega 3 (i grassi che spazzano il colesterolo) che aiutano lo sviluppo cerebrale e proteggono il nostro cuore e le nostre arterie. Dovevamo compensare i grassi del nostro ultimo menù proposto, “formaggio”, e al contempo anche la borsa della spesa, cara con i formaggi, ed economica con il pesce azzurro. Insomma torniamo al menù al di sotto dei 20 euro, che fa bene al cuore ed alla tasca. (…leggi il menù)
CHEESCAKE DI ZUCCHINE, INSALATA DI FARRO E FETA, POMODORI GRATINATI CON PECORINO E MENTA, SEMIFREDDO AL FORMAGGIO CON UVA E PESCHE
La crisi politica del nostro Paese? Credo proprio che tutto dipenda dal formaggio!
“Come si può governare un paese che ha duecentoquarantasei varietà differenti di formaggio?” Diceva Charles De Gaulle. In Italia l’ultimo censimento sui tipi di formaggio, realizzato dall’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale, risale alla fine degli anni ’80, e ne annoverava circa 400. Sarà questo che rende ingovernabile il nostro Paese? Latte, sale e caglio, tre ingredienti che danno vita a stili e realtà completamente diversi tra loro, una miriade di sapori e sensazioni, croce e delizia, degli uomini ma soprattutto delle donne. La bilancia protesta, ma noi siamo per il partito che ha abrogato il motto “magrezza è sinonimo di bellezza” tacciandolo come una bufala (per restare in tema di formaggio). Quello di questa settimana è un buffet per ritrovare gli amici. Possiamo contare ancora su qualche sera tepida che ci permetta di cenare fuori e ricordare le vacanze appena trascorse. Piccoli assaggi golosi e piatti semplici, vini rigorosamente doc!
L’orto e il bosco entrano in pentola
CROSTINI AI FUNGHI, GIRELLE DI ZUCCHINE, CONIGLIO AL SOTT’OLIO, CAKE AI FRUTTI DI BOSCO
Sembra che possiamo finalmente dire addio al tormentone estivo dei Nerone, Caligola, Cerbero, Caronte, e Lucifero. Quest’anno l’inferno di Dante l’ha fatta da padrone, impossessandosi delle numerose fiammate di calore, portate dall’anticiclone africano, che ci ha tenuto sotto scacco per più di due mesi. Un’estate torrida e lunghissima, con pericoli per il raccolto, a causa della siccità (tra le peggiori degli ultimi cinquant’anni), e che ha visto andare in fumo boschi e prati in tutta la penisola (con un trend in aumento rispetto allo scorso anno). L’arrivo delle prime piogge ha rinfrancato tutti e non solo gli entusiasmi dei raccoglitori di funghi, che “fortunati loro” possono passeggiare tra i boschi e tornare con generosi bottini da trasformare in prelibati piatti. Questo lo spunto del menù della settimana tra orto e bosco, semplice e veloce come sempre nello stile di MadamaRicetta. (…leggi il menù)
Cena per 2: il cielo lo ha messo VAN GOGH
GNOCCHETTI ROSE’, INVOLTINI DI PESCE SPADA, TORTINO AL CIOCCOLATO E PEPERONCINO
Notte stellata sul Rodano, non evoca afrodisiache prelibatezze, bensì un cibo semplice negli elementi, sofisticato al palato e foriero di intriganti atmosfere. Per Vincent Van Gogh la pittura di notte fu una vera sfida che lo incuriosì a tal punto da spingerlo a riprodurre anche lo scintillio della luce artificiale dei lampioni, considerata una novità per il periodo, riflessa nelle acque del fiume. In tutti i suoi dipinti a tema notturno è evidente l’importanza che egli attribuì a catturare i colori brillanti del cielo, della luna e delle stelle. Nella pittura olandese c’è una lunga e radicata tradizione di scene al chiaro di luna, ma nessun artista aveva mai rappresentato così intensamente il senso di maestà e di mistero dell’universo. E poi in basso, in primo piano, si scorgono due innamorati che passeggiano sulle rive del fiume. Un appuntamento sotto una coltre di stelle stagliate nei mille blu del cielo, il profumo fresco della notte, il rumore dell’acqua che scorre, ingredienti di un piatto da consumare rigorosamente in due. (leggi il menù)
