TORTINO AL CIOCCOLATO
Cena per 2: il cielo lo ha messo VAN GOGH
GNOCCHETTI ROSE’, INVOLTINI DI PESCE SPADA, TORTINO AL CIOCCOLATO E PEPERONCINO
Era una serata di fine settembre del 1888, intorno alle 22.30, Vincent Van Gogh era sulla riva del Rodano, nei pressi della cittadina francese di Arles. Aveva da poco finito di dipingere il paesaggio che si trovava a sud-ovest, una veduta del fiume con le luci del paese sullo sfondo, e all’improvviso decise di ruotare il cavalletto. Alle sue spalle, verso nord, si stagliava l’Orsa Maggiore, che scelse come soggetto per il cielo e che raffigurò sulla tela in due fasi, intervallate tra loro da una pausa di qualche decina di minuti. Il risultato finale fu Notte stellata sul Rodano, uno dei suoi capolavori. A svelare quei momenti del solitario lavoro dell’artista è stato un astrofisico italiano, Gianluca Masi, che studiando la disposizione delle stelle nel quadro è riuscito a ricostruire con straordinaria precisione la data e le fasi della sua realizzazione.
Per Vincent Van Gogh la pittura di notte fu una vera sfida che lo incuriosì a tal punto da spingerlo a riprodurre anche lo scintillio della luce artificiale dei lampioni, considerata una novità per il periodo, riflessa nelle acque del fiume. In tutti i suoi dipinti a tema notturno (Caffè Terrace di notte – La notte stellata), è evidente l’importanza che egli attribuì a catturare i colori brillanti del cielo, della luna e delle stelle.
Nella pittura olandese c’è una lunga e radicata tradizione di scene al chiaro di luna, ma nessun artista aveva mai rappresentato così intensamente il senso di maestà e di mistero dell’universo. E poi in basso, in primo piano, si scorgono due innamorati che passeggiano sulle rive del fiume. Un appuntamento sotto una coltre di stelle stagliate nei mille blu del cielo, il profumo fresco della notte, il rumore dell’acqua che scorre, ingredienti di un piatto da consumare rigorosamente in due.
Notte stellata sul Rodano, non evoca afrodisiache prelibatezze, bensì un cibo semplice negli elementi, sofisticato al palato e foriero di intriganti atmosfere.
Ingredienti per due persone
250 g di patate vecchie a pasta gialla
60 g di farina (circa: dipende dall’acqua contenuta dalle patate)
1 uovo piccolo
50 g polpa di ricci
2 cucchiai di vino rosè
4 pomodorini, basilico
scorza di limone, zucchero di canna
olio e.v.o. q. b., sale e pepe
Bollire le patate con la buccia e ancora calde sbucciarle e passarle allo schiacciapatate. Raccogliere il passato in una ciotola, aggiungere la farina, l’uovo e un pizzico di sale, impastare e fare dei filoncini, da cui ricavare dei piccoli gnocchetti, passarli sui rebbi di una forchetta e tuffarli in acqua salata in ebollizione, insieme a dei fagiolini fatti a piccoli pezzetti e messi a cuocere in precedenza per qualche minuto. Quando gli gnocchi verranno a galla, scolarli e mantecarli in una padella con una salsina ottenuta passando al mix polpa di ricci, vino rosè ed olio. In una piccola placca disporre dei pomodorini tagliati a metà e conditi con un pizzico di sale e di zucchero di canna, un filo d’olio e una grattata di scorza limone, mettere in forno a 150 ° per circa sette minuti. Decorare il piatto con i pomodorini passato al forno foglie di basilico ed una generosa spolverata di pepe.
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Ingredienti per due persone
150 g pesce spada a fettine sottili
100 g mollica di pane in cassetta
50 g parmigiano grattugiato
300 g gamberetti freschi
1 arancia, 1 limone
alloro, basilico, prezzemolo
olio, sale e pepe
Fare delle fettine molto sottili con il pesce spada, metterle tra due fogli di carta forno e se è il caso batterle. Preparare un pesto mettendo nel bicchiere del mix: basilico, prezzemolo , succo di limone, mollica di pane, olio, sale e pepe e dopo avere mixato aggiungere del parmigiano grattugiato. Portare ad ebollizione dell’acqua dove tuffare per qualche minuto i gamberetti, sgusciali e mischiali delicatamente al pesto, aggiustare di sale e pepe. Procedere facendo degli involtini con le fettine di pesce spada ed il pesto con i gamberetti, steccali intervallando foglie di alloro. Passare lo stecco nella farina e in una padella con un filo d’olio fare dorare gli involtini, a mezza cottura sfumare con succo di arancia salare e pepare e fare finire di cuocere.
TORTINO AL CIOCCOLATO E PEPERONCINO
Ingredienti per due persone
80 g di cioccolato fondente a pezzetti
35 g di burro morbido a pezzetti
1 uovo
40 g di zucchero semolato
½ cucchiaino di polvere di peperoncino rosso, forte
15 g di moscato
cacao in polvere per decorare
Tritare il cioccolato a pezzettoni, unire il burro e in un pentolino sciogliere a bagnomaria e mettere da parte. Montare a neve l’albume e mettere da parte in frigorifero. In una ciotola versare il tuorlo e lo zucchero e montare con una frusta elettrica, incorporare il cioccolato fuso e mescolare dall’alto verso il basso con una leccapentole. Aggiungere al composto la polvere di peperoncino, il moscato e mescolare per qualche minuto, a questo punto incorporare l’albume montato a neve, amalgamando delicatamente dal basso verso l’alto. Foderare con carta forno bagnata e strizzata due stampini, versare il composto e cuocere in forno a 180° per 15 minuti. A cottura ultimata spegnere il forno e lasciarli ancora all’interno per alcuni minuti. Sfornare fare raffreddare estrarre le tortine dagli stampini e cospargerli di polvere di cacao amaro.
LA SPESA
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TABELLA DI MARCIA
Per prima cosa mettete a lessare le patate, e meglio usarle fredde. Poi preparate gli involtini di pesce spada. Accendete il forno e mettete dentro i pomodorini per gli gnocchetti. Nel frattempo preparare il tortino al cioccolato. Togliete i pomodorini e infornate il tortino al cioccolato. Fate gli gnocchetti e preparate la salsa. Cucinate gli involtini di pesce spada e da ultimo gli gnocchetti.
A tutto pasto si può sorseggiare del vino rosè ghiacciato in cui per tempo si è messo in infusione un misto di cantalupo (melone) e pesca bianca, tagliati a cubetti, decorare il bicchiere con foglie di menta.
Cecilia
Guarda anche la scheda sui vini rosè
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