Uova…da giocare
Di tante usanze made in Usa che abbiamo fatto nostre con eccessivo entusiasmo, la caccia pasquale alle uova, è decisamente la più divertente. È fuori dalla logica del consumismo che accomuna altre tradizioni (da Halloween a San Valentino) e richiama lo spirito autentico del gioco: divertirsi con poco, coinvolgendo tutti. Basta infatti che una mamma o un papà volenterosi il sabato santo nascondano uova colorate per tutta casa (gli americani lo fanno in giardino, ma quanti di noi ne hanno uno?) e il giorno dopo, finito il pranzo, chiedano a grandi e piccoli di trovarle e raccoglierle in tanti cestini. L’importante è fomentare un po’ la competizione formando delle squadre, promettendo ai vincitori quantità industriali di cioccolato, assegnando alle uova nascoste valore e punteggio diversi a seconda del colore o di altri criteri. Le varianti sono infinite. Si possono usare gli ovetti di cioccolata, ma di regola andrebbero preparate nei giorni precedenti, magari con l’aiuto dei bambini, uova variopinte, secondo una delle mille tecniche possibili: dipinte o immerse in acqua colorata, decorate a decoupage o con fili d’erba, coperte di adesivi o di brillantini. E la tradizione dell’uovo colorato ci riporta subito in Europa e in particolare alla Pasqua ortodossa. La Romania, ad esempio, è famosa per questa usanza secolare e in alcune zone – la Bucovina in primis – laboratori specializzati realizzano dei veri e propri capolavori: uova sode rosse, gialle, verdi e azzurre, uova decorate con sagome di carta o foglioline di verdura (di solito a forma di croce), uova dipinte a mano, con colori vegetali, mescolati alla cera calda e uova impreziosite da raffinati motivi ornamentali: uccelli, animali, simboli e scene bibliche. Quelle fatte in casa, poi, sono destinate al tradizionale “combattimento” del giorno di Pasqua. Finito il pranzo, infatti, ciascuno impugna il proprio uovo lasciando scoperta la parte appuntita e lo fa cozzare contro le uova di parenti e amici, con il botta e risposta: “Cristo è risorto” – “Davvero è risorto”. Il proprietario dell’uovo meno danneggiato sarà preservato da malanni e malattie.
Quale augurio migliore per il giorno di Pasqua?
Silvia Gusmano
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