Ferragosto in citta’, Ferragosto in campagna e nei boschi, Ferragosto sulla spiaggia
Vi proponiamo tre menù che potete realizzare con largo anticipo, come è consuetudine di MadamaRicetta. Una proposta per chi rimane in città, per chi è già tornato dalle vacanze o per chi non le farà. Una per il pic nic, in montagna o nei boschi: stuzzicanti panini, imbottiti di carne gustosa, pancake e crostate, tutto da mangiare rigorosamente con le mani. Una per la spiaggia dove trionfano frutta e verdura, colorate, che difenderanno la nostra tintarella: ingredienti leggeri e cotture semplici per non affaticare l’organismo. Solo per stavolta non vi diamo una lista della spesa, perché i piatti di questi tre menù si possono intercambiare o aggiungere all’uno o all’altro menù se volete sfoggiare dei menù più ricchi, come il cous cous in spiaggia, o i pancake di fave come aperitivo in città. (…continua)
Fish, we can
SFORMATINI DI CUSCUS E PESCE SPADA, SPIEDINI DI GAMBERI SU CREMA DI PISELLI, FILETTI DI SALMONE MARINATI E INSALATA DI PERE E CETRIOLI, MOUSSE ESTIVA ALLA LAVANDA
Il mondo si divide in due: quelli che mangiano abitualmente pesce, considerandolo alla stregua di qualsiasi altro alimento, e quelli che lo temono perché puzza, è difficile da pulire, da cucinare, da porzionare etc…Questa seconda categoria si cimenta con capitoni, spigole e orate solo nelle grandi occasioni (il cenone della Vigilia) o si limita a lessare qualche merluzzetto per i piccoli di casa. E non è detto che tante resistenze siano dettate da una questione di gusto: si può amare il pesce, ma non sentirsi alla sua altezza. Mangiarlo al ristorante, ma bandirlo dalla propria cucina. Il menù di oggi vuole sfidare questo tabù e con un pizzico di presunzione prende in prestito uno degli slogan più celebri degli ultimi anni: lo “yes, we can” cantilenato da Barak Obama durante tutta la campagna presidenziale statunitense del 2008. Se il primo candidato afro-americano alla Casa Bianca è riuscito ad infiammare i cuori di milioni di cittadini, promettendo di realizzare i loro sogni, al ritmo di yes-we-can, sarà facile per i nostri fan, nel loro piccolo, conquistare i propri ospiti con una cena tutta a base di pesce: fish, we can! “Si, è possibile”: cucinare e pulire il pesce è tutt’altro che complicato (a volte addirittura banale) e consente spesso di ottenere grandi successi con un dispendio minimo di fatica. Le ricette qui proposte ne sono prova lampante quindi, per usare lo slogan della prossima campagna elettorale di Obama…”foward”…”avanti”: provateci subito! (…leggi il menù)
Vegetariano Salvaborse
UOVA RIPIENE, SPAGHETTI CROCCANTI CON PACHINO E PECORINO, POLPETTE AL FORNO, DI RICOTTA ED ERBETTE, LATTUGHINO CON PANE CARASAU, MELE E NOCI, MERINGATA AL MELONE
Pasto completo per quattro persone: 20 euro. È il menù dei tempi di crisi, che impongono di alleggerire il carrello della spesa, ma non certo di impoverire la tavola. D’altronde, non tutte le crisi vengono per nuocere, come teorizzò Einstein (leggi la citazione) e come, nel suo piccolo, Madama Ricetta docet (leggi l’approfondimento: ma che cos’è questa crisi?). Da qui la scommessa del menù “Vegetariano Salvaborse”: coniugare gusto e risparmio, stringendo un po’ le cinghie della borsa e spalancando le porte alla fantasia. Dopo la proposta “verdure ko” della settimana scorsa, Madama Ricetta torna a strizzare