Agnello alla Gabriele
Ingredienti per quattro persone:
un chilo e mezzo di agnello nostrano,
alloro, rosmarino, aglio,
due bicchieri di vino bianco,
olio extravergine d’oliva sale quanto basta.
Tagliare l’agnello a piccoli pezzi come per fare uno spezzatino, metterlo in una padella insieme all’alloro, il rosmarino, l’aglio, due bicchieri di vino bianco, l’olio e il sale, mettere a riposare per qualche ora. Coprire la padella con un foglio di carta stagnola e mettere in forno a 300° per circa due ore, poi puoi togliere la stagnola e continuare la cottura per altri 30 minuti.
Nb: per questa ricetta non è adatto un animale che pesi (intero) meno di 20-25 kg. Il cosiddetto abbacchio è troppo piccolo, in quanto la carne troppo tenera con una cottura così lunga si disfarebbe. Inoltre si otterrebbe il massimo risultato cuocendolo nel forno a legna, in mancanza è possibile farlo nel forno di casa allungandone leggermente il tempo di cottura.
IlGattocherampica

AGNELL’ CAC’ E OVE
Ingredienti:
3 kg di agnello fatto a spezzatino va benissimo la spalla
5 uova
300 gr di pecorino grattugiato
la buccia grattugiata di 1 limone
Olio extravergine di oliva 2 mestolini
3 spicchi di aglio
1 ciuffo di prezzemolo
sale q.b.
pepe q.b.
Mettete in una padella l’agnello e soffriggetelo con l’olio extravergine quindi aggiungete il soffritto di aglio e prezzemolo, condite con sale e pepe e portate a cottura a fuoco lento per circa 2 ore. Quasi alla fine della cottura, aggiungete le uova che avrete sbattuto precedentemente con il pecorino e la scorza di limone, mescolate avendo cura che le uova non rassodino troppo e il piatto è pronto. Servite caldo accompagnando con spicchi di limone e un’insalatina verde campagnola con la rucola.
Gabriele

Agnello brodettato
Ingredienti:
½ cipolla (oppure del porro tagliato sottile)
2 cucchiai di olio
½ Kg. di carne d’agnello (vanno bene anche altri tipi di carne … manzo escluso)
2 uova (solo i rossi)
½ limone spremuto
prezzemolo
1 foglia di alloro
Tagliate a cubetti di piccole dimensioni la carne. Sgrassatela pure, ma non in modo eccessivo. Mettetela a cuocere a fuoco lento con poco olio insieme alla cipolla tritata finemente. Salate a inizio rosolatura per favorire l’emissione di acqua e umori. Aggiungete del pepe o del peperoncino. Portate a cottura la carne bagnandola con acqua, latte o vino bianco (nel caso del vino assicurarsi sempre la piena evaporazione. In questa fase di cottura potete anche aggiungere una foglia d’alloro (toglietela però prima di servire)
A parte, battete le uva unendovi il succo di mezzo limone, alcune listarelle sottili (julienne) di buccia di limone, oppure, buccia grattugiata (nel caso scegliate la carne di un volatile, invece del limone utilizzate un arancia), abbondante prezzemolo tritato.
Quando la carne è ben tirata, spegnete il fuoco e aggiungete il composto gradualmente avendo cura di rimescolare al fine di evitare la formazione di grumi … il condimento deve rimanere morbido e cremoso.
Servite tiepido, accompagnandolo con vino rosso non troppo impegnativo o con un bianco di sostanza, ma non particolarmente aromatico o fruttato.
Maurizio Gressi

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