PAUL CEZANNE: L’ARTISTA RIBELLE DELLE NATURE …DOLCI
Natura morta con tenda e brocca a fiori – Paul Cézanne (1899 circa)
E piove, piove! Piove da Torino a Palermo. Al momento la pioggia sembra avvolgere in un unico abbraccio questo nostro Paese, un abbraccio violento , pernicioso, umido. I ricorrenti allarmi meteo invitano gli italiani a stare dentro casa, ad uscire solo se strettamente necessario, scuole chiuse, disagi, insomma, sembra piovere sul bagnato!
E dato che a casa dobbiamo stare, potremmo sperimentare, insieme alla nostra famiglia, antichi modi di stare insieme, spegnendo per una sera computer, tv, I-pad, I-phone, telefonini, e con la nostra musica preferita in sottofondo potremmo per esempio preparare dei dolcetti da consumare nelle prossime feste con amici e parenti.
Dei dolcetti con i frutti di stagione, mele, arance, mandarini, pere, castagne , frutta secca etc.
Noi abbiamo pensato a delle piccole delizie ripiene di mele e arance, perché siamo degli appassionati di pittura e ci è venuto subito in mente un famoso quadro di Paul Cézanne: Natura morta con tenda e brocca a fiori.
“Questa stupenda natura morta fa parte di sei dipinti che presentano gli stessi elementi: una tenda con un motivo di foglie, una brocca a fiori, mele e arance sui piatti e tovaglie bianche. La composizione è insieme bilanciata e dinamica, con una sorta di instabile precarietà tipica delle grandi nature morte di Cézanne. Lo sfondo è diviso dal bordo della tenda e gli oggetti sono disposti quasi simmetricamente intorno alla brocca .
Ma ci sono anche volute anomalie prospettiche: il tavolo è inclinato rispetto al piano del dipinto e leggermente deformato e anche il piatto centrale appare distorto. Cèzanne voleva conciliare la reale percezione tridimensionale con la sua rappresentazione su una superficie piatta. Il dipinto rivela come egli rifiutasse la convenzione di un unico punto di vista prospettico e utilizzasse distorsioni spaziali per raggiungere il proprio scopo, creando così un nuovo linguaggio che avrebbe influenzato le future generazioni di artisti.”(da Galleria d’arte – De Agostini)
Ci piace l’idea di sperimentare nuovi linguaggi e ricercare sempre nuove strade, ci piace la possibilità di finalizzare le nostre migliori scelte alla costruzione di un futuro diverso. E se domani i nostri figli sceglieranno di trascorrere delle serate casalinghe vorremmo che lo facessero per libera scelta e non a causa di ripetuti e allarmanti allerta meteo!
Cecilia Puleo
Per la pasta:
Farina Kg. 1
Zucchero gr. 250
Strutto gr. 100
Latte ml. 250
Uova 2
Vaniglia qualche goccia di essenza
Lievito per dolci 1 bustina
Per il ripieno;
Mele gr. 500
Zucchero di canna gr. 200
Limone 1
Noci gr. 150
Amaretti
Marmellata di arance
Amalgamare la farina con lo strutto, le uova, lo zucchero e la scorza di limone grattugiata. Impastare e fare riposare coperto per un paio d’ore.
Sbucciare le mele tagliarle a pezzetti, unire lo zucchero e il succo del limone e lasciare macerare per un paio d’ore. Cuocere le mele in una pentola a fuoco basso, finchè non si siano addensate, unire le noci tostate e tritate grossolanamente e gli amaretti sbriciolati e la cannella. Fare raffreddare ed unire la marmellata di arance.
A questo punto stendere la pasta, ricavare dei dischi con il coppapasta, mettere al cento un mucchietto di ripieno, ripiegare il dischetto di pasta su se stesso e sigillate con i rebbi di una forchetta. Mettere in teglie e cuocere in forno a 200° per 30-40 minuti. Sfornare, fare raffreddare e al momento di servire spolverare di zucchero a velo e cannella.
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