l’occhio al partito “carne ko” e lo fa con l’intento di favorire un risparmio non solo di denaro, ma anche di tempo. Velocissimo, tutto pronto prima della cena, il “salvaborse” consente ai cuochi di godersi la cena al pari degli altri commensali, partecipando a pieno al clima conviviale della serata (ammesso che gli ospiti siano simpatici!). E rende omaggio a quella ignota schiera di “portaborse”, tanto indaffarati quanto squattrinati, da cui MadamaRicetta&company hanno preso il là e di cui, non dimentichiamolo, fanno parte. (…leggi il menù)
Riccardo: verdura ko
CROSTONI CON SPUMA DI NASELLO, SPAGHETTI VONGOLE E BOTTARGA, MERLUZZO CROCCANTE, PATATAS BRAVAS, CAPRESE AL LIMONE
Amante appassionata delle verdure – forse si capisce dai menù pubblicati sin qui -, ho ricevuto le proteste di un caro amico e lettore, Riccardo, che odia i piatti verdi d’ogni sfumatura e ritiene il nostro blog eccessivamente “filovegetale”. A lui dedico quindi l’offerta odierna, in cui le uniche foglie previste sono quelle del prezzemolo. L’affetto, d’altronde, si dimostra anche a tavola e io, quando ricevo, cerco sempre di stabilire il menù tenendo conto delle preferenze e dei gusti degli invitati. È, a mio avviso, una forma di cortesia sincera che, generalmente, dà alla serata un tocco di familiarità in più. Oggi, in tanti casi, questa attenzione degenera nell’ansia di informarsi in anticipo sulle infinite varietà di allergie, intolleranze e insofferenze alimentari dei propri invitati e spinge alcuni cuochi troppo scrupolosi ad assecondare ossessioni e manie d’ogni sorta. Colpa dei tempi che corrono e delle loro onnipresenti nevrosi. (…leggi il menù)
Finger Food
BIGNE’ CON CIPOLLINA FRESCA, SPIEDINI MELONE MORTADELLA E PISTACCHI, PARMIGIANA AL BICCHIERE, RISO SALMONE E TONNO, ALICI AL TRITO AROMATICO, TRIS DI PINZIMONIO, MINI CAKE AI FRUTTI DI BOSCO E CIOCCOLATO
Questo menù è un po’ più complesso e richiederà più tempo rispetto ai precedenti, e non ci si può avvantaggiare il giorno prima, se non per la spesa e il sugo di pomodoro. E’ dedicato ad un giorno in cui non lavoriamo e vogliamo stare un po’ di più in cucina. In compenso è fondamentalmente per una cena fredda e ci permetterà di stare con i nostri ospiti senza pensare ai fornelli durante la cena. (…leggi il menù)
A cena con Guttuso
POLPETTINE DI ALICI CON GRANITA DI POMODORO, SPAGHETTI CON ALICI E FINOCCHIETTO, TORTINO DI MELANZANE E ALICI, ANGURIA IN COPPA
Protagonista indiscussa di questo menù è l’alice pesce azzurro, pesce povero, che riempie copiosamente i banchi dei mercati palermitani. Percorrendo i vicoli del centro storico sono arrivata al mercato della Vucciria ed è lì che vi voglio invitare, tra quei banchi che Guttuso conosceva molto bene e che si narra abbia molto studiato prima di riprodurli nel 1974 nella versione finale. Oggi la tela dalle imponenti dimensioni (300 x 300 cm !) troneggia su di una parete di Palazzo Steri a due passi dal mare di Palermo. Questo dipinto nell’immediato regala una visione sintetica del turbolento e chiassoso mercato di Palermo, un’enorme natura morta con oggetti stipati e ammassati gli uni sugli altri, veri protagonisti del dipinto, fra i quali si muovono gli acquirenti. E’ un realismo sorprendentemente sicuro di sé, che proprio insistendo sulla sulla descrizione penetrante della forma dell’oggetto sfiora silenziosamente la natura magica delle singole cose e mostra con prudenza aperture verso possibilità surreali. La Vucciria è un noto mercato storico di Palermo insieme a Ballarò, Il Capo e il Mercato delle Pulci. «Vuccirìa»in siciliano significa «Confusione» e ancora oggi la confusione delle voci che si accavallano e delle grida dei venditori (abbanniati) è uno degli elementi che maggiormente caratterizza questo mercato palermitano. Sono numerosi nel mercato i banchi del pesce, che viene continuamente mantenuto umido. Per questo in città si dice che: “i balati ra Vucciria ‘un s’asciucanu mai”-“Il pavimento della Vucciria non si asciuga mai”. Allo stesso modo di una promessa o di un avvenimento che non si realizzerà mai si dice che avverrà “quannu e balati ra Vucciria s’asciucanu” (quando il pavimento della Vucciria s’asciugherà). Un grande affresco popolare dove i pennelli hanno semplicemente incontrato la gente, il loro cibo, i loro pensieri e hanno raccontato di una terra. (…leggi il menù)
E la chiamano estate…
Pane formaggio e fantasia, trofie al pesto e bufala, grigliata mista, nsalata verde , gelo di anguria, more e pistacchi. “E la chiamano estate”, bellissima canzone di Bruno Martino del 1965: un tuffo nelle atmosfere dei grandi night club di un tempo non troppo lontano. E l’estate è arrivata anche quest’anno, le previsioni ci dicono che l’alta pressione nordafricana si spingerà sul Mediterraneo portando una lunga fase di caldo intenso. Tutti ci lamentiamo, ma album dei ricordi collettivi alla mano, luglio e agosto da sempre sono un toccasana per il nostro spirito, soprattutto nei momenti più cupi. L’estate ha infatti il potere di risollevare gli animi, alleggerire le preoccupazioni e invitare al relax. In un bell’articolo apparso qualche giorno fa sul Corriere della Sera, sotto segnalato, Maria Luisa Agnese ha ricordato una lunga serie di tormentoni estivi – da Maramao perchè sei morto alla Febbre del sabato sera – che hanno accompagnato gli italiani in alcuni dei passaggi più drammatici della storia repubblicana, regalando loro qualche momento di spensieratezza. Questo è dunque il nostro augurio per l’estate. Staccate la spina il più possibile. Bastano la colonna sonora giusta e, naturalmente, un menù fresco e veloce che i più fortunati potranno consumare in giardino o in terrazza. (leggi il menù)
Menù “Verde che viene verde che va”
Mela e formaggio, tagliolini zucchine e speck, pollo pesto, fagiolini alla maggiorana, yogurt con crema di kiwi. Un menù tutto all’insegna del verde, un colore bello da vedere e che in cucina è indice di freschezza come l’erba bagnata dalla rugiada al mattino. Ingredienti, in prevalenza, del nord Italia, come le mele e lo speck del trentino, il pesto ligure, il grana delle valli padane, in armonia con il limoncello e i limoni di Amalfi, i taralli pugliesi, ed anche con un extracomunitario kiwi.Il verde che viene è quello della primavera inoltrata che apre all’estate, il verde che va è quello della Lega che ha perso consensi alle ultime elezioni. (leggi il menù)
Fave e favole
Tagliatelle fave, pancetta e pecorino, finto pollo fritto, vignarola
Un menù dedicato alle fave, cibo povero, e, a mio avviso, molto gustoso. Le fave sono il frutto di una pianta coltivata già 3000 anni fa, lo testimoniano i rinvenimenti in tombe egizie, a dimostrazione che sono i primi legumi che l’uomo abbia mangiato. Attraverso Greci e Romani sono giunte a noi, e si sono fatte spazio nelle tavole dei contadini, sopratutto i più poveri. Venivano chiamate la carne dei poveri perché pur costando nulla sono ricchissime di proteine, vitamine, fibre e potassio. Hanno conquistato così un ruolo da protagoniste in molti piatti del sud, come il macco di fave in Sicilia, fave e cicoria in Puglia, la vignarola nel Lazio e tanti altri gustosi piatti della cucina mediterranea.
