Vino Novello: quest’anno arriva prima
Il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha decretato che il 30 ottobre sarà possibile l’immissione al consumo del vino novello. Complice una stagione molto calda e assolata che ha anticipato le vendemmie e la semplificazione da parte del ministero delle norme nazionali di attuazione della normativa comunitaria in materia di etichettatura in generale, di menzioni tradizionali e di designazione e presentazione dei vini a DOP e IGP. (leggi le nuove regole).
Potremo così gustare in anticipo rispetto agli altri anni il primo bicchiere di vino della stagione 2012, ottima a dire dei viticultori. Il vino novello fa parte dell’antica tradizione contadina: con l’arrivo dell’autunno si spillavano piccole quantità di vino dalle botti in fermentazione, per controllarne lo stato di avanzamento e la qualità. Questo permetteva ai contadini di correggere i imperfezioni dell’annata, e di prendere la prima sbornia della stagione. Oggi il novello è diventata una vera e propria produzione a se, e si realizza in modo completamente diverso, con una tecnica importata dalla regione francese del Beaujolais Nouveau, da cui prende il nome “Novello”, basata sulla macerazione carbonica delle uve, che consente di vinificare l’uva in brevissimo tempo.
Non perdiamo il primo assaggio della stagione di questo meraviglioso rosso vivo, porpora intenso con riflessi violacei. Pensare al novello come ad un vino di second’orndine è un errore. Il vino novello ha una grande peculiarità perché insieme ad un grandissimo aroma intenso, fruttato, con profumi di frutti di bosco come lamponi e fragole, non perde le note del vino fresco.
Tra una castagna e l’altra, attenti alle sbornie: il vino novello è solitamente un vino leggero, fresco e vivace, e di facile sorso.
Ivana Santomo
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