Marc Chagall: Biancomangiare
L’arte, secondo Chagall, era uno stato d’animo che si manifestava attraverso simboli soggettivi e non convenzionali è così che per chi ama cucinare, la cucina può diventare una terra di mezzo dedicata alla libertà d’espressione. Imparando ad accostare colori e sapori, immagini e profumi, si può intraprendere un simpatico percorso sensoriale, un ipotetico giro per musei, concedendosi il lusso di… rimanere a cena! Dopo Botticelli e Guttuso stavolta prenderemo un dolce con Chagall e per il prossimo incontro d’eccezione ci diamo appuntamento a Settembre.
Buona estate!
Leggero ed innamorato, timido e sognatore così è uscito dal pennello di Marc Chagall il giovane violinista che sembra eseguire le note di una serenata alla sua bella e invece il riferimento è alla sua terra e alla condizione degli Ebrei nel mondo: una vita instabile come quella del musicista che deve suonare stando in equilibrio su un tetto. Marc Chagall pittore russo naturalizzato francese d’origine ebraica. I suoi dipinti sono ricchi di riferimenti alla sua infanzia e sono legati a un mondo fantastico, dove vige la logica delle favole e dove sono i colori, vivaci e brillanti, ad essere utilizzati come mezzo per comunicare felicità e ottimismo. Il mondo di Chagall era un caleidoscopio di colori, un universo di poesia, intriso di una fantasia che richiama all’ingenuità infantile e alla fiaba. Ed è proprio rifacendomi ad una fiaba, che vi voglio raccontare di una ricetta, fatta di zucchero e latte, di mandorle e cioccolato, una nuvola di dolcezza dove ogni bambino vorrebbe tuffarsi.
BIANCOMANGIARE
ingredienti per 6 persone
150 gr amido
½ litro latte intero
½ litro latte di mandorle
100 gr zucchero semolato
1 bacca di vaniglia
1 scorza di limone
mandorle tostate
cioccolato fondente
cacao amaro
per le crespelle
ingredienti per circa 20 crespelle
200 gr farina
3 uova
½ litro latte
olio d’oliva o burro
attrezzatura necessaria:
un padellino antiaderente di 16 cm
un pennello da cucina
Iniziare la preparazione con le crespelle: aprire le uova in una terrina e lavorarle un poco con la frusta. Aggiungere poco alla volta, la farina setacciata alternata con il latte per evitare i grumi. Mescolare fino ad ottenere una pastella perfettamente liscia ed omogenea. Farla riposare in frigo per circa un’ora.
Scaldare il padellino pennellarlo con pochissimo olio o burro, versarvi una piccola quantità di pastella e roteare rapidamente il padellino affinché la pastella si distribuisca uniformemente sul fondo formando un velo sottile. Fare asciugare la crespella a fuoco moderato, quando i bordi iniziano ad arricciarsi, rigirarla e farla asciugare dall’altra parte. Fare scivolare le crespelle sopra un piatto una sopra l’altra. Le crespelle così preparate possono conservarsi in frigo 5/6 giorni, oppure congelate, avendo cura di separarle l’una dall’altra con della carta forno.
In una pentola possibilmente antiaderente, a fuoco spento, sciogliere l’amido nei due tipi di latte, aggiungere la scorza del limone (solo il giallo) e la bacca di vaniglia, porre sul fornello e fare cuocere fino a quando si addensa, aggiungere lo zucchero, fare cuocere qualche altro minuto e togliere dal fuoco.
In una pirofila di ceramica, con il fondo leggermente bagnato, versare una parte di biancomangiare, sopra di esso fare uno strato di crespelle, uno strato di frutta secca tostata e macinata e uno strato di pezzi di cioccolato fondente. Ripetere l’operazione per tre o quattro strati, chiudere con la crema e uno strato uniforme di polvere di cacao amaro. Mettere in frigo per 5/6 ore prima di servire.
Cecilia
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