A questo proposito mi piace ricordare una credenza piuttosto diffusa nelle campagne del centro e del sud del nostro Paese: chi apre un baccello di fava vi trova dentro sette fratelli avrà un lungo periodo di felicità.
…e alla “fava porta fortuna” è dedicata questa fiaba di Italo Calvino… (leggi il menù)
L’inverno non ci vuole lasciare
Quadrotti di polenta gustosi zuppa di moscardini con funghi gratin di verdure miste
Quante volte i nostri nonni ci hanno detto: la mezza stagione non esiste più! Questo menù è dedicato ad un inverno restio a morire, a questa pioggia che non vuole andare via. Per questo la polenta che ricorda la stagione fredda ma fatta a quadrotti con un po’ di alici stuzzicanti, potrebbe essere un simpatico aperitivo estivo, più che un primo. Poi la zuppetta piatto invernale, ma fatta con il pesce ci fa pensare al mare e al suo sole, insomma un menù di speranza. (leggi il menù)
Vegetariano
Spiedini di melone e feta spaghetti al ragu’ di bufala involtini di melanzane alla siciliana crok di verdure miste panna cotta leggera con zafferano e cardamomo.
Questo sembra un menù complesso, invece è semplice e veloce. Moltissime pietanze possono essere preparate il giorno prima, questo permetterà di realizzare la cena il giorno successivo in un ora e con tutta calma. (leggi il menù)
Primavera sul filo di zucchine e menta
Bruschette caldo freddo, la primavera nel riso, polpettine di salsiccia con salsa zucchine e zenzero, finto tiramisù.
Ho ideato questo menù pensando alla primavera, e come si può pensare alla primavera e non pensare alla “Nascita di Venere” o alla “Primavera” del Botticelli, alle fisionomie eleganti e di rarefatta bellezza , al gusto per la predominanza del disegno e della linea di contorno, alle forme sciolte, ai colori delicatamente intonati e al calore domestico delle figure sacre?
(leggi il menù)
Pesce e formaggio
Fiori di salmone e zucchine, Linguine cozze e pecorino, Spada croccante, Insalata ricca.
Pesce e formaggio lontani e vicini, divisi dalla nascita come mare e terra, proprio come mare e terra, a volte, si compenetrano e si completano magnificamente. Si dice che in cucina, come in amore tutto è permesso. C’è chi li adora separati e li snobba se sono insieme, considerando questo connubio una stranezza della “cucina moderna”… (leggi il menù)
Primo Maggio
Anellini alla Norma, Arista al sale, Panzanella, Fave e Pecorino.
E’ il primo menù che vi proponiamo per celebrare la nostra e la vostra festa (leggi il menù)
Il primo anno del mio bambino
Cannelloni ricotta e spinaci, Sformato accompagnato con pisellini primavera e patate novelle.
Partendo dal presupposto, anzi dall’evidenza, che i piccoli odiano la confusione convulsa dei grandi, che detestano essere tirati su, strattonati, sbaciucchiati, trattenuti da chicchessia e soprattutto da una folla indistinta di parenti fino al V grado e amici di una cerchia infinita, abbiamo pensato a una festa a loro misura. (leggi il menù)
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